 E’ uscito in questi giorni un libro che si rivela molto interessante per due motivi: il primo perché è un bel fantasy, di quelli classici ma al tempo stesso con guizzi di grande originalità; il secondo perché vede l’esordio di una madre la cui figlia è già un’affermata scrittrice di genere… come dire, il romanzo fantastico come attività creativa di famiglia. Tutto questo preambolo per presentarvi “Utopia e incantesimo” (512 pagine; 20 euro), il primo fantasy di Maria Cristina Sirchia, edito da Dario Flaccovio Editore.
E’ uscito in questi giorni un libro che si rivela molto interessante per due motivi: il primo perché è un bel fantasy, di quelli classici ma al tempo stesso con guizzi di grande originalità; il secondo perché vede l’esordio di una madre la cui figlia è già un’affermata scrittrice di genere… come dire, il romanzo fantastico come attività creativa di famiglia. Tutto questo preambolo per presentarvi “Utopia e incantesimo” (512 pagine; 20 euro), il primo fantasy di Maria Cristina Sirchia, edito da Dario Flaccovio Editore. 
Maria Cristina Sirchia è nata a Palermo nel 1946. Dopo la maturità classica, si è laureata con lode alla Facoltà di Farmacia di Palermo dove ha lavorato per alcuni anni con una borsa di studio e di ricerca. Poi ha preferito l’insegnamento negli istituti superiori, perché questa attività le consentiva di coltivare i suoi interessi artistici. Questi interessi hanno portato alla pubblicazione dei volumi “Sicilia Liberty”, “Liberty a Palermo” e “Liberty / Album del Nuovo Stile”, realizzati insieme all’architetto Eugenio Rizzo e pubblicati da Dario Flaccovio. La Sirchia ha partecipato anche alla stesura del “Dizionario degli Artisti Siciliani / volume III / Scultura” edito a Palermo nel 1994. Appassionata di musica, mitologia e antropologia culturale, si dedica alla pittura e ha disegnato la mappa e le illustrazioni inserite in “Utopia e incantesimo”.






























