ROBOCOP 3

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Robocop 3
Anno: 1992
Regia: Fred Dekker
Soggetto: ispirato ai personaggi di Edward Neumeier e Mike Miner
Sceneggiatura: Fred Dekker e Frank Miller
Direttore della fotografia: Gary Kibbe
Montaggio: Bert Lowitt
Musica: Basil Poledouris
Effetti Speciali: Rob Bottin e Phil Tippett
Produzione: Patrick Crowley
Origine: USA
Durata: 1h e 35’
 
CAST
Robert Burke, Nancy Allen, CCH Pounder, Rip Torn, Mako, John Castle, Jill Hennesy, Bruce Locke
 
TRAMA
Questa volta l’avversaria contro cui deve battersi Robocop è la stessa OCP, la multinazionale che lo ha creato e che ora vuole impossessarsi completamente di Detroit, abbattendo i suoi quartieri più poveri per edificare una nuova città del futuro, in collaborazione col magnate nipponico Kanemitsu. Incurante della povera gente che vi abita, il nuovo Presidente dell’OCP, fantoccio nella mani del proprio capo della sicurezza, utilizza dapprima Robocop come mezzo d’offesa ma quando l’agente Ann Lewis, collega di Murphy, viene uccisa dagli stessi agenti al soldo dell’OCP, Robocop passa dalla parte dei cittadini, ribellandosi ai suoi programmi. Con lui vi è la sua antica progettista, la dottoressa Mary Lazarus. Per eliminare il pericoloso avversario l’OCP assolda dei cyborg-ninja giapponesi, che dapprima contrastano efficacemente Murphy, poi, quando il robopoliziotto viene dotato di un congegno che gli permette addirittura di volare, devono soggiacere alla sua potenza. I poliziotti di Detroit appoggiano i poveri della città e affrontano gli sgherri dei padroni: l’OCP viene sconfitta su tutti i fronti dal corazzato paladino della giustizia e il suo grattacielo viene distrutto, assieme al capo della sicurezza. Kanemitsu rende onore a Robocop, abbandonando i suoi intenti.
 
NOTE
Per questa terza parte delle gesta di Robocop il regista Fred Dekker (“Dimensione terrore”) preferisce limitare alquanto la violenza visiva, dirigendo un blando fumettone adatto anche ai bambini. La storia, sebbene scritta da Frank Miller, è priva di mordente da un lato ma più compatta rispetto al secondo capitolo dall’altro. Robert Burke sostituisce Peter Weller sotto la corazza del cyborg, essendo quest’ultimo impegnato sul set di “Il pasto nudo” di Cronenberg e ormai stanco di sopportare il peso dell’armatura metallica di Robocop! Il serial TV successivo, realizzato da Stephen Downing e con Richard Eden nel ruolo di Robocop, s’ispira molto a quest’ultima pellicola, ridimensionata in fatto di efferatezze visive. Tuttavia, la saga del robopoliziotto finisce decisamente in perdita.

14/11/2007, Michele Tetro