WEIRD WEST BLUES – STORIE DI ZOLFO E DI FRONTIERA

Torna Caleb Battiago, alter ego di Alessandro Manzetti, con WEIRD WEST BLUES – STORIE DI ZOLFO E DI FRONTIERA (35 pagine; € 1,49; e-book di produzione indipendente disponibile su Amazon), la cui copertina è stata affidata ancora una volta al bravissimo Ben Baldwin.

Si tratta di una raccolta di racconti in salsa weird, pulp e horror ambientati nel vecchio West che contiene sei racconti.

Per cominciare potrete leggere “Deadwood”, ovvero l’incontro tra la Morte e Wild Bill Hickok nel saloon nr.10 di Deadwood, la celebre mano del morto vista da una diversa prospettiva.

Poi troviamo “La Gabbia d’Oro”: il bordello “The Golden Cage” a Tombstone è un fortino di diavolesse e di sirene nere che guidano le anime di grandi pistoleri, come Doc Holliday e Wyatt Earp, la verità sulfurea della sparatoria dell’OK Corral.

“La Gemma di Bandit Queen” ci racconta di un prezioso segreto nascosto nel ventre della leggendaria Belle Starr, la regina dei banditi del West, moglie di troppi indiani mezzosangue, braccata dallo stregone Lupo Nessuno.

“L’Inferno di Capelli Lunghi” ci porta invece al tempo in cui la battaglia di Little Big Horn è finita, ma non per il colonnello Custer, la sua maledizione è senza fine e senza onore, con tutti i capelli in testa.

“Il Pesce di Ferro” ci conduce a bordo di un battello a vapore che reca uno strano passeggero lungo il Missouri, il vaiolo, che riporta la gente mandan e il suo capo Quattro Orsi dagli antenati, sottoterra.

“Contralia Blues” infine vede i sanguinari bushwhacker confederati di Quantrill che fermano un treno vicino alla cittadina di Contralia, una mattanza di soldati yankee in congedo, in viaggio per tornare a casa dopo la battaglia di Atlanta. Prede dei demoniaci Bloody Bill Anderson e Cole Younger, che ornano le briglie dei propri cavalli con gli scalpi nordisti, e del revolver di un giovanissimo Jesse James in cerca di vendetta. Un massacro che rivela inaspettati appetiti.

Buona lettura.

A cura della redazione