IL CICLO DEL MONDO DEL FIUME

Al ritorno dalle vacanze, non c’è niente di meglio che rimpinguare la propria biblioteca personale del fantastico, dopo aver letteralmente consumato sotto l’ombrellone quelli che avevamo prima dell’estate. Spulciando qua e là, ci siamo imbattuti in una splendida sorpresa: Fanucci Editore ha pensato bene di dare alle stampe, in una nuova edizione completa e riveduta, “Il ciclo del mondo del fiume”di Philip José Farmer, una saga imperdibile divisa in cinque volumi venduti tutti a un ottimo prezzo… 9,90 euro ciascuno.

Iniziamo con il primo libro, “Il fiume della vita” (256 pagine), vincitore del Premio Hugo, di cui Isaac Asimov ebbe modo di dire: “Un eccellente scrittore di fantascienza, molto più abile di me”. Tutto ha inizio quando l’esploratore inglese Sir Richard Francis Burton si risveglia, dopo la morte, in un aldilà paradisiaco e misterioso: una vallata circondata da montagne impenetrabili e attraversata da un fiume immenso, lungo le cui sponde l’intera umanità si è risvegliata dalla morte. In questo strano Eden la storia della civiltà ricomincia da zero, con il difficile incontro tra uomini di epoche e culture diverse, tra chi si abbandona alle proprie pulsioni e chi si interroga sul senso e le ragioni della nuova realtà. In compagnia dello scrittore di fantascienza Peter Frigate, di Alice Liddell, l’ispiratrice di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, dell’aviatore Manfred von Richthofen e di altri personaggi che popolano il Mondo del Fiume, Burton decide di intraprendere un avventuroso viaggio verso le sorgenti. Spinto dalla sua innata curiosità e da un inesauribile desiderio di scoperta, cercherà di capire cos’è il Fiume e chi e perché ha resuscitato l’umanità.

Il secondo volume si intitola “Alle sorgenti del fiume” (272 pagine) ed è stato giudicato da “Publishers Weekly”: “Un flusso narrativo irresistibile, travolgente come la corrente di un fiume”. Vent’anni dopo il tentativo di Sir Richard Francis Burton, un altro uomo si propone di sciogliere l’enigma nel Mondo del Fiume, in cui miliardi di risorti condividono un destino indecifrabile. Samuel Clemens, in arte Mark Twain, sogna di costruire un battello e risalire il Fiume fino alle sorgenti, proprio come nella vita precedente aveva navigato il Mississippi. Le numerose avversità che ostacolano il suo ambizioso progetto – la mancanza di giacimenti metalliferi, i burrascosi incontri con personaggi ostili, come Cyrano de Bergerac e Giovanni Senza Terra – non fermano l’indomita ricerca di Clemens, ormai vicinissimo a realizzare il suo piano. Ma gli uomini del Mondo del Fiume conservano il ricordo e le peculiarità delle proprie esistenze terrene, e Sam Clemens-Mark Twain sembra condannato ancora una volta a vedersi sfuggire la realtà tra le mani.

Riguardo al terzo capitolo, “Il grande disegno” (512 pagine), è Leslie A. Fiedler a fornirci un motivo per non perderlo, definendo Farmer “il più grande scrittore di fantascienza di sempre”. Per decenni la vita del Mondo del Fiume è stata regolata da un complesso meccanismo di resurrezioni. Ora il ciclo che regola la vita sembra essersi interrotto. Il mistero che avvolge il Mondo del Fiume e chi lo governa sembra infittirsi. Spinti dalla necessità di avere risposte sul mondo si moltiplicano i tentativi di tracciare percorsi attraverso il mare polare per raggiungere l’imponente torre che lo sovrasta. Richard Burton prova a ricongiungersi all’equipaggio della prima nave mentre, dopo aver giurato vendetta a re Giovanni Senza Terra, Mark Twain alias Sam Clemens cerca di costruire un altro battello in grado di permettergli la risalita del Fiume. L’ingegnere Milton Firerbrass, intanto, tenta un viaggio con un enorme dirigibile in grado di raggiungere le sorgenti più velocemente. A guidarlo è Cyrano de Bergerac. Ma le difficoltà non mancano, così come i tentativi di sabotaggio.

In “Il labirinto magico” (432 pagine), definito da Booklist “uno dei mondi più fantasiosi della fantascienza”, gli umani che dopo la morte hanno avuto in sorte una nuova vita lungo le sponde del grande Fiume stanno per assistere a una battaglia epica. Dopo trentatré anni di navigazione, il Rex Grandissimus, l’enorme nave d’acciaio di Giovanni Senza Terra, è ormai giunta in prossimità delle sorgenti. Il re e il suo equipaggio si apprestano a violare l’impenetrabile torre degli Etici, ma prima devono fare i conti con Sam Clemens che, con il suo Riservato, li incalza pronto a vendicare il tradimento. A tentare di scongiurare la catastrofe sarà Hermann Göring, l’ex gerarca nazista che in quel mondo di redenzione si ritrova a essere un apostolo della pacifica Chiesa della Seconda Possibilità. Potrà la nuova umanità sopravvivere a uno scontro di tale portata? Riusciranno le forze misteriose e sovrannaturali degli Etici a piegare il destino del Mondo del Fiume al loro volere?

Ultimo capitolo del ciclo, definito da Kirkus Reviews “una colossale avventura fantascientifica”, è “Gli Dèi del fiume” (384 pagine), in cui finalmente Farmer fa giungere i suoi personaggi alla conclusione di tutto: più di trentacinque miliardi di persone provenienti da ogni epoca e luogo della storia dell’umanità sono stati resuscitati e vivono lungo le sponde di un grande e tortuoso corso d’acqua. La maggior parte di loro ha iniziato una nuova vita, accettando senza discussioni il sostegno fornito da benefattori misteriosi. Ma una manciata di ribelli, primi fra tutti Richard Burton, Mark Twain e Peter Frigate, ha tentato di usurpare i maestri invisibili che determinano il destino dei risorti. Guidati da Sir Richard Francis Burton, gli intrepidi lotteranno per il controllo di quella misteriosa realtà affrontando una volta per tutte i suoi leader onnipotenti. Nei vasti corridoi e nelle stanze segrete della gigantesca torre che sorge nei pressi della calotta polare artica si svolgerà l’ultima e decisiva battaglia per la conquista del Mondo del Fiume.

Come andrà a finire, scopritelo da voi… ne sarà valsa la pena.

Buona lettura.

Davide Longoni