L’ASTRONAVE DEGLI DEI

E’ disponibie sul circuito Amazon il romanzo breve di fantaecologia L’ASTRONAVE DEGLI DEI (104 pagine; 2,99 euro il formato digitale e 4 euro il cartaceo) di Renata Rusca Zargar.

La Terra si era allontanata solo di poco, quando avevano sentito uno scoppio, un fragore orrendo che aveva scosso persino l’astronave. Quel loro Pianeta che girava da tempo immemorabile intorno al Sole era scoppiato come un’enorme bomba. Fuoco, magma e ammassi di materia disintegrata avevano immediatamente iniziato a precipitare verso un enorme Buco Nero. Tutto era finito in pochi minuti inghiottito là dentro e nessuno ne avrebbe mai più saputo niente.”Un virus misterioso che si propaga con un puzzo sgradevole ha sterminato la popolazione dell’Europa. Gli Umani hanno distrutto animali, piante, hanno inquinato e corrotto ogni cosa per avidità. Così, la Terra scoppierà e sarà inghiottita dal Buco Nero. Solo un piccolo numero di persone meritevoli verrà salvato e condotto dagli Dei Mahākāla e Vetali su un altro Pianeta grigio e fangoso.

Scrive l’autrice in merito alla nascita di questo romanzo sul suo blog “Senzafine”: “durante il lockdown, mentre ero chiusa in casa come la maggior parte delle persone, avevo utilizzato gran parte del mio tempo per scrivere: praticamente, ogni pomeriggio. L’astronave degli Dei è, dunque, il romanzo breve che ha visto la luce in quel periodo. In questo caso, si tratta di Fantaecologia (climate fiction), cioè una forma di narrativa fantastica che immagina scenari futuri drammatici considerando gli squilibri ecologici e ambientali che l’uomo ha prodotto sulla Terra. Non ho mai trattato, in passato, la fantascienza ma, negli ultimi mesi, è stata proprio la realtà a spingermi perché, alle volte, la realtà supera qualsiasi tipo di fantasia. Infatti, un virus, che si trasmette nell’aria, ha ucciso milioni di persone! Gli Umani dovrebbero comprendere, allora, che l’avvelenamento di aria, acqua, terra, insieme all’inutile eliminazione di specie viventi vegetali e animali è un oltraggio al Pianeta meraviglioso che ci ospita. Ma gli Umani non cambiano per niente, nonostante il pericolo mortale, e la Terra, infine, esploderà, precipitando nel Buco Nero. La razza umana sarebbe, dunque, definitivamente estinta se gli Dei saggi e compassionevoli, Mahākāla e Vetali, non trasferissero, prima dell’esplosione, alcune persone meritevoli sul Pianeta K2-18 b dove c’è l’acqua necessaria per la vita, anche se non è un luogo ammaliante e confortevole come quello della Terra perduta. Anzi, non c’è neppure un animale e il paesaggio è grigio e fangoso. Sarà un lungo e difficile percorso ricreare un ambiente favorevole allo sviluppo umano. La conclusione, con un briciolo di speranza, è dedicata al maestro Ezio Bosso, recentemente scomparso, con la nascita degli uccelli che saranno “musica per sempre”.

Buona lettura.

A cura della redazione