COLTIVARE LE CELLULE

Secondo uno studio scientifico americano, le persone che oggi si trovano nella fascia di età tra i 30 e i 40 anni, avranno per il loro futuro una speranza di vita di 120 anni: grazie ai progressi nella coltivazione delle cellule in provetta, la vita dell’uomo sta pian piano migliorando e soprattutto si sta allungando.
In particolare, quelle che sembrano essere più utili per il nostro futuro, sono le staminali, cioè le cellule primitive, che sono capaci di trasformarsi in qualsiasi altra cellula del corpo. Grazie a questa loro capacità, le staminali sarebbero utili per riparare i tessuti e riprodurre gli organi, in sostanza sarebbero un ottimo magazzino da utilizzare in caso di danneggiamento del nostro corpo, da tirar fuori al momento giusto per ogni evenienza.
Sono già numerose le ricerche che si basano sulle cellule in provetta e già si stanno compiendo i primi esperimenti, condotti con successo, per la cura dell’insufficienza renale, della talassemia, delle malattie psichiche e dei tumori.
Dieci anni fa, nel 1997, si ebbe la prima prova diretta che le cellule staminali, coltivate in provetta, sono legate al cancro: percorrendo questa strada, si pensa che presto si possa arrivare anche alla cura definitiva per questa malattia, che ancora oggi miete molte vittime all’anno.

06/06/2007, Davide Longoni