LA CAPPELLA NERA

Torna Gianluca Turconi con il capitolo conclusivo della “Saga del Pozzo”, ovvero il romanzo “La Cappella Nera” (456 pagine; 0,99 euro), e-book science fantasy pubblicato da Smashwords Edizioni.

La “Saga del Pozzo” (preceduta da “Gli dei del pozzo” e “Il cavaliere del tempio”) ci porta dalle assolate spiagge dei moderni Caraibi fino alle fangose pianure dell’Europa del IX secolo dopo Cristo, passando per il Califfato di Baghdad e l’invincibile Konstantinoupolis bizantina: tra scienza e magia, si snodano le vicende che possono cambiare la storia dell’Umanità. Amori, fedi e superstizioni, potenti sette religiose medievali, interessi dinastici e le fragilità umane porteranno vigliacchi ed eroi, uomini del passato e del presente, vecchi e bambini a unire le forze per contrastare l’espansione del sovrannaturale Pozzo, insinuatosi nel Tempo, e a confrontarsi con l’Intelligenza oscura che vi si annida, mentre ciò che è stato si sgretola sotto il peso di ciò che avrebbe potuto essere.

Veniamo alla trama de “La Cappella Nera”, per avere un’idea di quello che ci aspetta alla fine di questo ciclo narrativo: il Tempo e la Morte sono confini che si possono violare. Ne è cosciente Walbert Tredita, il guerriero sassone Pelle-di-lupo alla guida degli ultimi sopravvissuti dei Popoli del Nord – Franchi, Celti e Sassoni – che nel IX secolo d.C. hanno trovato rifugio in Irlanda, nel regno di Osraige. Essi fuggono dai Risorti, coloro che hanno eluso la vera morte grazie al potere smisurato del loro Signore, il Demone dai Cento Nomi, come viene chiamato l’uomo che li controlla, perché al momento del suo Ritorno nel Tempo si nascose dietro la falsa identità di Loki, il Dio ingannatore, e molti altri appellativi, ignaro egli stesso della propria origine.

Quei pochi superstiti in terra d’Irlanda sanno di essere condannati all’estinzione, non solo perché dal cielo ha ricominciato a cadere la Manna dei Risorti, la sostanza che rianima i defunti, ma anche a causa della Maledizione dei Nati, l’inspiegabile evento che non permette alle madri di partorire figli vivi. Ogni speranza pare ormai perduta, in vista dell’ultima battaglia campale contro le schiere del Signore dei Risorti.

Tuttavia, in altri luoghi e in altri tempi, uomini e donne coraggiosi lottano affinché il Signore dei Risorti non abbia la meglio.

A Konstantinoupolis, Harald Haraldsson, mercenario vichingo della Guardia imperiale bizantina sopravvissuto insieme al fratello alla calamità sovrannaturale che ha travolto l’Europa medievale, è impegnato nella caccia a Fenrir, il mutaforma figlio di Loki, in possesso di uno strumento per uccidere il padre: la Pietra che conserva una traccia del suo sangue, perduto prima che la sua natura si rivelasse. Per aiutarlo nell’impresa, gli è stato affidato un prigioniero con poteri eccezionali e un destino particolare. Si tratta dell’ultimo bambino nato vivo sulla Terra, un Sassone di cui i sacerdoti del suo popolo ebbero così tanta paura da forgiare una Catena munita di sigilli runici che lo soggiogassero.

Eppure, qualcosa di inaspettato si inserirà in quest’epica lotta. E se il Signore dei Risorti non fosse il nemico più pericoloso, ma qualcosa di ignoto avesse violato il Tempo, a partire dal XX secolo della Guerra Fredda tra USA e URSS, approfittando del Creato in disfacimento generato dall’esistenza del negromante e perseguendo propri fini?

Per opporsi a questa nuova minaccia, non rimarrebbe altro da fare che comprendere quanto è scritto sul Muro dei Ricordi alla Cappella Nera, la dimora scelta dal Signore dei Risorti a Konstantinoupolis. E’ una frase breve, ma dal significato molto ambiguo, destinata a tutti coloro che ancora credono nella salvezza dell’Umanità, in qualunque tempo e luogo vivano: “Seguite il bambino, egli sa”.

Gianluca Turconi, nato nel 1972, già più volte finalista al “Premio Alien per la narrativa fantascientifica” e vincitore della XIII Edizione del “Premio Lovecraft per la narrativa fantastica”, ha effettuato studi linguistici e giuridici, e attualmente vive e lavora in provincia di Monza e Brianza.

Da quasi un ventennio sostenitore del Software Libero, è stato tra i fondatori del progetto di marketing internazionale, di documentazione e di localizzazione italiana della suite software Apache OpenOffice, nonché curatore del dizionario italiano utilizzato dai programmi software Google Chrome, Mozilla Firefox e Thunderbird.

Nell’ambito della narrativa thriller e fantastica ha pubblicato diverse opere (tra le altre “La fine del gioco”, “Gli Dei del Pozzo”, “Il Cavaliere del Tempio”, “Alveare e dintorni”, “L’Altare”, “Fermata obbligatoria”, “Protocollo Aurora”) per case editrici e riviste specializzate nazionali e internazionali (Eterea Comics & Books, Delos Books, Asociación Alfa Eridiani, Axxón, Graphe, DiSalvo, A3, Horror Magazine). Ha inoltre rivestito il ruolo di editor per il romanzo “Figlio della schiera” di Giampietro Stocco (Chinaski) e di selezionatore e coordinatore della traduzione per l’antologia di narrativa fantascientifica latinoamericana “Schegge di futuro” (Letture Fantastiche).

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Buona lettura.

A cura della redazione