SPECCHIO DELLE MIE BRAME

Signori miei, vi siete mai chiesti perchè la storia di Biancaneve sia andata così come ve la raccontano oggi?
Vi siete mai domandati come una candida mocciosetta, sette stakanovisti nanetti minatori tontoloni e un bellimbusto vestito di azzurro abbiano potuto sconfiggere la famigerata, malvagia, terribile e sanguinaria omicida conosciuta come la Regina Cattiva?
Io sono qui per raccontarvi come veramente andarono le cose, perchè solo IO conosco la verità.
 
Tutto cominciò pochi giorni prima che la matrigna della ragazza più bella del regno decidesse di trasformarsi nella strega cattiva per portare le mele avvelenate alla sua odiata figliastra.
La regnante si trovava come di consueto al cospetto del suo specchio parlante: "Specchio, specchio delle mie brame… dimmi, chi è la più bella del reame?".
E lo specchio, come era solito fare in quel periodo, non potè che rispondere con la verità: "Mia regina, bella sei tu… ma Biancaneve lo è ancor di più!".
Fu a quel punto che la tutrice della splendida pulzella, colta da un’ira peggiore di quella del Pelide Achille, afferrò la prima cosa che le capitò sotto mano e la scagliò con tutta la sua forza contro lo specchio mandandolo in frantumi, proferendo male parole alla volta dei cocci: "Maledetto specchio, mi hai delusa per l’ultima volta!".
Mentre l’adirata consorte del re si ritirava frettolosamente nel suo laboratorio segreto per trasformarsi nella strega cattiva, dai mille cocci sparsi sul terreno si levò una flebile voce che la regnante non udì: "Mia regina, sette anni di sfortuna a chi rompe uno specchio!".
A lei bastarono pochi giorni!
 
Signori miei, che avete avuto l’accortezza di seguirmi fin qua, forse non crederete a una parola di quanto vi ho raccontato… ma, vi assicuro, che è la pura verità.
Parola di coccio dello Specchio delle mie Brame.
30/12/2008, Davide Longoni