MORWEN – LA RAGAZZA DEGLI ALBERI

Si intitola "Morwen – La ragazza degli alberi" il libro fantasy scritto da Emma Brander per Chimienti Editore (13,00 euro di cui il 2,6% devoluto in beneficenza in favore di iniziative per lo sviluppo della cultura di pace e solidarieta): è un volume che ci sentiamo di consigliare a tutti quelli che amano il fantasy per ragazzi, a tutti coloro che ancora (per fortuna!) sono cresciuti leggendo e ascoltando le fiabe di una volta, a tutti coloro che, in fondo in fondo, credono ancora all’isola che non c’è!
Ma vediamo un po’ di cosa parla, giusto per presentarvelo: "Morwen – La ragazza degli alberi" è un libro fantasy ambientato in un medioevo fiabesco. Esistono ben centocinquanta specie di draghi dai nomi bizzarri, come Pungo Peperino, Candito Candido e Flashato Infero. Molte razze sono usate come mezzo di trasporto aereo, altre come animali da compagnia.
I protagonisti della storia sono: una giovane e testarda strega nera, un altezzoso drago parlante, una vanitosa vampira, un timido lupo mannaro e uno zombie pasticcione.
La sorte li ha fatti incontrare perché portino a termine un delicato compito… Ma si tratta davvero di casualità o a tirare le fila del destino è la misteriosa dea Morwen?
Tra Leoni illusori, Draghi da Trasporto e minacciosi Cacciamorte inizia il viaggio alla ricerca delle Tre Spade Leggendarie!
Se ancora non siete del tutto convinti, leggetevi alcuni estratti e lasciatevi trasportare in un mondo magico al di là del tempo e dello spazio.
 
PROLOGO

"MORWEN – La ragazza degli alberi"
 
"Secoli orsono, il buio della sera
nascondeva il castello di una strega nera.
Sola e infelice voleva volare
via da quel luogo e un eroe incontrare.
Fu un tiranno che il potere adora
a costringerla a lasciare la dimora,
rendendo schiava la popolazione
e dando ai ribelli una bella lezione.
Ma un drago lottò per il suo salvataggio.
La strega di corsa fuggì dal villaggio
e iniziò con grande fatica
la ricerca di una spada antica.
Monti e colline avrebbe valicato
e innumerevoli nemici incontrato.
Bestie fameliche, maghi potenti,
ma anche tre amici onesti e valenti.
Grazie a loro senza paura
avrebbe affrontato ogni sciagura,
raggiungendo l’ambíta meta
e dando alla storia una fine lieta.   
 

ESTRATTO DAL LIBRO

  -Lory… Tu conosci la storia delle Tre Spade Leggendarie? – chiese il drago con sguardo serio.
  -Sì – rispose la strega. -Balgas me l’ha raccontata un sacco di volte.
  -Io non ne so nulla! – borbottò Ary.
  -Io invece credo di averne sentito parlare, ma non ricordo esattamente di cosa si tratti – dichiarò Dan.
  La vampira e il ragazzo si voltarono verso Will, che allargò le braccia e fece ciondolare il capo.
  -Sono armi dotate di poteri eccezionali. Si narra che siano state forgiate da tre divinità per diffondere pace e giustizia – declamò Lory. -La prima è Volfandar, la spada del potere. Grazie a essa Nicodemus, da semplice sovrano di un piccolo regno, conquistò il suo vastissimo impero. La seconda è Selenox, la spada del coraggio. Dovresti averla sentita nominare, Dan, visto che gli ultimi a brandirla furono Jack e Sally Hawkins…
  -Selenox? Ah, sì! È la spada con cui i miei genitori hanno sconfitto l’Armata del Falco. La ricordo perfettamente. Era meravigliosa! Aveva l’elsa a forma di lupo tempestata di gemme e oro. Peccato che la lama fosse completamente rovinata.
  Ary e Will rimasero colpiti da quella storia, visto che Dan non aveva mai raccontato loro niente del genere.
  -Tanto per curiosità, che fine ha fatto quell’arma? – chiese la vampira.
  -A dire il vero, non ricordo… – rispose Dan, imbarazzato.
  Il giovane scoccò un’occhiata speranzosa a Lory.
  -Ehem, credo di averla vista alla taverna Hocus Pocus – rispose lei.
  -Alla taverna? – ripeté Ary, sbigottita -Ma… Dan, come mai non l’hai tenuta? Non era un tesoro?!
  -Ora che mi ci fai pensare, l’ho venduta ad Arras qualche anno fa per ricavare di che sfamarmi – si giustificò Dan. -I miei genitori non avevano lasciato molto denaro. La fama degli Hawkins si spense velocemente e quella spada era davvero ridotta male… Però, accidenti! Se fossi stato a conoscenza della leggenda l’avrei venduta a un prezzo molto più alto!
  Ayron ascoltò il racconto con la bocca spalancata. Non poteva credere che una delle Tre Spade Leggendarie fosse stata trattata come volgare merce di scambio.
  -E la terza spada? – incalzò Will, tornando all’argomento principale.
  -La terza – riprese Lory  -è Doragon, la spada delle tenebre, la più misteriosa fra tutte. Non si sa praticamente nulla su quest’arma, tranne che scomparve durante il dominio di Nicodemus.
 -Ma perché queste tre spade sono diventate così famose? – domandò Will.
 -Perché possiedono poteri incredibili! Con un solo fendente possono distruggere un bersaglio distante anche ottanta piedi. Peccato che, secondo la leggenda, abbiano un limite: solo tre persone per ogni generazione sono in grado di impugnarle. Tre prescelti dagli Dei.
  La strega espose il tutto in tono poetico e suggestivo.
  -Wow! – fu il commento serafico di Dan.
  -Ayron, perché ci stiamo dirigendo proprio verso Erisval? – domandò Lory, eccitata. Anche se non lo aveva mai rivelato a nessuno, visitare la città del Dio Zàgaris era sempre stato il suo sogno.
  Sul muso di Ayron comparve un largo sorriso.
  -Perché a Erisval è nascosta una delle Tre Spade Leggendarie. Ed esiste la possibilità che uno di voi riesca a brandirla.
  I ragazzi sgranarono gli occhi.
  -Lo pensi davvero? – chiese Dan.
  Il drago assentì con una risata.
  Forse cominciava a trovare divertenti le strane reazioni degli esseri umani.

Per saperne di più potete consultare il sito e il blog personali di Emma Brander.

Non ci resta che augurarvi… buona lettura!

25/05/2008, Davide Longoni