UGO MALAGUTI

L’apporto fornito da Ugo Malaguti alla narrativa fantascientifica italiana, sin dagli anni Sessanta del secolo scorso, è stato fondamentale per gettare le fondamenta di tale genere nel nostro Paese.

Nel corso degli anni, il Nostro – riferimento di tanti autori italiani – ha seguito con costanza la fantascienza affinché crescesse e si diffondesse.  Malaguti nella sua lunga carriera ha scritto romanzi e racconti, oltreché saggi ed è anche traduttore di opere di science fiction. Ma il suo lavoro è stato anche quello, ampiamente operativo, di dirigere e creare riviste e case editrici.

Insomma, parlare del contributo qualitativo e quantitativo fornito alla fantascienza dal dinamico intellettuale bolognese diviene un’impresa per niente facile.

Abbiamo avuto il piacere di conversare con lui, nel corso della 39° edizione dell’Italcon, la Convention nazionale della fantascienza e del fantastico, svoltasi dal 23 al 26 maggio scorsi, nell’ambito della Sticcon XXVII, nel comune di Bellaria-Igea Marina (Rimini).

Tra i vari argomenti affrontati abbiamo fatto il punto sul mercato editoriale, sul suo lavoro di direttore letterario della casa editrice Elara (organizzatrice dell’Italcon) sulla situazione e le prospettive della narrativa fantascientifica italiana.

Gli abbiamo anche chiesto qualche suggerimento per i giovani che intendono cimentarsi nel difficile ma esaltante lavoro di autore di fantascienza.

VOGLIAMO INIZIARE L’INTERVISTA FACENDO QUALCHE CONSIDERAZIONE SULL’EDITORIA? IN QUALITA’ DI DIRETTORE LETTERARIO DELLA ELARA COME GIUDICHI QUESTO PERIODO DI CRISI ECONOMICA? COME LA CASA EDITRICE STA AFFRONTANDO IL DIFFICILE MOMENTO? SI VENDONO I LIBRI DI FANTASCIENZA?

Direi che le vendite sono in ascesa. Stiamo puntando a un ricambio di pubblico in quanto quello del fantastico, per motivi di avanzamento di età, si sta assottigliando. Per questo promoviamo attività tese ai più giovani.

CI PUOI SPIEGARE QUALI SONO QUESTE ATTIVITA’?

Certo, partecipiamo a tante mostre e fiere del fumetto che è quello più vivo nel genere del fantastico. Tali manifestazioni hanno sostituito le librerie tradizionali e sono più vive, attente e vicine al pubblico. In più abbiamo portato in edicola Libra Fantastica che è una collana di tascabili e stiamo preparando il lancio della nuova rivista Fantasy and science fiction che è la più letteraria ma anche la più trasversale delle riviste del fantastico a livello mondiale.

COME TI SEMBRA OGGI IL MERCATO DEL FANTASTICO E L’ATTACCAMENTO AL GENERE RISPETTO AL TUO PRIMO PERIODO DI ATTIVITA’, QUANDO DIRIGEVI LA COLLANA DI NARRATIVA DI FANTASCIENZA GALASSIA?

Non c’è paragone. Allora le maggiori testate vendevano dalle trentamila alle cinquantamila copie. Oggi quando vendi tremila o cinquemila copie è già un grande risultato! C’é stata una frammentazione di proposte e una divisione del pubblico e anche un aumento dei prezzi delle pubblicazioni che ha portato a una riduzione dei fruitori.

CREDI CHE CON I LIBRI ELETTRONICI SI POSSANO RECUPERARE QUESTI EFFETTI NEGATIVI?

Beh, noi faremo degli e-book l’anno prossimo. Il problema è anche l’Iva. Mentre il libro cartaceo ha una tassazione al quattro per cento forfettario, per l’e-book è molto più elevata, quindi ciò che guadagni in riduzione di costi lo spendi per l’Iva. Per me è un mercato che si affiancherà a quello cartaceo ma non lo sostituirà, sarà un complemento.

MA OGGI, A TUO PARERE, IL RAPPORTO TRA LA NARRATIVA E IL WEB COME SI STA SVILUPPANDO?

L’e-book e il web hanno assorbito tutte le piccole iniziative. Ad esempio le fanzine per motivi di costi sono su web, dove hanno costo zero, mentre farle cartacee costa, e poi così funzionano molto di più. Quanto alle catene librarie su web va detto che le librerie pian piano stanno facendo lo stesso lavoro, usano la rete per le ordinazioni saltando il distributore o acquistando solo le copie necessarie.

IL WEB DOVREBBE FACILITARE L’AVVICINAMENTO DELLE NUOVE GENERAZIONI ALLA NARRATIVA…

Dovrebbe..

INVECE CHE SUCCEDE?

E’ tutto da vedere! Siamo in un Paese nel quale le mutazioni e gli adattamenti sono molto lenti. I libri elettronici sono stati lanciati da due o tre anni su una scala abbastanza massiccia. Ritengo che ci vorranno altri quattro o cinque anni perché vengano percepiti anche al di fuori di coloro che abitualmente usano la rete.

