CONTINUUM – IL SOFFIO DEL MALE

Se amate il brivido, l’horror, il thriller, il paranormale e il soprannaturale, non potete certo farvi scappare il nuovo libro di Gianfranco Nerozzi intitolato “Continuum – Il soffio del male” (Tre60 Edizioni), uscito ormai già da due settimane e destinato a diventare una delle migliori letture di questa estate 2012.

Annunciato in rete lo scorso anno con il titolo di “Anestesia dell’ombra”, “Continuum” è un romanzo poliedrico. Connotato da diverse connotazioni. Che contempla tutti i generi sui generis senza sposarne nessuno in particolare. “Continuum” è un camaleonte, sfuggente e rotolante e “Gianfranco Nerozzi è il poeta del brivido, le sue storie mordono al cuore”, come ha avuto modo di dire di lui Carlo Lucarelli.

Tutto ha inizio con una visione, come ha raccontato lo stesso Nerozzi, Nero per gli amici: “Poi ad un certo punto arriva: la visione, voglio dire. Ti coglie all’improvviso, come un pensiero. Un soffio dentro la sostanza morbida dei pensieri.

Immaginate un lampo. Un rapido flash dove compare una scena: un uomo rasato a zero  a torso nudo, girato di spalle, la pelle tatuata di numeri 3 incisi a sangue, dentro una stanza buia che guarda fuori dalla finestra. Come se stesse spiando qualcosa, qualcuno. Sul vetro sporco, è posato un insetto. Una grossa vespa di colore scuro…

Chi può essere quell’uomo? Cosa sta facendo? E perché?

Dalle risposte a quelle tre domande sono nati due romanzi: “Il cerchio muto” prima.

E adesso, il suo prequel: che (paradossalmente, direte voi) ho intitolato “Continuum”. Qualcosa che continua da prima, arrivando comunque dopo, dà l’idea dell’inderogabilità, e non solo del male (del suo soffio già). Ma anche dell’inevitabilità di tutte le cose, compreso l’amore. 

La Passione che ci pervade giorno per giorno per qualcosa che non passa, la febbre che arde il nostro cuore e che ci fa sudare la mente consumando malinconie e sorrisi. Così come la paura. Ci forma qualcosa dentro, che si espande e cresce, fino a proiettarsi all’esterno. Un soffio silenzioso che colpisce e si propaga. Che non resta confinato. Un contagio dell’anima.  Proprio come può essere e provocare, a volte, un libro. Quando è folle e sincero. Come questo. Un soffio che continua.

Benvenuti in questa splendida festa di morte, fratellini”.

Il romanzo ha luogo in “tre città, prosegue l’autore. Tre location. I vertici di un triangolo.

Anche “Continuum”, come molti miei romanzi, è ambientato per lo più nella zona di Bologna e provincia…

Una Bologna diversa, molto crepuscolare, una sorta di Gotham city emiliana: cupa e gravida di minaccia, città degli angeli e dei tortellini, Babilonia dei sogni infranti e pianeta proibito. Con le sue colline, le torri  e i suoi tetti rossi. E la gente che scorre e passa e guarda e avanza. Provinciale e metropolitana. Un sito perfetto per racchiudere la nascita di un incubo, partendo dall’odore dei tigli, per arrivare a quello minerale della morte e della follia.

Poi c’è una Palermo che aleggia, quasi fosse un presagio, per rivelazioni in odor di mafia e antichi segreti, ancestrale e minacciosa, sempre dietro l’angolo e incombente.

Infine una Città del Messico esotica e lontana. Riproduttrice di mostri e di fragilità.

I luoghi dell’orrore e i luoghi dell’amore. Di questa storia.

Un viaggio che non passa”.

E a proposito dell’eroe di turno di questa nuova fatica del Nero, lo scrittore ce lo descrive così: “il protagonista di “Continuum” è un commissario di polizia, Francesco Negronero, capo di una squadra speciale che combatte il crimine organizzato, campione di arti marziali, idolo dei media, lui è una sorta di eroe allo stato brado, forte, semplice e puro, assolutamente votato al compito di combattere il male e tutti i suoi derivati.

Infantilmente ossessionato dal tempo che passa, porta un orologio ad ogni polso, uno giusto e uno sbagliato, come una versione temporale del concetto dello yin e dello yang. Amore e odio, luce e buio. Tic tac, tic tac…

Ha un figlio di quindici anni che adora e una bella moglie che non riesce più a comprendere. Vive una storia clandestina di amore struggente con una giovane collega.

E combatte una battaglia senza esclusioni di colpi contro il suo nemico  numero uno: il pericoloso boss di una holding criminale in odore di satanismo o peggio.

Poi succede che in seguito a una strana formazione tumorale nel cervello, Francesco venga colpito da una sorta di analgesia idiopatica e smetta di sentire il dolore fisico. Con pochi mesi di vita davanti a sé, tutte le sue certezze finiscono, così come le sue incertezze. E si ritrova da solo a combattere una battaglia persa in partenza.

Negronero incarna le sembianze dell’eroe, ma nello stesso tempo dell’antieroe,  forte e debole, passionale e fragile, così accattivante da far male. Disperato quel che basta per essere indimenticabile”.

Vi abbiamo incuriosito? Siamo certi di sì, ma se proprio siete avidi di altre informazioni prima di buttarvi a capofitto nella lettura di “Continuum – Il soffio del male”, il nuovo horror targato Gianfranco Nerozzi, potete dare un’occhiata al booktrailer, oppure sbirciare la pagina Facebook o ancora addentrarvi nei meandri del sito internet.

A noi non resta che augurarvi buona lettura.

Davide Longoni