GORDIAN

“Gordian” (in originale intitolato “Tōshi Gordian”) è una serie animata giapponese, o semplicemente anime, che fu prodotto dalla Tatsunoko Production fra il 1978 e il 1979 e si compone di 73 episodi, tratto dal fumetto, o manga che dir si voglia, di Yutaka “Yu” Yamamoto (fra i suoi altri successi citiamo “Angie Girl”, la saga dei cosmo-ranger J9 dipanatasi in tre serie tv – “Bryger”, “Baxinger” e “Sasuraiger” -, “Yattaman”, la prima serie di “Gundam”, “Lamù”, “Ginguiser” e “Pollon”).

L’ideazione della serie animata si deve invece a Tatsuo Yoshida (che si è occupato durante la sua carriera anche di “Superauto Mach 5”, “La battaglia dei pianeti”, “Kyashan”, “Hurricane Polymar”, “Tekkaman” e “Yattaman”), mentre le sceneggiature sono opera di Kenichi Matsuzaki e Haruya Yamazaki (che ha lavorato per “Capitan Harlock”, “Danguard”, “Gaiking, il robot guerriero”, “Supercar Gattiger”, “Cyborg 009” e “I cavalieri dello zodiaco”). Ultimi, ma non ultimi, a far parte del cast tecnico troviamo Ippei Kuri ai disegni, Masaharu Mawamori al mecha design e Masayuki Yamamoto e Masayuki Jinbo alle musiche.

Gordian è uno dei tanti super robot sfornati dall’animazione giapponese ed è stato definito dai fan una serie di “animazione di culto”.

