LE ALI DEL DRAGO CADUTO

Ecco un altro bel libro da tenere sopra il comodino, da leggere tutto d’un fiato facendosi trasportare in luoghi meravigliosi con il solo ausilio della fantasia e da riporre poi nella vostra biblioteca personale del fantastico: stiamo parlando di “Le ali del drago caduto” di Solomon Troy Cassini (349 pagine; 15,50 euro), pubblicato da Asengard Edizioni nella collana “Elfheim”.
Come ci ha detto lo stesso Solomon: “il romanzo è di chiara matrice fantasy, ma con alcune licenze rispetto agli standard. Per uscire dagli schemi consueti, “Le ali del drago caduto” non è interamente ambientato in “terre lontane” dall’aspro sapore medioevale ma, almeno in buona parte, sulla nostra Terra e, per giunta (altro fattore distintivo), ai tempi nostri. Ovviamente, per inserire i temi peculiari del genere, la storia annovera anche altri luoghi, destinati a entrare in collisione con il mondo degli uomini, al culmine del racconto. A ben guardare, ulteriore elemento di novità è il protagonista assoluto del romanzo: il drago della luce morta Yerwinbaldus (nel linguaggio dei draghi, Colui che oscura l’Oscurità stessa), seguito nelle varie fasi della sua crescita, dalla schiusura dell’uovo fino al compimento della sua sventurata sorte.
Già dalle prime battute il libro entra nel vivo, quando i frati benedettini di un’abbazia austriaca si troveranno a fronteggiare i fantasmi di un passato ammantato di leggenda. Una minaccia di cui, secoli or sono, erano più che consapevoli, ma che le nebbie traditrici del tempo, e un mondo profondamente mutato, li hanno indotti a sottovalutare. Molteplici e intriganti interrogativi accompagnano la confraternita fra i pericoli che, in rapido crescendo, sorgeranno ovunque e che affascineranno il lettore, via via che i due filoni paralleli, in cui si articola la storia, verranno inevitabilmente a confluire. Quale ignoto potere si cela dietro al miracolo del vecchio pozzo, nel cuore dei boschi che cintano il monastero? L’oscuro (e incompleto) mosaico sotterraneo, che ritrae san Giorgio contro un orrendo drago Nero, è soltanto una meravigliosa opera d’arte o, piuttosto, il monito di un presagio terrificante e, peggio, ineluttabile? E, ancora: i monaci dell’abbazia sono davvero tutti fedeli alla Luce o uno spiraglio di Oscurità ha adombrato il cuore di qualcuno di loro?
Ben poco è ciò che sembra, in quello che si prospetta come l’assalto finale alle terre della Luce e, presto, nella sconvolta abbazia di Melk, anche l’insicuro Abate Vigard se ne accorgerà. Forze malvagie hanno scovato il varco vegliato in silenzio per oltre un millennio e adesso, dopo innumerevoli sforzi, hanno anche un campione per oltrepassarlo. Tutto, allora, si riverserà sulle fragili e ossute spalle dell’ultimo monaco che mai ci si aspettava potesse trarre in salvo l’abbazia (e non solo…): il custode di un segreto ancora più terribile di quello trattenuto, a stento, fra le mura secolari della badia benedettina e difeso dalle silenti anime che vi dimorano. Addestrato alle Colonne di Belial come il più feroce paladino della razza Nera, un capitolo dopo l’altro Yerwinbaldus si rivelerà il cardine dell’intero romanzo. Le vicende della sua vita saranno destinate a intrecciarsi con i misteri dell’abbazia, in un susseguirsi di emozioni in cui il lettore sarà spiazzato dall’inaspettato epilogo.
Questo è, in breve sostanza, il contenuto del libro che, pur dotato di una fine ben delineata, si designa come il primo di una serie. Il titolo della saga “Dark tales of Light” condensa in poche e incisive parole il progetto di narrare, in vari sequel, questa particolare battaglia fra Luce e Oscurità. Per dare continuità, ma anche respiro, nei prossimi volumi (il secondo vedrà la luce in libreria nel 2009) la guerra dilagherà nei luoghi più fantasiosi e seducenti che saprò creare (e che, peraltro, ho già in mente!), spalancando enigmatici orizzonti, resi ancora più sfuggenti dalla natura dei suoi protagonisti. Senza mai, tuttavia, tralasciare la Terra”.
Solomon Try casini è nato a Torino nel 1968. Si è laureato in ingegneria chimica specializzandosi in metallurgia. E’ sposato, ha un figlio e vive attualmente a Brescia dove lavora per una multinazionale. E’ sempre stato un grande lettore e nutre una grande passione per il fantastico in generale, ma soprattutto per la fantascienza, anche se non disdegna il fantasy e l’horror. L’autore ha già dato vita tempo fa alla trilogia “Solar Maximum” di cui sono stati già pubblicati i primi due volumi (“Il metallo degli dei” e “Il guardiano dei mondi”).
Sempre nel 2008 ha pubblicato, con un altro editore, il romanzo, sempre di fantascienza, “Jupiter decimus”.
A questo punto non ci resta che segnalarvi il book-trailer: gustatevelo e poi lasciatevi trasportare dalla fantasia, volando con “Le ali del drago caduto”.
Buona lettura!
03/12/2008, Davide Longoni