QUAL E’ OGGI LA TUA IDEA DI FANTASCIENZA. SECONDO TE HA UN FUTURO?

Assolutamente sì! Ha avuto una fase di espansione in cui l’autore andava verso lo “spazio esterno” e verso il futuro, guardando anche al passato. Poi c’è stato un periodo breve ma intenso di implosione nel quale si è ripiegata sull’interiorità, questa è stata una fantascienza problematica, molto negativa e pessimistica, cupa. Si è trattato del periodo di maggiore calo della science fiction. Adesso ci sono autori giovani che hanno ripreso a interessarsi del futuro dell’uomo, un uomo che si proietta verso “l’esterno”. Si tratta di una componente importante sotto l’aspetto motivazionale.

PARLI DI UNA NARRATIVA CHE RIPRENDE LA RICERCA DI MONDI IGNOTI?

Sì, la grande letteratura è sempre stata una letteratura di espansione verso l’ignoto. Dall’Odissea in poi abbiamo avuto sempre l’uomo che viaggia negli spazi sconosciuti. Mentre, come dicevo prima, per un lungo periodo ci si è concentrati sull’interiorità. Adesso, invece, c’è nuovamente interesse per gli spazi ignoti.

QUAL E’ STATO L’ULTIMO LIBRO O AUTORE CHE TI HA PARTICOLARMENTE COLPITO?

Senza dubbio Paul Di Filippo. E’ uno scrittore che ha una profonda conoscenza della fantascienza professionale. Ha ripreso il vecchio motivo degli anni Trenta del secolo scorso, ogni racconto si associa a un’idea. Inoltre, Di Filippo usa un modo di narrare secondo l’idea. Come autore ritengo molto interessante e molto moderno.

CI SONO AUTORI ITALIANI CHE HANNO AVUTO LO STESSO EFFETTO?

Di autori italiani nuovi di vero spessore non ne vedo molti in giro…

TRA LE TANTE ATTIVITA’ DELLA TUA FECONDA CARRIERA HAI FONDATO LA LIBRA EDITRICE E DIRETTO LA PERSEO LIBRI. NON POSSIAMO DIMENTICARE CHE DIRIGI LA “STORICA” RIVISTA NOVA SF.  MENTRE, IL TUO ULTIMO ROMANZO INTITOLATO E QUEL GIORNO A SIENA L’ORCO ACCHIAPPO’ LA MAMMIFERA – TITOLO DAVVERO SINGOLARE – RICEVETTE UNA LUSINGHIERA RECENSIONE SUL MENSILE STATUNITENSE LOCUS INTERNATIONAL, CHE LO HA CONSIDERATO MIGLIOR TESTO PUBBLICATO IN ITALIA NEL 2009. INOLTRE, SEI UN PROLIFICO SAGGISTA E TRADUTTORE. QUALE TRA I VARI RUOLI PREFERISCI?

La mia evoluzione è stata quella di scrittore, traduttore e forzatamente editore. In realtà editore non mi sono mai sentito e sono contento di essere un collaboratore, che si occupa delle scelte letterarie, alla Elara. Ho messo al servizio della casa editrice la mia lunga esperienza. Oggi sono diviso tra il piacere di tradurre e la voglia di scrivere qualcosa. Comunque continuerò a dedicarmi ai saggi, alle presentazioni, a tradurre e a fare l’editor.

E PER QUANTO RIGUARDA LA NARRATIVA?

In effetti, sto pensando alla mia seconda raccolta di racconti con quattro-cinque racconti nuovi ma anche altri riscritti. Riferendomi a questi ultimi, un racconto scritto molti anni addietro sono costretto a riscriverlo, magari da cinque pagine possono diventare anche cinquanta, rimane l’idea di fondo.

QUALI CONSIGLI TI SENTI DI DARE A UN GIOVANE CHE INTENDE DEDICARSI ALLA NARRATIVA FANTASCIENTIFICA?

Adesso le occasioni per essere pubblicati sono addirittura troppe. C’è più spazio di quanto ci sia prodotto valido. Quello che suggerisco è di rileggersi, trovare i difetti e vedere di migliorarsi. Occorre essere sempre critici nei propri confronti non compiacersi. Mai dire come sono stato bravo! E poi leggere, leggere molto, anche non soltanto fantascienza.  Rifarsi anche una piccola base e di cultura classica perché bisogna averla, altrimenti si rischia di “inventare” una cosa scritta molto meglio di te da altri. Uno scrittore non deve essere forzatamente nuovo e originale a tutti i costi ma deve fornire il suo apporto di idee e dare una novità anche al tema più antico che ci sia. Infine, credo che uno scrittore debba essere se stesso, avere personalità e quella te la conquisti sul campo!

A NOI NON RESTA CHE RINGRAZIARE IL MAESTRO MALAGUTI PER LA DISPONIBILITA’, E GIRARE I SUOI SUGGERIMENTI AGLI ASPIRANTI AUTORI, CERTI CHE SAPRANNO FARNE TESORO!

Filippo Radogna