GIORGIO RICCARDI

Il percorso “fantastico” di Giorgio Riccardi si divide tra la cura del suo portale “Letteratura Horror” e la pubblicazione del suo primo libro, a carattere zombesco, intitolato “Vesuvio Breakout”… e in entrambe i casi, credeteci, ci sa veramente fare. E’ per questo che abbiamo voluto incontrarlo per voi.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È GIORGIO RICCARDI?

Sono un 33enne con tanto amore per il mondo della letteratura, dei libri e soprattutto dell’horror.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Per puro diletto. Ho sempre amato leggere (leggo ovunque posso e come posso) e in tempi buoni riesco anche a leggere cinque sei libri al mese oltre a racconti ed e-book più brevi e mi sono detto perché non provare a scrivere io una storia, una storia che mi piacerebbe leggere ed ecco “Vesuvio Breakout”.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATO?

“Vesuvio Breakout” è il mio esordio letterario, prima di allora solo qualche raccontino e nulla più.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER DUNWICH EDIZIONI, COME DICEVAMO, IL TUO PRIMO ROMANZO, “VESUVIO BREAKOUT”. CE NE VUOI PARLARE?

E’ una zombie novel ambientata nel napoletano, non avevo mai letto un romanzo zombie ambientato nella mia terra e così mi sono messo all’opera. Mi piaceva immaginare i miei luoghi, i miei concittadini in un’ambientazione post-apocalittica.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Personalmente difficoltà maggiori le ho avute nel rendere tutto credibile o per lo meno plausibile lì dove il credibile non poteva più entrarci (vedi gli zombie per esempio). Per le ambientazioni, invece, è stato più facile conosco quelle zone a menadito.

QUANTO DI REALE E DOCUMENTATO POSSIAMO TROVARE IN QUESTO ROMANZO E QUANTO INVECE DI INVENTATO?

Diciamo che un 50% a testa. Per quanto riguarda il documentato, ho studiato la zona, il Vesuvio e le sue possibili modalità eruttive, cosa può voler dire un’eruzione e i danni che può causare all’ambiente. Inventato tutto ciò che ha a che fare con gli zombie, ovvio.

IL ROMANZO SI PRESENTA SOTTO FORMA DI DIARIO… COME MAI QUESTA SCELTA NARRATIVA?

Mi sembrava la scelta più adatta e intrigante e poi volevo rendere omaggio ai primi due libri di “Diario di un sopravvissuto agli zombie” di J.L. Bourne, per me un vero capolavoro del genere.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Credo che ci sarà ancora a lungo una condivisione della scena. Attualmente il digitale è una fetta piccolissima e non credo soppianterà mai il cartaceo, ma potrà ridurre questa forbice.

OLTRE CHE SCRITTORE TI OCCUPI ANCHE DEL SITO “LETTERATURAHORROR.IT”, DA TE IDEATO E DI CUI SEI PRATICAMENTE IL DEUS EX MACHINA. VUOI PARLARCI DI QUESTA SECONDA FACCIA DELLA MEDAGLIA DELLA TUA ATTIVITA’?

Questa è quella più pertinente alla mia passione per la lettura di cui ti dicevo sopra. Ho deciso di aprire il sito per scrivere news, recensioni, fare interviste, insomma dare visibilità ad autori italiani e stranieri del genere, sia pubblicati che autopubblicati. Non so se ci sono riuscito o meno, ma almeno ci proviamo in un panorama abbastanza piatto in Italia dove si legge pochissimo e men che meno horror.

COME SI CONCILIA UN MODO DI NARRARE ISTINTIVO E PIU’ LEGATO AL CUORE, COME QUELLO DELLA NARRATIVA, CON UNA MANIERA DI SCRIVERE PIU’ RAGIONATA E PIU’ LEGATA ALLA MENTE, COME QUELLA DELLA SAGGISTICA?

Sono due facce della stessa medaglia ed è bello esplorarle entrambe con arricchimento reciproco.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

E’ la mia passione e credo che, paradossalmente, siano i generi che rispecchiano più da vicino la realtà e la società in cui viviamo.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

Dal mio vissuto, dalla vita di tutti i giorni, dai tg, dai giornali, dalle paure umane e soprattutto da ciò che leggo. Se non leggi non puoi scrivere. Punto.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Stephen King, Nicola Lombardi, Claudio Vergnani, J.L. Bourne, Max Brooks, Irvin Welsh ma anche Gabriel Garcia Marquez che non c’entra granché con l’horror, ma con il suo Realismo Magico ha dato tanto alla narrativa del fantastico e non solo.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Anche qui tanto horror e thriller. “Trainspotting” e la saga dei “Saw” i miei preferiti.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Sicuramente sono alla ricerca di altre storie horror per continuare a divertirmi nello scrivere. Sono alla scrittura di un nuovo romanzo post-apocalittico ma senza zombie e, poi, presto vorrei scrivere il 2° volume di “Vesuvio Breakout”, nel primo ho lasciato molte, troppe cose in sospeso e i personaggi me lo stanno reclamando…

Ciao e grazie.

GRAZIE A TE E IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO: SIAMO CERTI CHE PRESTO CI RITROVEREMO ANCORA SU QUESTE PAGINE VISTO QUELLO CHE BOLLE IN PENTOLA!

Davide Longoni