INTO THE WOODS

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Into the woods

Anno: 2014

Regia: Rob Marshall

Soggetto: dal musical di Stephen Sodheim

Sceneggiatura: James Lapine

Direttore della fotografia: Dion Beebe

Montaggio: Wyatt Smith

Musica: Stephen Sondheim

Effetti speciali: Stefano Pepin, Katrina Barton e Emily Davis

Produzione: Walt Disney Pictures, Lucamar Productions e Marc Platt Productions

Origine: USA

Durata: 2h e 5’

CAST

Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Anna Kendrick, Chris Pine, Johnny Depp, Lilla Crawford, Christine Baranski, Frances de la Tour

TRAMA

Vicino a una foresta profonda e incantata vivono un fornaio e sua moglie, che da anni sognano di avere un figlio ma scoprono di essere vittime di un incantesimo di una strega e per spezzarlo devono raccogliere alcuni oggetti. Le loro vite si intrecciano con quelle di Cappuccetto Rosso, bambina minacciata da un Lupo, di Raperonzolo, tenuta prigioniera dalla strega stessa, di Cenerentola, in cerca dell’amore di un principe che la porti via dalle tiranniche matrigna e sorellastre, di Jack e dei fagioli magici. Ma non tutto andrà come si è sempre detto e pensato e le strade di eroi e eroine saranno diverse.

NOTE

Tratto dal musical di Stephen Sodheim, da cui toglie canzoni e altri personaggi, visto che in originale comparivano anche Biancaneve e la Bella Addormentata, Into the woods è un film fiabesco e fantastico anomalo, non riuscito al cento per cento ma non certo privo di elementi originali.

Certo, la derivazione da un musical si sente e rende il tutto più pesante che in altri casi, per citare un titolo sempre con la strepitosa Streep, Mamma mia, ma logo, scenografie, costumi, ambientazioni e fotografia sono suggestivi, e le fiabe vengono rilette in maniera comunque accattivante, con elementi presi dalle loro versioni più cupe e più politicamente scorrette, con tanto di sorellastre accecate, Raperonzolo sedotta e altre amenità.

Nell’aggiornamento delle fiabe anche con il recupero di significati nascosti, il Lupo riprende aspetto umano rivelando cos’è in realtà, la strega di Raperonzolo si rivela una donna in cerca di una maternità mai avuta, ma soprattutto Cenerentola non si accontenta del Principe azzurro e torna a una vita normale, e non per tutti finisce bene, e si parla di buoni, non di cattivi, perché la magia e le proprie azioni hanno comunque sempre conseguenze.

Un film quindi ricco di spunti, con ottime interpretazioni, e oltre a Meryl Streep non si possono non citare l’infido Lupo di Johnny Depp e la Cenerentola decisamente non leccata di Anna Kendrick, che alla fine può risultare rovinato proprio dalle canzoni, che interrompono un flusso di storia reinventata, tema non nuovo ma che piace, basti vedere il successo di un fumetto come Fables e di una serie come Once upon a time.

Alla fine, quindi, Into the woods si è rivelato un film di nicchia: troppo musicale per piacere al pubblico tradizionale del fantasy ma anche ai più giovani che hanno sottolineato la lentezza della trama e i momenti lunghi cantati, forse un po’ datati oggi, ma per contro troppo fantastico per risultare gradito agli amanti del musical.

Una curiosità: il film è statp presentato da un trailer che non evidenziava l’aspetto musicale, e verrebbe da dire per fortuna, peccato che in questo caso poi la delusione poteva essere maggiore.

Forse per rendere migliore Into the woods al cinema sarebbe stato meglio togliere tutte le canzoni, ma allora non sarebbe più stato la storia originale. Comunque, non è certo l’ultima volta che le fiabe ispirano film e simili, e tra i prossimi titoli c’è proprio l’adattamento del fumetto Fables.

In attesa, Into the woods può essere comunque visto come pastiche e sperimentazione di qualcosa di ibrido, non del tutto riuscito ma non tutto da buttare via.

Elena Romanello