PADRE BROWN A MILANO

Torna il fantastico a teatro, come sempre grazie agli amici del Teatro Caboto di Milano (in via Caboto 2. Zona Piazza Po – Via Washington. Metro Wagner. Tel. 02.70.60.50.35. Per info www.teatrocaboto.com) e all’associazione “Il NuovoMondo”, che, con la terza stagione, presentano stavolta un giallo a teatro: “Padre Brown indaga: il caso Morelli”, tratto dai racconti di G.K.Chesterton.
Le rappresentazioni si terranno da mercoledì 19 a domenica 30 Novembre 2008 con inizio alle ore 21.00, tranne la domenica alle ore 16.00, mentre lunedì e martedì riposo.
Ingresso: € 12.00 intero – € 10.00 ridotto abbonati e gruppi di minimo 5 persone – € 8.00 over 60 e under 20.
Si tratta di un giallo “classico”, fatto di atmosfere, silenzi e toni drammatici, dove l’attenzione dello spettatore è sempre desta, la trama lineare e imprevista, il ritmo incalzante, come ci si aspetterebbe da un’opera di questo genere. Il testo è una rielaborazione drammaturgia tratta da “I racconti di Padre Brown”, integrata da suggestioni ispirate alla letteratura di Agata Christie e arricchita dagli originali spunti di Conan Doyle.
Lo spettacolo dura 90 minuti senza intervallo.
Parliamo ora del personaggio letterario di “Padre Brown”, giusto per inquadrare l’argomento: è un sacerdote che fa anche il detective, protagonista di diversi racconti gialli tutti opera dello scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton. In Italia è noto soprattutto attraverso l’interpretazione di Renato Rascel nella serie televisiva “I racconti di Padre Brown”.
La prima apparizione di Padre Brown è nel racconto “La croce azzurra”. Mentre approda con un piroscafo, così viene descritto da Gilbert Keith Chesterton: “un prete di statura bassissima, che veniva da un villaggio dell’Essex: aveva un viso rotondo e inespressivo come uno gnocco, gli occhi incolori come il mare del Nord, portava con sé un grosso ombrello malandato che gli cadeva di continuo e pareva che non sapesse quale fosse la parte del biglietto da serbare per il ritorno”.
Era l’anno 1911 e il racconto apparve su di una rivista inglese e successivamente fu raccolto nell’antologia “L’Innocenza di Padre Brown”.
Dirà Chesterton nella sua “Autobiografia” che la prima caratteristica di Padre Brown è di non avere caratteristiche; la sua importanza, quella di non apparire importante e che questo voleva essere in contrasto con la sua attenzione e la sua intelligenza insospettate, qualità che lo portano a una facile risoluzione dei casi polizieschi di cui si occupa (spesso omicidi) assieme al suo inseparabile amico Flambeau.
Gilbert Keith Chesterton nasce a Londra 29 maggio 1874.
Benché si definisse modestamente un giornalista, egli fu un grande e versatile scrittore (saggista e romanziere brillante, con eccellenti doti di polemista, ironico ma senza acredine, di una ironia sanamente umoristica).
Notevole fu la sua capacità di trattenere rapporti amichevoli con gente, come George Bernard Shaw e H. G. Wells, con cui pure era in forte dissidio.
Affermava con forza ciò in cui credeva. Ad esempio fu uno dei pochi intellettuali ad avere il coraggio di opporsi pubblicamente alla guerra boera. Notevole anche la sua capacità di biografo, con saggi importanti tra l’altro su Charles Dickens e S. Francesco.
Chesterton morì il 14 giugno 1936 a Beaconsfield, nel Buckinghamshire.
La sua opera comprende 69 libri, pubblicati durante la sua vita, più una decina postumi.
20/11/2008, Davide Longoni