IL DRAGO CINESE

La cosmogonia cinese insegna che le Diecimila Cose (cioè il mondo) nascono dal gioco ritmico di due principi complementari ed eterni: lo Yin e lo Yang.
Simboli dello Yin sono la donna, la terra, il colore arancione, le valli, il letto dei fiumi e la tigre; dello Yang l’uomo, il cielo, l’azzurro, le montagne, le colonne e il drago.
Il drago cinese, detto anche Lung, è, insieme all’unicorno, alla fenice e alla tartaruga, uno dei quattro animali magici.
Il Lung ha carattere divino, al contrario del drago occidentale che è terrificante o ridicolo a seconda dei casi, ed è come un angelo e come un leone: possiede corna, artigli e squame e il filo della sua schiena è irto di punte. E’ il datore della pioggia: un dio benefico che andava trattato con rispetto e al quale si offrivano anche sacrifici.
Si suole rappresentarlo come una perla, nell’atto di inghiottirla o di sputarla e proprio nella perla sta il suo potere.
Per secoli il drago fu emblema imperiale: il trono dell’Imperatore del Celeste Impero si chiamava Trono del Drago e il suo volto il Volto del drago.
 
Originariamente pubblicato sul numero 5 de LA ZONA MORTA, gennaio 1991

Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, maggio 2007

23/05/2007, Stefano Vietti