La storia inizia sulla Terra devastata da una pioggia di meteoriti che ha decimato la popolazione. Qui troviamo Daigo, un ragazzo molto estroverso figlio del professor Otaki, che, dopo la sua morte, è stato computerizzato e custodito da Saori, la sorella di Daigo. La vicenda è ambientata a Victor City, una città futuristica che però ha un grande segreto alle sue spalle: nei suoi pressi infatti si trova la base segreta di Santore, utilizzata dal professor Otaki per il “Progetto X”, atto a prevedere contromisure in caso di una seconda catastrofe mondiale. Nelle sue viscere inoltre si nasconde l’X-Tron, un minerale che sprigiona la potente “energia emozionale”, in grado di compiere sorprendenti prodigi. La metropoli però viene presa di mira dai Madocter, una spietata razza di discendenti dei più potenti tiranni della storia della Terra, simili agli umani se non fosse per il colore violaceo della loro pelle, che si sono proclamati la razza eletta. Nonostante le forze di militari, guidate dai Mechacon, tentino di proteggere la città, con Daigo in testa, gli invasori sono più numerosi e la loro tecnologia è superiore. Ma proprio quando le forze dei Madocter, guidate dal Gran Maestro Dokuma, stanno per conquistare la città, il dottor Otaki invia Protector, Dellinger e Garbin, tre robot che, combinati insieme, formano Gordian, un potentissimo e gigantesco mecha che, però, non può essere comandato se non con la sintonia di una persona. Questa persona è proprio Daigo, il figlio del dottor Otaki, che è in grado di comandare i tre robot anche telepaticamente e che scopre proprio in questo frangente che il padre è ancora vivo, seppur come entità computerizzata. Tempo prima ci aveva provato anche Saori a pilotare il Gordian, ma ne aveva ricavato solo delle terribili ustioni che la costringono ora a vivere con il volto coperto da bende. Così Daigo Otaki, accompagnato da Clint, una pantera nera robot, si ritrova suo malgrado, e in incognito, a essere catapultato in guerra e a interagire con Protector, robot dalle dimensioni poco più grandi di Daigo, che egli richiama nei momenti di pericolo e che può fungergli anche da armatura robotica aprendosi e permettendogli in questo modo di entrarci dentro. Quando Protector non si riveli sufficiente a respingere il nemico, ecco che Daigo può chiamare in soccorso un robot più grande, Dellinger, capace di relazionarsi con Protector allo stesso modo in cui quest’ultimo interagisce con Daigo e in caso di ulteriore pericolo anche Dellinger può aprirsi e diventare perciò un involucro per Protector. Nell’eventualità che il pericolo sia gravissimo, può allora intervenire un terzo robot, il più grande dei tre, ovverosia Garbin, che in caso di pericolo estremo può eventualmente anch’esso aprirsi e diventare pertanto il super contenitore di Dellinger. Pertanto Garbin e Gordian sono di identico aspetto, ma è il contenuto a cambiare: Garbin è solo il robot più grande funzionante autonomamente mentre Gordian è l’insieme dei tre robot più l’uomo con cui essi sono telepaticamente in sintonia, cioè Daigo. Gordian è perciò una sorta di “mecha-matrioska” formata esternamente da Garbin al cui interno vi è Dellinger dentro il quale vi è Protector e, contenuto in quest’ultimo, c’è Daigo Otaki come guida umana. Così in ogni puntata il ragazzo, con il suo Gordian, si trova ad affrontare i Madocter, che a un certo punto riescono anche a conquistare Victor City. Rifugiatisi tutti a Santore, i Mechacon scoprono che è Daigo a difenderli ogni volta e gliene sono grati. Quando la guerra ha raggiunto un momento di stallo appare il leggendario Schermo del Sole, un particolare fenomeno naturale, profetizzato dagli indiani, che si narra si verifichi solo nell’imminenza di una catastrofe. Da questi parte uno strano raggio luminoso che sembra indichi una sorta di direzione verso un luogo sconosciuto: sulla sua scia si mettono il pellerossa Geronimo e i suoi uomini, insieme a Roset, amica e collega nei Mechacon di Daigo, per trovare una risposta al grande enigma. Il gruppo raggiunge così le rovine di Kanado, una misteriosa città nascosta, dove viene scoperta una antichissima astronave aliena all’interno della quale incontrano Adam III, abitante dell’antico pianeta Estrom che li accoglie e racconta loro la sua storia. Cinquantamila anni fa il pianeta Ricones, responsabile dell’attuale pioggia di meteoriti che ha devastato la Terra, si avvicinò per la prima volta al Sistema Solare e il popolo di Estrom, satellite di Ricones, venne in contatto con l’evoluta civiltà che si era sviluppata sul pianeta Dokma (l’attuale Marte). Ben presto le due civiltà iniziarono una tremenda guerra, il cui prezzo fu la quasi completa estinzione delle due razze. I sopravvissuti di entrambe le fazioni decisero allora di rifugiarsi sulla Terra, allora ancora alla stadio primitivo dell’evoluzione, sulla quale trovarono l’uomo di Neanderthal. Gli scienziati, combinando i loro geni con quelli del nostro primitivo antenato, riuscirono a ottenere due specie, sufficientemente forti per sopravvivere e proliferare: gli Estromiani diedero vita all’Homo Sapiens, mentre i Dokma crearono i Madocter. Adam III rivela anche l’esistenza di una gigantesca astronave, l’Anoha, che venne realizzata per fuggire dalla Terra in caso di una nuova catastrofe e abbandonare il pianeta per raggiungere nuovi mondi. E questa tragedia ormai è imminente: lo Schermo del Sole è apparso infatti perché Ugape, uno degli asteroidi che accompagnava Ricones, è entrato nell’orbita terrestre e si prevedono conseguenza terribili per il pianeta, anticipate da cataclismi causati da una discontinuità di irradiazione solare, a causa del nucleo di X-Tron del corpo celeste. Si scopre così che il minerale conservato all’interno di Santore, con cui è stato costruito il Gordian, proviene dal primo passaggio del pianeta cinquantamila anni prima. La spedizione, guidata sempre dallo Schermo del Sole, riesce anche a trovare la nave spaziale lasciata dai discendenti di Estrom, ma scoprono che i motori principali, per poter essere avviati, necessitano di X-Tron. Inizia così un nuovo scontro con i Madocter, che nel frattempo sono arrivati anche loro alle stesse conclusioni, per la conquista dell’astronave. Gli scienziati di Santore, con l’aiuto del professor Otaki, trovano un metodo per sfruttare l’energia dell’X-Tron e convogliarla dentro l’Anoha, ma la stessa scoperta viene fatta anche dai Madocter. A questo punto segue una cruenta battaglia: Gordian porta i terrestri alla vittoria, ma Victor City ne esce completamente rasa al suolo. Gli eroi pagano a caro prezzo questo trionfo: il professor Otaki ha dovuto sacrificare la sua esistenza elettronica e trasferire l’energia che alimentava il suo computer ai cannoni X-Tron, necessari per vincere la battaglia finale. Intanto Dokuma, rivelatasi un’entità bio-tecnologica costituita da un grosso cervello collegato con dei computer, fugge nello spazio insieme ai suoi seguaci. Ma le conseguenze della prossimità di Ugape non tardano a farsi sentire, condizionando il clima del pianeta: la Terra si trova ormai sotto la morsa del gelo e inizia la cosiddetta Nuova Era Glaciale. La popolazione di Santore si divide in due: una parte che decide di affrontare il viaggio siderale alla ricerca di un pianeta ideale imbarcandosi sull’Anoha, e una parte, capitanata da Geronimo, che preferisce rimanere sul pianeta fra le mura di Santore, solido rifugio alimentato dall’X-Tron. Le vicende allora si spostano nello spazio, dove continua il conflitto per la sopravvivenza tra terrestri e Madocter che cercano in tutti i modi di impossessarsi della nave spaziale. Nel loro viaggio gli eroi si imbattono anche nella nave spaziale Santore, capitanata dal figlio di Geronimo e Roset e inseguita dai Madocter del futuro: è un paradosso spazio temporale che permette questo incontro e così i terrestri scoprono che la vita sulla Terra è continuata nonostante la Nuova Era Glaciale. Proseguendo il suo viaggio l’Anoha riceve un richiamo dalla Zona 9.999, un punto di contatto tra l’Universo conosciuto e un universo parallelo, l’UltraCosmo. La nave di Estrom è l’unico mezzo attrezzato per attraversare il varco, ma gli eroi devono affrontare per l’ultima volta i Madocter, unitisi ai loro discendenti spaziali. Dopo un violento scontro finale Dokuma riesce a salvarsi ancorandosi alla nave mentre oltrepassa l’Ultracosmo. In questo spazio dimensionale regna una misteriosa entità chiamata Helen che, vista la malvagità e sete di potere del Gran Maestro Dokuma, lo annienta definitivamente e indica agli eroi la rotta per il pianeta ideale. Dopo aver inviato un messaggio alla Terra, i nostri giungono finalmente sul nuovo pianeta dove potranno iniziare una nuova vita e dare speranza all’umanità.

Una delle particolarità della serie è che non ha episodi autoconclusivi e questi sono spesso collegati tra loro, fino a formare un gigantesco affresco fantascientifico, un “voluminoso romanzo a cartoni animati” che, grazie anche a numerosi colpi di scena, per 73 episodi riesce sempre a tenerci con il fiato sospeso sino alla fine.

Davide Longoni