I CONIUGI HILL

Per "abduction" s’intende, in terminologia ufologica, "rapimento da parte di entità aliene". Uno dei casi più interessanti e famosi è senz’altro quello degli americani coniugi Hill: una coppia definita molto affiatata e di notevole equilibrio psico-fisico.
La loro "avventura", se così vogliamo chiamarla, iniziò nel 1961. Nel mese di settembre di quell’anno, al rientro da una vacanza, Betty e Barney Hill avevano avvistato un ufo, che aveva sorvolato la loro automobile. La cosa era sembrata però concludersi lì: la loro vita era ripresa normalmente e di quell’avvenimento insolito non ne avevano parlato con nessuno.
Qualche tempo dopo furono però colti da strani malesseri: incubi notturni, insonnia, ansia, dolori al basso ventre. Ricordarono in quel frangente l’incontro con l’oggetto volante non identificato e, ricostruendo i fatti, si accorsero di avere un vuoto di memoria di circa due ore. Cosa era successo in quel periodo di tempo?
Gli Hill si rivolsero al professor B. Simon, che decise di sottoporli ad ipnosi. Il racconto che emerse da una serie di sedute, perfettamente coincidente in tutte e due le versioni, è il seguente: l’ufo che aveva sorvolato la loro automobile ne aveva bloccato i motori ed era poi atterrato. Ne erano uscite creature umanoidi di statura poco inferiore alla nostra, con occhi allungati e che comunicavano senza parlare, con la telepatia. Essi li avevano portati a bordo del disco volante e li avevano sottoposti ad una serie di analisi ed esami. Parevano molto interessati agli organi di riproduzione e alla donna avevano infilato uno spillone nel ventre, senza però farla soffrire. Gli alieni avevano poi dimostrato molto interesse per la nostra civiltà, ma non riuscivano a comprendere la nostra suddivisione del tempo ed il fenomeno dell’invecchiamento. Infine se ne erano andati dopo averli fatti risalire in auto.
Il dottor Simon, dopo una serie di sedute e dopo gli opportuni accertamenti, si ritenne convinto della veridicità del fatto.
 
Originariamente pubblicato sul numero 4 de LA ZONA MORTA, ottobre 1990
Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, marzo 2007

07/04/2007, Davide Longoni