RITORNO AD AMTARA

Per la collana “Saggistica & Narrativa”, NPE Edizioni ci segnala l’uscita di RITORNO AD AMTARA (416 pagine; 14,90 euro) di Valentina Ferranti.

In un futuro distopico la Terra diventa un pianeta deserto incompatibile con la vita a causa dello scellerato sfruttamento delle risorse naturali e dei disastri ambientali provocati da un’intera stirpe di uomini: i Destinati alla Grande Eternità Scura. Così viene chiamata la casta eletta che domina da secoli il pianeta. Le uniche aree di sopravvivenza sulla superficie terrestre sono all’interno di zone create e presiedute da loro. Ed è qui che trovano rifugio i sopravvissuti alle devastazioni ambientali, l’umanità inconsapevole, assoggettata al potere centrale. Ma c’è un’altra comunità che si nasconde tra le viscere della terra, al riparo dai raggi cocenti del sole e dalle sopraffazioni dei Destinati: sono i Ribelli della Linea Bianca, che si oppongono al loro malefico dominio. È proprio in uno di questi gruppi che milita la giovane e audace Telesa che, durante una missione fallita, viene miracolosamente salvata e portata nel luogo più sacro di tutto il pianeta: Amtara. Qui Telesa ricostruirà il suo passato e si scoprirà dotata di enormi poteri.

Nel frattempo il suo compagno di lotta e di vita, Adam, sarà catturato. Cosa si nasconde dietro la loro unione? Il loro destino diventerà quello del mondo intero…

Leggiamo un breve estratto: “Sono millenni che i Destinati regnano sulla Terra forti di una linea di sangue ininterrotta. Hanno steso la loro mano nera sull’intera popolazione terrestre. All’inizio del ventunesimo secolo, più che in ogni altra epoca, un velo è sceso sulle menti degli uomini e non si è più diradato… Ora sono pronti ad attuare il dominio finale…

…Si scrollò di dosso la sensazione di paura che aveva provato all’interno del bunker, si rimise lo zaino sulle spalle, si sistemò la visiera di vetro che le copriva il viso, pronta a rimettersi in cammino. Non c’era tempo da perdere, tra poche ore con la scomparsa del sole le temperature sarebbero precipitate e Telesa sarebbe stata costretta ad azionare la valvola di inversione termica della tuta, mentre il buio del cielo coperto da nubi tossiche le avrebbe fatto perdere l’orientamento. Si girò per dare un ultimo sguardo al bunker, due figure apparse dal nulla; i contorni tremolanti come fiammelle mosse dal vento infernale, la stavano seguendo…”.

Antropologa, saggista, insegnante, Valentina Ferranti vive e lavora a Roma. Si occupa di mitologia e simboli legati alle antiche civiltà, ma nelle sue ricerche antropologiche si interessa anche del mondo contemporaneo. Scrive per diverse riviste che si occupano di tradizioni sacre e di attualità. L’amore per la fantascienza e in particolare per il genere distopico arriva per caso, mediato da un approccio che vede in questo tipo di narrazione uno sguardo quasi profetico sull’uomo e il mondo a venire.

Buona lettura.

A cura della redazione