PROFETESSE, SOVRANE, GUERRIERE

Le Edizioni VociFuoriScena ci propongono nella collana “Bifröst” due volumi estremamente interessanti dedicati alle mitologie minori europee e intitolati PROFETESSE, SOVRANE, GUERRIERE. Il Tomo I è dedicato a “La mitologia Boema” (276 pagine; 37 illustrazioni), mentre il Tomo II alle “Cronache ceche delle origini” (678 pagine; 30 illustrazioni). Entrambi i volumi sono a cura di Dario Giansanti e Giuseppina Gatti, con presentazione di Oliviero Canetti e traduzioni di Giuseppina Gatti, Filadelfo Giuliano, Caterina Fastella e Federico Nacci.

La Boemia vanta un ricco patrimonio leggendario, in cui è particolarmente interessante il ciclo relativo alla formazione dello stato ceco e alla fondazione della città di Praga. Queste leggende, che costituiscono una testimonianza delle tradizioni degli slavi occidentali al tempo delle loro migrazioni nelle valli dell’Elba e della Moldava, sono assai conosciute in patria grazie alle rielaborazioni romantiche, ma rimangono assai poco note fuori della Boemia.

Storie affascinanti, caratterizzate da una ricca e variegata presenza femminile: Libuše, la profetessa dei Cechi, decisa a non perdere il controllo della sua tribù, con le sue sorelle Kazi e Tetka, l’incantatrice e la sacerdotessa; Vlasta, condottiera di un’agguerrita comunità di amazzoni, risolute a non lasciarsi sottomettere dagli uomini; Drahomíra e Ludmila, tra cui si consumerà il confronto finale tra paganesimo e cristianesimo.

Senza per questo dimenticare le figure maschili: Krok, il giudice primordiale; Přemysl il principe aratore; il pavido Neklan, che la sorte ha messo sul trono nel momento di maggior pericolo per la Boemia, e l’eroe Štyr, a lui somigliantissimo, chiamato a sostituirlo sul campo di battaglia…

In due volumi indivisibili e quasi 950 pagine, PROFETESSE, SOVRANE, GUERRIERE con il “Tomo I – La mitologia Boema”, di impianto saggistico, svolge un’ampia panoramica dei principali temi dei miti cechi, ne analizza il nucleo più arcaico, utilizzando gli strumenti tanto della critica letteraria, tanto della mitologia comparata. Sia riconducendo le tradizioni boeme nel contesto della mitologia slava, sia confrontandole con i dati della comune eredità indoeuropea, si rivela la sorprendente antichità di un ciclo leggendario che affonda le proprie radici in tempi e spazi remotissimi. Dietro le figure di Krok, Libuše, Přemysl e Vlasta si riconoscono in controluce i miti degli Sciti, l’epica degli Osseti, i cicli regali persiani, rivelando come le storie narrate sulle sponde della Moldava possano trarre la propria linfa dal più antico fondo indoiranico.

Il “Tomo II – Cronache ceche delle origini” raccoglie le più antiche e importanti cronache ceche delle origini, la maggior parte delle quali compaiono qui per la prima volta in traduzione. Alla Chronica Bohemorum di Cosma da Praga, redatta all’inizio del XII secolo, fa seguito, quale fonte principale per la nostra conoscenza dei miti boemi, la sorprendente storia trecentesca in versi dello “pseudo-Dalimil”. Ma sono anche antologizzate le cronache di Marignolli, Pulkava, Piccolomini e Doubravky, composte tra il XIV e il XVI secolo, che rielaborano e ampliano il ciclo etnogenetico boemo. Chiude il volume la Kronika česká di Václav Hájek, un vero e proprio fantasy rinascimentale, appassionante e di ampio respiro, a lungo considerato testo “canonico” sulla nascita del popolo ceco e sulle imprese suoi primi sovrani.

Per saperne di più e per i vostri acquisti consultate la pagina dedicata sul sito dell’editore.

Buona lettura.

A cura della redazione