ANIMATRIX

Animatrix (“The Animatrix” nella versione originale) è una raccolta di cortometraggi animati ispirati direttamente al primo celebre film della saga dei fratelli Wachowski, “Matrix”, co-produzione nippo-americana della Warner Bros, della Madhouse e dello Studio 4°C. I registi/autori della saga hanno contribuito a quest’operazione scrivendo i primi tre dei nove episodi presenti in “Animatrix”.
I nove cortometraggi sono diretti da alcuni tra i maggiori registi giapponesi di anime. Ognuno di essi, di durata variabile, narra una storia diversa, è indipendente e realizzato con uno stile volutamente differente. Si va dalle scene simulate in grafica computerizzata del primo episodio (“L’ultimo volo dell’Osiris”) a cartoni animati dallo stile più tradizionale fino a esiti decisamente sperimentali come per l’ultimo episodio (“Matriculated”). È riconoscibile inoltre l’influenza dell’arte giapponese.
La costante risulta pertanto solo l’ispirazione diretta a “Matrix” e ai suoi temi: si può trattare di sviluppi di alcuni temi e/o di antefatti, ambientati nel passato o nel futuro rispetto al film. In alcuni casi vengono citati i personaggi originali (in questi Keanu Reeves/Neo, Carrie-Anne Moss/Trinity, Clayton Watson/Kid hanno prestato la loro voce).
La colonna sonora ripropone anche temi tratti dal film.
Ma vediamo ora nel dettaglio i singoli episodi.
“Final Flight of The Osiris” (“L’ultimo volo della Osiris”), diretto da Andy Jones, il supervisore di “Final Fantasy“, è un breve prequel del film “Matrix reloaded” e punto di partenza del videogame “Enter the Matrix”. Narra la storia dell’ultima missione della Osiris (nave simile alla Nabucodonosor del primo “Matrix”) e del suo equipaggio, missione che consiste nell’avvertire in tempo la città di Zion di una nuova terribile minaccia da parte delle Macchine.
“Il secondo Rinascimento – parte I e II”, scritto dai fratelli Wachowski e diretto da Mahiro Maeda, racconta la storia della nascita e dell’ascesa al potere delle Macchine. È forse una metafora rovesciata in cui i robot sono operai oppressi e sfruttati, una minoranza di diversi discriminati e perseguitati dall’odio della popolazione umana, in un crescendo di tensioni sociali fino all’inevitabile guerra finale, nella quale gli esseri umani non mancano di dimostrare ancora una volta una certa stoltezza.
In “Kid’s story”, allo stesso modo con cui Neo fu contattato da Morpheus, qui Neo contatta The Kid, che si troverà ben presto braccato dagli agenti di Matrix, all’interno della stessa scuola frequentata dal ragazzo in una lunga fuga frenetica, resa con uno stile grafico cinetico e nervoso. The Kid (chiamato da tutti semplicemente Kid) è il giovane ragazzo pedante che accoglie Neo appena tornato a Zion in “Matrix reloaded”. L’episodio è stato diretto da Shinichiro Watanabe, il regista della serie “Cowboy BeBop”.
Scritto e diretto ancora da Shinichiro Watanabe, è anche “Detective story”, in un bianco e nero che si ispira al cinema noir degli anno Quaranta. Narra la storia del detective privato Ash, che viene inaspettatamente assunto per un misterioso incarico: catturare una pericolosa hacker chiamata Trinity (nell’originale doppiata dalla stessa Carrie-Anne Moss).
In “Program” la location è il paesaggio invernale di un Medioevo giapponese, l’ambiente simulato in cui Cis, aspirante guerriera di Zion, viene addestrata. Sarà chiamata a scegliere tra l’amore e la fedeltà alla causa del genere umano. Il disegno si ispira alle tematiche e allo stile dei capolavori degli antichi pittori del Sol Levante. Regia e soggetto sono di Yoshiaki Kawajiri.
 “World record” è invece stato scritto sempre da Yoshiaki Kawajiri, ma diretto da Takeshi Koike. Dan è un velocista, detentore del record mondiale. La sua incredibile forza di volontà, prima ancora che la potenza e la forza fisica, durante una gara gli permettono per un attimo di rompere quella simulazione che – come un fato inevitabile – comanda occultamente i destini degli esseri umani. Ma gli agenti di Matrix non lo possono permettere.
“Beyond” porta la firma di Koji Morimoto, il supervisore di “Akira“: in questo episodio tutto fa pensare a una tranquilla città, un’ordinaria periferia dove nulla succede. Ma anche una perfetta simulazione come Matrix ha i suoi bug (errori di programmazione) e questo ha generato una piccola zona anomala dove le leggi fisiche sono sospese, dove tutto sembra possibile. La giovane Yoko e alcuni bambini lo vedono come un fantastico campo di giochi. Ma stanno per arrivare i debugger.

Infine “Animatrix” si conclude con “Matriculated”, scritto e diretto da Peter Chung. Una sonda-robot di Matrix viene catturata da un piccolo gruppo di ribelli, avventuratisi in superficie. Gli umani vi si collegheranno in una onirica simulazione, tentando di insegnare alla macchina cosa significhi la condizione umana. Riflessione sul rapporto di interdipendenza uomo-macchina, visto dall’originale punto di vista della macchina. È anche l’episodio dallo stile più marcatamente sperimentale, grazie alla fusione di varie tecniche espressive.

10/01/2010, Davide Longoni