Esce in questi giorni per Vaporteppa un nuovo romanzo molto interessante e che vi consigliamo di acquistare immediatamente per rimpinguare la vostra biblioteca personale del fantastico: questa volta non si tratta di un autore italiano, ma è la traduzione di un’opera di Carlton Mellick III, una storia su due bambini che vagano in una casa labirinto, all’apparenza infinita, in rovina, alla ricerca dei propri genitori che non hanno mai visto e non sanno nemmeno se esistano davvero. Ma se non li troveranno moriranno, per la mancanza di cibo o preda dei mostri che vivono nel buio della casa.
Vi abbiamo sufficientemente stuzzicato? Bene, allora non perdetevi “La Casa sulle Sabbie Mobili” (titolo originale: “Quicksand House”; 244 pagine; 4,99 euro; versione e-book) di Carlton Mellick III su traduzione di Silvia Sciascia, uno dei libri più intimi e toccanti della produzione di questo autore.
Vediamo meglio la trama. Tick e Polly non hanno mai incontrato i loro genitori. Sono confinati nell’Appartamento dei Bambini dove crescono sotto le cure dell’anziana Tata Warbourogh, nell’attesa di poter incontrare mamma e papà e andare a vivere nel resto della casa. Dopo anni di attesa ormai Polly è diventata troppo grande per i vestiti che ha nell’armadio e dei genitori non c’è ancora nessuna traccia. Quando i macchinari che rendono autosufficiente l’appartamento iniziano a guastarsi, Polly e Tick sono obbligati ad affrontare il resto della casa. Li aspetta un labirinto di stanze e corridoi in rovina, abitato da creature mostruose che cacciano nelle ombre. La ricerca dei genitori diventa una battaglia per la sopravvivenza, nella disperata speranza di trovarli prima di morire di fame. Il mondo fuori dalle poche stanze in cui sono cresciuti è molto diverso da quello che pensavano di trovare, e più attraversano la casa e più svelano misteri che non avrebbero mai voluto scoprire.
Carlton Mellick III è nato nel 1977 a Phoenix, in Arizona. È uno degli autori principali della Bizarro Fiction. Ha pubblicato decine tra romanzi e romanzi brevi, quasi tutti con Eraserhead Press. Ama scrivere segregandosi per settimane in un motel, senza contatti col mondo esterno, dormendo il meno possibile e lavorando il più possibile fino a raggiungere uno stato mentale in cui anche i sogni che fa trattano ciò di cui sta scrivendo e lo ispirano.
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