IL MISTERO DEL VOLO PAN AM 914

Il mondo è pieno di enigmi, ne esistono di tutti i tipi e generi, più o meno complessi, e molti di essi sono ancora oggi irrisolti, o almeno ancora non si è riusciti a trovare una soluzione plausibile o scientifica. Si tratta di misteri inspiegabili su cui a lungo si è cercato di indagare, per cercare di trovare una loro valida e coerente spiegazione. La maggior parte di questi enigmi riguarda soprattutto la scomparsa di persone: tra rapimenti (forse alieni, forse no) e sparizioni (spesso senza una soluzione) molti sono i misteri che, anche a distanza di anni, tengono banco e sotto scacco l’interesse dell’opinione pubblica circa l’alone arcano che li avvolge. Ne è un esempio il mistero che da lungo tempo riguarda la scomparsa di un aereo avvenuta nel lontano 1955, un mezzo che è decollato da New York, ma è atterrato solo 37 anni dopo a Caracas in Venezuela.

L’enigma a cui ci stiamo riferendo è quello che riguarda il volo Pan American World Airways 914 che aveva come destinazione finale Miami, la città portuale della Florida sud-orientale. Era il 2 giugno 1955. Il volo, decollato normalmente dall’aeroporto John F. Kennedy, sparì all’improvviso senza lasciare più alcuna traccia fino al 1992. A bordo c’erano 57 passeggeri e un equipaggio di 4 persone. Il tempo stimato per l’arrivo era di tre ore. Tutto procedeva secondo i piani di volo, quando il segnale dell’aereo sui radar scomparve improvvisamente. Temendo un incidente, le autorità statunitensi avviarono immediatamente le ricerche nell’Oceano Atlantico, che si sono susseguite per mesi senza alcun risultato o ritrovamento. A quel punto, resasi vana ogni possibilità di ritrovare i resto dell’aeromobile, le famiglie dei passeggeri furono informate che non esisteva una vera e propria soluzione al caso e ricevettero tutte un risarcimento da parte della compagnia aerea.

Il colpo di scena arrivò esattamente 37 anni dopo: un addetto della torre di controllo aereo, Juan de la Corte, notò che il radar stava rilevando un aereo comparso dal nulla. Pensando inizialmente a un guasto dell’apparecchiatura, nel giro di poco tempo l’operaio dovette ricredersi: l’aereo in questione era infatti un McDonnell Douglas DS4 con eliche, un vecchio modello ormai praticamente in disuso da tempo. Juan riferì che il pilota di quell’aereo gli avrebbe comunicato di aver programmato l’atterraggio alle 9.45 del 2 luglio 1955 all’aeroporto di Miami. Lo stesso Juan avrebbe allora informato il pilota che la data di quel giorno era invece il 21 maggio 1992.

A quel punto, l’uomo al comando dell’aereo a quella notizia non avrebbe reagito bene, ma pare che sia atterrato comunque normalmente. L’incredulità del pilota di fronte alla notizia spinse il controllore di volo ad allertare anche la sicurezza aereoportuale, ma dopo quel primo attimo di spiazzamento, il pilota avvisò tutti di star lontani dall’aereo, sollevando il vetro e sbracciandosi con una cartellina in mano. Diede quindi subito avvio alle manovre per decollare nuovamente fino a svanire ancora dai radar scomparendo di nuovo e stavolta per sempre. Non se ne troverà assolutamente più traccia nemmeno negli anni a venire: l’unica “prova”, se così vogliamo definirla, dell’accaduto è un calendario tascabile del 1955, la famosa cartellina che teneva in mano e che è poi caduta al pilota mentre si sbracciava per non far avvicinare alcuno.

A cura della redazione