CINZIA MELIS

Cinzia Melis ha da poco pubblicato un interessante libro fantasy per ragazzi intitolato “Alyson e il mangiatore d’anime”, in cui, prendendo spunto dalla fantasia, la scrittrice riesce a snocciolare questioni di grande attualità senza essere mai banale. Abbiamo avuto il piacere di conoscerla meglio e di intervistarla per voi: ecco cosa ci ha raccontato.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È CINZIA MELIS?
Bella domanda, chi è Cinzia Melis? Beh, posso iniziare dall’elemento più banale: Cinzia Melis nasce trentadue anni fa in una soleggiata giornata milanese. Già dalla più tenera infanzia, si cominciava a delineare il mio carattere, allegro e fantasioso, che nemmeno questi ultimi otto anni trascorsi in un call center sono riusciti ad annientare. Già in tenera età mi dilettavo a leggere e, mentre tutte le mie coetanee si dimenano per avere un giocattolo, io m’incantavo davanti ad un libro. E devo dire che la passione per la lettura non mi ha mai abbandonato. E così, dopo lunghi anni passati a leggere, ho deciso che era arrivata l’ora di scrivere e presa da una folgorazione letteraria ho messo in cantiere un libro fantasy.
VUOI PARLARCI DI COME HAI INIZIATO A SCRIVERE E DI COSA HAI FATTO PRIMA DEL TUO ULTIMO ROMANZO?
Come dicevo, ho iniziato a scrivere per caso, presa da una folgorazione letteraria. In tutti questi lunghi anni mi sono dedicata, con non poco piacere, alla lettura. Sono una divoratrice di libri e proprio da questo infinito amore per la lettura è nato il mio desiderio di scrivere un libro. E per me è stata una gioia immensa aver avuto, grazie alla casa editrice “ Le Caravelle”, la possibilità di pubblicarlo.
VENIAMO ORA PROPRIO AL TUO ULTIMO ROMANZO, “ALYSON E IL MANGIATORE D’ANIME”. VUOI RACCONTARCI COME È NATO E DI COSA PARLA?
Sicuramente, il romanzo è nato grazie a due elementi fondamentali: la mia sconfinata fantasia, che per fortuna continua ad essere viva nonostante abbia passato da secoli l’età adolescenziale, oltre che, naturalmente, la mia passione verso la magia e il mistero. Il romanzo “ Alyson ed il Mangiatore d’anime”, in cui ad una ambientazione moderna, si contrappongono i colori accesi del fantasy, narra, di un’adolescente come tante, figlia del XXI secolo, che assieme alla sorella, si affaccia lentamente alla vita, con tutti i dubbi, conflitti e paure che una teenager può avere. Ad affiancarla in questo percorso una madre, sola come tante altre, e per questo ancora più attenta nel vigilare, silenziosamente, la vita delle due ragazzine. Ma un segreto che affonda le sue radici nella notte dei tempi, cambierà per sempre le loro vite e porterà entrambe a vivere un’avventura piena di situazioni misteriose.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO IN GENERALE, SOPRATTUTTO PER IL FANTASY. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Diciamo che più che altro ho approfittato dell’universo fantasy, intriso di magia e mistero, per lanciare un messaggio, ossia la lotta contro una società ipocrita che dietro una facciata
di buonismo nasconde insidie di ogni genere di cui spesso sono soggetti i bambini e i giovani.
E COME MAI, TRA I TANTI SOTTOGENERI DEL FANTASY, HAI OPTATO PROPRIO PER QUELLO DEDICATO AI RAGAZZI? 
Devo ammettere che scrivere per un pubblico giovanissimo non è facile. Inizialmente non ero convinta di “optare” per quella fascia d’età. Però l’idea che un ragazzino potesse emozionarsi e viaggiare con la fantasia leggendo un mio libro, mi ha fatto superare ogni paura. Sicuramente è un libro da far leggere ai ragazzi e, perché no, anche ai genitori, per tessere anche un filo di dialogo fra vecchie e nuove generazioni.
CHE DIFFICOLTÀ COMPORTA SCRIVERE PER UN PUBBLICO MENO MATURO?
Sicuramente la difficoltà più oggettiva è quella di evitare che la lettura diventi noiosa, avendo la capacità di mantenere viva la curiosità, creando aspettative in ogni pagina, con colpi di scena imprevedibili.
VENIAMO AD UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Esclusivamente dalla mia fantasia e dal desiderio di trasmetterla agli altri.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Come scrittrice desidero immensamente poter pubblicare un secondo libro, come donna coronare il sogno d’amore con il mio attuale ragazzo. Nel tempo libero poter viaggiare per conoscere il mondo e confrontarmi con altre culture. Inoltre, come tutti i trentenni, trovare un lavoro che non sia un altro call center.
In bocca al lupo per tutto.

14/04/2008, Davide Longoni