IL BEHEMOT E IL LEVIATANO, CREATURE DI DIO

Nel II secolo Melitone di Sardi, padre apologeta in Lidia, annoverava tra gli animali diabolici il biblico Behemot e il Leviatano. Nel libro di Giobbe (40, 15-24) B’hemot  è il pluralis excellentiae della voce ebraica b’hemat utilizzato per fare riferimento ad una “bestia” dotata di eccezionale potenza e forza. Giobbe lo descrive in questo modo:

«Ecco il behemot, che io ho creato al pari di te; mangia erba come il bue. Osserva la forza dei suoi fianchi e la potenza del suo ventre muscoloso. Esso drizza la sua coda come un cedro, i nervi delle cosce si intrecciano saldi. Le sue ossa sono tubi di bronzo, le sue vertebre come spranghe di ferro. Egli è la prima delle opere di Dio; solo il suo Creatore lo minaccia di spada».

Frà Luis de Leòn nella sua Esposizione del libro di Giobbe spiega: «(…) con questa parola più che riferirsi ad uno specifico animale è come se si dicesse bestie; e a giudizio comune dei dotti indica l’elefante, chiamato così per la sua smisurata grandezza: che essendo un animale solo vale per molti».

Allo stesso modo il Leviatano (in lingua ebraica Livyatan) è una temibile creatura marina a cui molti commentatori ebraici della Bibbia attribuirono la forma di un coccodrillo . Di lui si dice (41, 14-17): « Intorno ai suoi denti è il terrore. Il suo dorso è a lamine di scudi saldate con stretto suggello; l’una con l’altra si toccano, sì che l’aria fra di esse non passa: ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi. Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora. Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco. Dalle sue narici esce fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco».

Alcuni storici tendono a identificare il Leviatano come un prestito derivante dalle religioni nordiche che fanno tornare in mente il gigantesco serpente avvolto intorno all’Yggdrasil, l’albero cosmico. Altri studiosi si rifanno, invece, alla tradizione babilonese che parla del dio serpente Tiamat, destinato ad essere sconfitto in battaglia durante il crepuscolo degli dei, dalla divinità chiamata Marduk.

Giusy Tolve