THE INVISIBLE

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: The invisible

Anno: 2007

Regia: David S. Goyer

Soggetto: tratto dal romanzo di Mats Wahl

Sceneggiatura: Mick Davis e Christine Roum

Direttore della fotografia: Gabriel Beristain

Montaggio: Conrad Smart

Musica: Marco Beltrami

Effetti speciali: Rory Cutler

Produzione: Gary Barber, Roger Birnbaum, Neal Edelstein, Jonathan Glickman e Mike Macari

Origine: Usa

Durata: 1h e 37’

CAST

Justin Chatwin, Margarita Levieva, Marcia Gay Harden, Chris Marquette, Alex O’Loughlin, Callum Keith Rennie, Michelle Harrison, Ryan Kennedy, Andrew Francis, P. Lynn Johnson, Serge Houde, Desiree Zurowski, Mark Houghton, Alex Ferris, Tania Saulnier 

TRAMA

Uno studente-modello del solito liceo statunitense, dopo essere stato assalito per uno scambio di persona da un gruppo di bulli locali, si risveglia al centro di un bosco non lontano da casa. La mattina dopo si reca a scuola come sempre ma, incredibilmente, pare che nessuno riesca né a vederlo né a sentirlo. Nessuno, tranne una misteriosa “ragazza interrotta” di nome Annie, implicata nell’aggressione del giorno prima.

NOTE

C’è in questo film molto di “Il sesto senso”, è vero, quindi lo “strillo” sulla copertina della confezione del film sarebbe giusto (anche perché i produttori sono gli stessi del bel film di M. Night Shyamalan). Il ragazzo, infatti, scoprirà di essere una specie di spirito, non libero ma imprigionato in un “limbo” dal quale potrà liberarsi solo facendo luce sulla sua misteriosa pseudo-morte. Già… “Il sesto senso”… A dirla tutta, però, qui più che sul versante thriller della faccenda spiritistica siamo su quello drammatico, con un finale che se non è strappalacrime, davvero poco ci manca.

Quello che nella prima mezz’ora sembrava la brutta copia dell’ennesimo filmetto sulle gioventù bruciate americane e sui loro dissidi/amori assortiti all’interno del “solito” liceuccio di periferia (chi ha detto “Beverly Hills 90210” e copie successive?), alla fine si rivela essere un calderone veramente ben cucinato in cui si fondono in maniera piuttosto gustosa il racconto poliziesco, la ghost story e il dramma giovanile.

Un film decisamente ben realizzato, ben recitato dai giovani attori (tutti o quasi esordienti) e che in definitiva acchiappa (almeno nel finale sicuramente), riuscendo nel difficile compito di lasciare nella mente dello spettatore un bel ricordo di sé. E non è poco di questi tempi…

Giuseppe Conti