HALLOWEEN IN CASA VOX COMPANY

Chi non si è mai fatto coinvolgere almeno una volta dalla notte di Halloween? Ebbene, anche gli amici della casa editrice specializzata in audiolibri Vox Company hanno pensato di partecipare alla festa, dedicando le loro due più recenti novità, che usciranno il 29 ottobre, a questo giorno così particolare e perturbante.
Si tratta di due nuovi audio-racconti “neri”, quindi, cuciti su misura e per nulla scontati: il primo è “Il giorno di Ognissanti” di Edith Wharton (narratore: Cecilia La Monaca). L’ultimo racconto della celebre scrittrice americana. Una originale interpretazione di quel particolare giorno in cui il confine tra i vivi e i morti si annulla. Una storia che riesce a mantenere alta la tensione, e intatta l’ambiguità sui misteriosi eventi. Con un solo e assai inconsueto protagonista assoluto: il Silenzio imperante e minaccioso in una grande casa rimasta inspiegabilmente deserta.
Il secondo audiolibro è “Il mistero di Ken” di Julian Hawthorne (narratore: Vasco Mirandola). Un tuffo nella vecchia Irlanda, lì dove hanno inizio l’incantamento e la tradizione giunta fino a noi. Una storia strana in cui domina una passione più forte della morte, e che perdura attraverso il tempo. Un’avventura che lo scettico protagonista giunto dall’America non potrà più dimenticare. E noi con lui.
Spendiamo due parole sui due autori degli audio-racconti: Edith Wharton (1862-1937), scrittrice americana di romanzi di successo come “L’età dell’innocenza” (premio Pulitzer), “Ethan Frome” e “Casa della gioia”, iniziò a scrivere le sue storie di fantasmi nel 1909 e si può dire che ci si dedicò fino alla fine. Infatti, l’ultimo racconto (“Il giorno di Ognissanti”) venne ultimato nel 1937, pochi mesi prima della sua morte avvenuta a Parigi. Henry James, suo amico personale, dei suoi racconti invidiava “il diabolico e sottile acume, la precisione e l’intelligenza stilistica e l’occhio acuto per i soggetti interessanti”. Difficile dargli torto. Quella che viene presentata dalla Vox Company è proprio l’ultima delle sue ghost stories, probabilmente la migliore, sicuramente la più sottilmente inquietante. Forse c’entra qualcosa il fatto che lei si ritenesse una sensitiva, forse.
Julian Hawthorne (1846-1934) invece, figlio un po’ scapestrato dell’assai più noto Nathaniel, seguì le orme del padre come autore di romanzi e racconti, affiancando però all’attività narrativa un’intensa attività giornalistica ed editoriale (curò alcune celebri antologie di racconti soprannaturali ). Appassionato e instancabile viaggiatore, visse nel Vecchio Continente per un lungo periodo della sua vita e fu proprio in Europa che scrisse le sue opere più importanti.
Per maggiori informazioni e per i dettagli, visitate il sito della casa editrice.
26/10/2008, Davide Longoni