IL NOBURIAN

Per la collana “Imperium” di Delos Digital vi segnaliamo l’uscita il 20 settembre del nuovo romanzo di Claude Francis Dozière intitolato IL NOBURIAN (316 pagine; 4,99 euro; disponibile anche in versione cartacea), secondo volume del ciclo “Eroi di guerre invisibili” iniziato proprio con il volume omonimo in cui scoprivamo che nel futuro gli umani hanno portato la guerra nello spazio e la pace è stata faticosamente raggiunta, ma le astronavi hanno ancora le armi di bordo. E sono pronte a usarle.

Il capitano Hattaway, pronta per il nuovo comando in una galassia in cui nulla è come sembra, viene guidata dagli intrighi politici verso una verità difficile da accettare: tutta la sua vita, la storia stessa della missione terrestre, è basata su una bugia.

Ora è giunto il momento di chiedersi: può una galassia sull’orlo della guerra sopravvivere al risveglio di un’antica civiltà?

Dopo gli eventi di Chataz V, la galassia è giunta sull’orlo della crisi. L’esistenza dell’esercito delle ombre non è più un segreto e adesso la Terra rischia di perdere la Stazione 85. Nel frattempo il capitano Praz scopre che, in seguito agli esperimenti subiti, l’ultimo esemplare dell’antica civiltà dei Noburian vive ora dentro di lui, come un parassita. L’ospite imprevisto di Praz fa gola tanto ai terrestri quanto agli Hurack e agli Skatum, ma nessuno di loro ha fatto i conti con il capitano Jane Hattaway, intenzionata ora a proteggere Praz a qualunque costo.

Quanto al Noburian, questi ha un unico obiettivo: sopravvivere!

Dopo il successo del romanzo d’esordio “Eroi di guerre invisibili”, Claude Francis Dozière alza la posta con l’entusiasmante seguito. Alsaziano di nascita, classe 1961, l’autore ha studiato lingue e letterature straniere presso l’Université de Strasbourg (Francia). Da sempre appassionato di fantascienza, un giorno ha deciso di mettere su carta le storie, i pianeti e i personaggi che immaginava con la fantasia. Si considera un “conteur d’histoire” perché intende la scrittura un mezzo più che un fine.

Buona lettura.

A cura della redazione