SVELATO IL CODICE DA VINCI

Non poteva che essere un italiano, a dispetto dei vari Dan Brown sparsi per il mondo, a svelare il più grande mistero inerente una delle menti più illuminate della storia del nostro paese: stiamo parlando del Codice di Leonardo da Vinci, che, fino a qualche tempo fa, sembrava essere argomento solo di trattati e romanzi mysteriosi ritenuti più o meno opera di fantasia, ma che oggi invece è diventato finalmente una realtà.
L’italiano in questione è un informatico 36enne di Asola, in provincia di Mantova, e si chiama Slavisa Pesci. Leggendo una rivista ha notato qualcosa di strano in un’immagine dell’Ultima Cena di Leonardo: si vedeva una strana ombra situata al centro, come quando si fotocopia un libro. Dopo aver tagliato la fotografia e averla piegata seguendo l’asse di simmetria, Slavisa si rese conto che alcuni particolari combaciavano. Incuriosito, decise di provare un esperimento: dopo aver stampato una riproduzione più grande del quadro di Da Vinci in due copie, una su carta normale e l’altra su carta velina, girando su se stessa quest’ultima e sovrapponendola alla prima, vide che il Cenacolo cambiava faccia, con la comparsa di nuovi elementi e di inediti personaggi.
Certo, Pesci non è una persona competente in materia, per cui si è limitato a dire ciò che si vedeva, senza darne un’interpretazione, che invece spetta agli studiosi di Leonardo, ma ecco ciò che l’Ultima Cena in questa nuova versione presenta: un templare alla sinistra dello spettatore al posto di San Bartolomeo, il coltello in mano a San Pietro finisce sul piatto di carne sul lato opposto del tavolo, le montagne che fanno da sfondo al dipinto vanno invece ad incoronare due protagonisti della scena, il vestito di Gesù diventa interamente rosso anziché celeste e quel poco di azzurro che rimane va a disegnare con il piatto sul tavolo una specie di calice, San Filippo sembra avere in braccio un bambino. Certo, in questa nuova forma il Cenacolo di Leonardo assume nuova forma e nuovi significati.
E non solo. Slavisa ha tentato lo stesso esperimento su altre opere dell’illuminato scienziato, ottenendo sempre risultati sorprendenti: La Gioconda si trasforma in un nuovo volto, stavolta visto di fronte e con dei lineamenti ancora più mysteriosi ed angelici, l’autoritratto di Leonardo (nella foto) appare anch’esso diverso, sempre visto di fronte e con un’espressione differente. Sembrerebbe quasi, stando a questa nuova scoperta, che ogni quadro di Leonardo sia in realtà solo la metà di un affresco molto più grande, più completo e diverso dall’originale così come lo si può vedere ad occhio nudo, senza l’ausilio del… Codice da Vinci!

08/08/2007, Davide Longoni