ADDIO ALAN RICKMAN, INDIMENTICABILE PITON

Brutto mese per i cinefili il gennaio 2016: ci ha lasciati Alan Rickman, poche settimane prima di compiere settant’anni, per un male incurabile che aveva vissuto in silenzio e senza clamori e che l’ha portato via in pochi mesi.

Alan Rickman è stato un grande attore di teatro, un regista di cinema raffinato ed efficace, un ottimo attore che come antagonista rubava la scena all’eroe (basta vedere film come Die hard e Robin Hood principe dei ladri), un interprete di classici in costume, un attivista e filantropo sociale, ma anche un’icona del genere fantastico, grazie ad alcune interpretazioni che rimarranno nella storia e nel cuore dei patiti e non solo di loro.

Non si può infatti non citare il suo ruolo di alieno suo malgrado in Galaxy Quest del 1999, film che omaggia e parodia le serie tv di fantascienza di culto come Star Trek, o il suo doppiaggio del robot Marvin nell’adattamento di Guida galattica per autostoppisti del 2005, o ancora il suo ruolo di angelo in Dogma del 1999, senza dimenticare la sua caratterizzazione in CGI del Brucaliffo in Alice in wonderland del 2010 che risentiremo nel nuovo Alice in uscita postuma a maggio.

Ma il ruolo per cui rimarrà nel mondo del fantastico è quello che gli ha dato la saga di Harry Potter, Severus Piton, Snape in lingua originale, non a caso definito da molti uno dei personaggi più interessanti della letteratura e del cinema contemporanei. Professore odioso e intransigente, tormentatore del giovane eroe in tutti i modi possibili, dimostrando man mano un volto sempre più perfido e ignobile che culmina nell’assassinio di Silente, in realtà mostra solo alla fine il suo vero volto, quello di un eroe che ha rischiato tutto per tutto per proteggere Harry e sconfiggere Voldemort in memoria della mamma del suo giovane allievo, che lui ha continuato ad amare anche dopo morta, malgrado lui le avesse preferito tra l’altro il bullo che l’ha tormentato per tutto il periodo della scuola. Un eroe che ha ucciso Silente in realtà perché gliel’ha chiesto lui, gravemente malato e per salvare dalla perdizione definitiva un altro ragazzo, Draco Malfoy. Un eroe che non vuole che il suo protetto sappia la verità finché è vivo per reggere meglio il gioco e non metterlo in pericolo, capace di indignarsi quando Silente gli rivela come deve sacrificarsi Harry per sconfiggere Voldemort e di aiutarlo fino alla fine svelandogli solo con un incantesimo post mortem tutta la verità.

Tra l’altro, pare che J.K. Rowling si fosse confidata solo con Alan Rickman svelandogli questo importante spoiler della serie, che è rimasto segreto fino alla fine della saga libresca.

Il personaggio di Piton ha quindi conquistato tutti, e Alan Rickman è stato ricordato da tutti i membri del cast della serie, a cominciare da chi è cresciuto sul set con lui, come una persona speciale. Ricordando la battuta che Piton pronunciava quando mandava il suo patronus, una cerva identica a quella della mamma di Harry, in soccorso al figlio del suo grande amore, e in cui diceva a Silente “always”, sempre, a ribadire il suo eterno amore per lei e la sua dedizione a suo figlio, Alan Rickman aveva dichiarato che a ottant’anni gli sarebbe piaciuto essere in poltrona a leggersi Harry Potter e rispondere con always, sempre, per ricordare un ruolo e un fandom a cui era affezionato. Purtroppo non potrà succedere questo…

Elena Romanello