FANTASCIENZA STORY

PREFAZIONE

A metà degli anni Ottanta del secolo scorso (fa figo dire così, ma alla fine era solo 30 anni fa! Beh, solo…), quando frequentavo l’università, avvenne un grande cambiamento nella mia vita di appassionato del fantastico: trovandomi a passare da un piccolo paese di provincia a una grande città, che forniva chiaramente molte più possibilità sotto ogni punto di vista (non foss’altro per il semplice fatto che le librerie erano molto più fornite e avevano iniziato a dedicare una zona precisa tra gli scaffali al fantasy, all’horror e alla fantascienza, per non parlare poi di avvenimenti, manifestazioni e appuntamenti di ogni genere), passai da una fase di acquirente “zompettante”, che saltellava da un autore all’altro o da un titolo all’altro in base semplicemente all’impulso del momento, a una fase di collezionismo compulsivo per cui “dovevo” avere tutte le collane, tutti i titoli e tutti gli autori possibili e immaginabili.

Ricordo che saltavo addirittura i pranzi, o andavo a scrocco guardando sui quotidiani quali eventi della città fossero forniti di buffet finale (ho partecipato a qualunque cosa, credetemi!), pur di poter risparmiare i soldi della “paghetta” di studente (e i pochi guadagni dei miei primi lavoretti nel campo editoriale), per poterli poi utilizzare nell’acquisto di libri e fumetti che riempissero gli scaffali della mia libreria personale e completassero il maggior numero di collane possibili.

Fu in quell’occasione che mi imbattei nel catalogo Fanucci, casa editrice specializzata proprio nel genere fantastico, e che vidi per la prima volta il nome di Giovanni Mongini in qualità di autore della “Storia del cinema di fantascienza” (scritta una decina di anni prima), un’ opera decisamente completa per gli appassionati del settore, senza contare tutti gli altri progetti in cui questo grande Maestro ed esperto del fantastico era impegnato.

Fu illuminante, un esempio al quale ispirarmi, seppur lontano e irraggiungibile.

Passarono gli anni, continuò la passione, si allargarono gli scaffali di casa mia e le mie collezioni e ogni tanto la mia strada si incrociava, seppur virtualmente, con quella di Mongini, che ora faceva questo e ora scriveva quello, ora produceva quell’altro e ora curava quest’altro, passando dall’organizzazione di eventi alla narrativa, dalla produzione di pellicole alla stesura di testi “storici” fino alla curatela di collane e antologie.

Venne poi “La Zona Morta”, la fanzine cartacea che in quasi due anni di attività mi portò a entrare ancora più a fondo nel genere, bazzicando un po’ i dietro le quinte, frequentando gente del settore che aveva un certo nome, intervistando personaggi di un certo rilievo, senza mai riuscire a raggiungere però il Mongini, evidentemente per me allora inarrivabile sotto ogni punto di vista… e la passione continuò ancora a crescere.

E continuò a tal punto che fui costretto a ingegnarmi, scoprendo nuove vie dell’incastro, per poter riuscire a stipare sugli scaffali i miei libri che ormai crescevano a vista d’occhio con un ritmo impressionante, mentre trascorsi altri anni nasceva anche il sito “La Zona Morta.it”, dalle ceneri del vecchio progetto in carta fotocopiata.

Fu grazie alle possibilità date da internet – che fecero crescere in maniera esponenziale i lettori della vecchia “Zona Morta” da un centinaio (a trimestre) a diverse centinaia (al giorno… figuratevi a trimestre!) della sua nuova forma – e alla continua passione che “sorreggeva” i miei scaffali e le mie notti insonni davanti allo schermo del pc per aggiornare quotidianamente il sito, che un giorno di qualche anno fa mi ritrovai tra la posta elettronica una mail con un comunicato stampa che annunciava l’imminente (così almeno sembrava allora) apertura del “Musef, il Museo della Scienza, Fantascienza, Astronomia e Astronautica”, che sarebbe stato diretto e curato proprio da Giovanni Mongini, del quale da qualche tempo avevo perso le tracce, lo ammetto, a causa mia e degli impegni presi con gli utenti che assorbivano la maggior parte delle mie ore di veglia.

Il Maestro era tornato a incrociare la mia strada! Non potevo crederci! Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, agli albori della mia passione, quella in forma compulsiva, per il fantastico.

E così volli provare stavolta, con un po’ di faccia tosta, a contattarlo per un’intervista: sarebbe stato un onore!

Scrissi all’ufficio stampa del “Musef”, che mi rispose in brevissimo tempo… e in men che non si dica io e Giovanni Mongini, il mio Maestro, eravamo in contatto diretto. Gli mandai le domande per l’intervista, mi rispose velocemente, la pubblicai… e onestamente credevo che tutto sarebbe finito lì!

E invece no!

Come succede proprio nelle storie di fantascienza, accadde l’impossibile: Giovanni, o meglio Vanni come imparai in seguito a chiamarlo, mi inviò una bellissima mail in cui non solo si complimentava con me per il pezzo, ma soprattutto mi diceva che era la più bella intervista che gli avessero fatto (non ne sono così convinto, ma grazie) e soprattutto ancor di più mi chiedeva se fosse possibile mandare qualche pezzo per “La Zona Morta.it”… roba da non credere!

Il Maestro voleva collaborare con l’allievo… me l’avessero detto ai tempi non ci avrei creduto nemmeno mi avessero portato “a spasso nel tempo”!

Ma così davvero fu!

E in tutto questo tempo abbiamo avuto modo di pubblicare e parlare di tantissimi argomenti della fantascienza grazie alla collaborazione con Giovanni Mongini: mostri e uomini, effetti speciali, sci-fi italiana ed errori nei film, grandi classici e importanti saghe… e adesso, con grande onore, quasi come a chiudere un cerchio (per aprire nuove strade s’intende), ci apprestiamo ad affrontare un’impresa titanica, spalla a spalla io e Giovanni Mongini, presentandovi settimanalmente sulle pagine de “La Zona Morta.it” proprio quella “Storia del cinema di fantascienza” che un po’ fece da apripista a tutto il resto e che ci porta oggi a essere (ancora) qui. Naturalmente il tutto in versione riveduta, corretta e aggiornata.

Speriamo per voi sia cosa gradita leggerla, quanto lo è per noi pubblicarla!

Per non essere ripetitivi abbiamo omesso quelle parti che già erano state messe online su “La Zona Morta.it” in altra forma e per le quali vi basta cercare l’anno o il titolo per avere la visione completa del tutto.

Ora non ci resta che attendere una settimana per dare la parola a lui, Giovanni Mongini in persona.

Buona lettura e… che la forza sia con voi!

Davide Longoni