IL FRATELLO DI DRACULA

Non perdetevi questo grande appuntamento per Halloween: il 31 ottobre 2016, alle ore 17.30, a Teatro San Leone Magno di Roma va in scena “Il Fratello di Dracula”, un divertente horror-comic musical per bambini e ragazzi. Lo spettacolo è realizzato da Stefano Arditi (autore e regista) e Mago Iaio, alias Flavio Iacobini (attore), coppia che si è già esibita con successo in numerosi show di magia.

In questo show si tenterà di redimere il Principe delle Tenebre, Vlad III, grazie al contributo di suo fratello, un ragazzotto un po’ goffo e balbuziente nato 500 anni dopo. I due non potrebbero essere più diversi, al punto che sembra quasi impossibile che nelle vene abbiano il sangue della stessa discendenza. Riuscirà questo ragazzotto nell’arduo compito di ridare un’anima al demoniaco fratello e a squarciare le tenebre che avvolgono la sua figura? Una insolita, quanto imperdibile rivisitazione del più celebre personaggio di Bram Stoker, in un musical che riesce a mettere in luce tutte le sfumature dei personaggi portati in scena.

Lo spettacolo è incentrato su una delle emozioni più controverse della mente umana, la paura, che viene qui esorcizzata con il sorriso, lasciando le scene al divertimento. L’attore che interpreta Dracula si veste in scena trasformando l’uomo in personaggio e spiegando che assistere a uno spettacolo pauroso è come andare su una giostra: si prova una forte sensazione sapendo che nulla di pericoloso ti può accadere. Ideato per ragazzi e bambini della scuola elementare e media, “Il Fratello di Dracula” non mancherà di conquistare anche un pubblico più adulto, specie se appassionato di teatro. Il musical è stato già portato in scena dal 2003 per tre stagioni consecutive riscuotendo sempre un lusinghiero successo di pubblico.

“Senza la paura l’uomo si sarebbe estinto perché è proprio il fatto di provarla che permette al corpo di reagire alle situazioni di pericolo”, ha commentato  Arditi. “Quindi, scusate il gioco di parole ma non bisogna aver paura di avere paura. E neanche provare vergogna perché, come per la gioia, la rabbia, la tristezza si tratta di sensazioni fondamentali che tutto il genere umano prova e condivide”, ha concluso l’autore.

A cura della redazione