IL FANTASTICO TARGATO ENRICO GROSSI

E’ sempre piacere vedere che La Zona Morta porti fortuna: è accaduto parecchie volte in passato ed è quindi con orgoglio che vi annunciamo che pure Enrico Grossi, di cui pubblicammo tempo fa un racconto fanta-sportivo, è riuscito anche grazie a noi ad arrivare un po’ più in alto. Due suoi racconti sono infatti di recente stati inseriti in “Racconti 42” (88 pagine; 9,99 euro), antologia periodica di vari autori contemporanei pubblicata dalle Edizioni Pagine.Net e disponibile sul circuito Amazon sia in cartaceo sia in e-book.

Tra i vari autori di questo numero, oltre a Enrico, potrete trovare anche Erica Bellino, Marica Boschi Gerondio, Lisetta Capozzi, Alessandra Caracciolo, Mariagrazia Cardiello, Federica Franceschini, Floriana Fratoni, Luisa Lana, Rita Laquidara, Rosa Maria Melchionda, Paolo Pugiotto e Genny Sammartino.

“Questa nuova collana di narrativa contemporanea, come racconta il curatore Pier Giorgio Francia, distribuita in stampa e, in e-book per via informatica, è stata una scelta editoriale che anticipa i tempi di come sarà il futuro dell’editoria e del nuovo modo di avvicinarsi alla lettura. Ma questi “libri digitali”, da sfogliare sullo schermo di un lettore elettronico di un PC, non saranno lo spettro ricorrente della “morte del libro”, ma sono affiancati al libro tradizionale, al prodotto editoriale cartaceo, proprio per dare la possibilità al lettore – in questa nostra era tecnologica – di utilizzare la velocità della “rete”. Con questo strumento moderno che sta suscitando molto interesse nel mondo dei lettori e degli autori, vogliamo aprire e portare a conoscenza i molti orizzonti di nuove vie – attraverso la cultura – per la costruzione della “città dell’uomo” con le sue sensazioni, le emozioni, le situazioni interiori ed il vissuto – perché no – degli autori che con le loro speranze, “confortante rimedio dell’anima”, ci fanno partecipi. È stato scritto dalla raffinata poetessa Ida Bugliosi Bronzini: “Nessuno sarà mai un ricordo, una foto ingiallita, un rimpianto sempre più raro e frammentario…”. Ed ancora “l’amore che compirà il miracolo…”. Sono questi i messaggi – in chi legge – che riceveranno dai nostri autori: sensazioni, emozioni, sentimenti, frammenti di storia e di storie di ciascuno di loro che noi, con la nostra collana, proporremo al lettore”.

Enrico Grossi ci racconta in merito a questa esperienza: “dopo aver mandato un paio di elaborati al concorso “La Vita e suoi racconti”, la casa editrice mi ha contattato chiedendomi se volevo partecipare a un antologia e ho aderito. I racconti sono “Natale a Bagnaria”, un racconto di genere horror alla Stephen King – l’idea mi è venuta vedendo quei Babbi Natale che sono appesi ai balconi durante le feste, che trovo bruttissimi; e “Touch Down”, una short story anche questa di genere horror con qualche tocco fantascientifico alla Frederic Brown, dove ho mescolato la mia passione per lo sport, ovvero hockey pista e ghiaccio (sono allenatore), Football A. Calcio e scacchi alla SF-Bliz!”.

Ma non è tutto, perché recentemente un suo racconto è comparso anche sull’antologia in e-book “Ansia” sul sito “Milano Nera”: “nel cassetto, conclude Enrico, ho un romanzo di genere noir che sto cercando di pubblicare”.

Enrico Grossi, classe 1959, vive a lavora a Suzzara (MN). Diplomato in Agraria, scrive come hobby dall’età di 15 anni. Il genere è soprattutto la fantascienza, ma non disdegna altri settori del fantastico e affini: “mi sono cimentato anche nell’horror e giallo”, ci dice, come abbiamo anche visto dai suoi racconti recentemente pubblicati. Svolge l’attività di giornalista free lance per alcuni siti di cronaca locale con articoli di cronaca della zona di Suzzara: sport, avvenimenti culturali e altro. “Naturalmente, prosegue a raccontarsi Enrico, questa non è la mia unica attività, ho un diploma di perito agrario e svolgo tuttora l’attività di giardinaggio. Sono in possesso inoltre di vari attestati di corsi di uso di computer e sono un autodidatta dell’assemblaggio di scripts in html e costruzione di siti web. Con tutto questo che vi ho appena elencato, vorrei però arrivare alla soglia dei sessanta anni occupandomi dell’attività di scrivere in maniera continua. Al momento infatti guadagni sulle attività sopracitate nulla… così lavoro come giardiniere e taglia legna e tra sterpaglie e segatura volante mi vengono della idee che poi metto nei file… un po’ come un ragazzo americano degli anni ’70-’80 che abitava a Castle Rock… posto non certo entusiasmante, penso, come la bassa Padana dove abito. Come diceva Guareschi, in riva al Po è un mondo a parte: in estate ci sono 30 gradi e umidità al 120%, frotte di zanzare che sembrano aviogetti e oggi anche nutrie a volontà che rosicchiano gli argini; in inverno una nebbia tanto fitta che ci appoggi la bicicletta contro e resta in piedi… Qua nessuno viene in vacanza, anzi se si può, si fugge… Per scrivere però, di soggetti ce ne sono parecchi!”.

E a questo punto non ci rimane che augurare a Enrico ancora più fortuna… e a voi buona lettura!

A cura della redazione