SCIENZA E FANTASIA: IL SERIAL – PARTE 03

STAGIONE 1 – PARTE 2

CONVERSATION WITH AN APE

(Lett.: Conversazione con una scimmia) USA 11/6/1955

Cast: Barbara Hale, Hugh Beaumont, Paul Birch.

Regia: Herbert L. Strock.

Il dottor Guy Stanton porta la sua nuova moglie a casa sua nelle Everglades, Florida. Si scusa per averla portata in un luogo disastrato dicendo che lo sta vedendo solo ora con occhi diversi. Tuttavia lei promette di trasformare la baracca in un castello, poi odono un camion che passa e Guy informa timidamente la sua nuova moglie che si trattava di un mezzo della vicina prigione. Infatti c’è un penitenziario a circa 10 miglia lungo la strada, appena oltre la palude. Questa sembra essere una sorpresa per Nancy, ma sembra anche rassegnarsi. I due si baciano ma vengono interrotti da un rumore stridulo. Guy lascia la stanza e ritorna con la sua scimmia Terry. Dopo un altro rumore stridulo Nancy è inorridita! Guy assicura che Terry è innocua ed è la sua pupilla, poi dice alla moglie di andare in cucina a prendere una banana e le ricorda che lui è uno psicologo degli animali e mantiene centinaia di animali. La donna, che ha la fobia degli animali, diventa isterica e corre fino alla camera da letto in lacrime. Preannunciando quello che accadrà più tardi quella notte, Guy la supplica in camera da letto di incontrare i suoi animali. Ha insegnato a Terry a riconoscere certe parole e ne ha anche lette alcune. Sostiene persino di comunicare con lei telepaticamente. Nancy non è affatto impressionata e gli risponde che questo matrimonio non funzionerà. Guy le chiede solo una settimana per finire i suoi esperimenti ma Nancy fa le valigie. Mentre Guy si prepara a riportare Nancy alla normale civiltà, un prigioniero fuggito dal penitenziario entra con una pistola. È sporco dopo aver attraversato la palude per 18 ore e chiede cibo e le chiavi della macchina, poi sente un rumore sospetto e Guy gli dice che c’è uno scimpanzé in cucina. L’ex detenuto ordina di portarlo nel soggiorno e dato che sono tenuti sotto minaccia dell’arma, Guy invia a Terry dei segnali telepatici. Per cui, quando entrano in cucina, Terry sale al piano di sopra e prende una pistola mentre Guy la comanda senza parlare. Il primate dà a Guy la pistola e lui disarma il galeotto. Ora che Terry ha salvato le loro vite, Guy chiede a Nancy se sta veramente per andarsene, guarda lo scimpanzé e dice semplicemente “Terry?”. Lo scimpanzé si mette il cappello della donna, prende valigia di Nancy e la riporta di sopra.

SEGNALE DI PERICOLO

(Orig.: Market “Danger”) USA 18/6/1955; Italia 18/9/1958

Cast: Otto Kruger, Arthur Franz, Nancy Gates, John Alvin, Phyllis Cole, Steve Pendleton, John Pickard.

Regia: Leigh Jason.

Mentre svolge il suo lavoro sul campo in un deserto, un ingegnere minerario trova un pallone aerostatico nel deserto con un contenitore con all’interno due topolini bianchi. C’è una nota per segnalare il ritrovamento a una struttura di ricerca. Porta il tutto a casa e lo lascia alla moglie raccomandandole di non toccare nulla. Parole al vento, incuriosita tasta il contenitore che rilascia un gas nella stanza. In seguito si scopre che i due topini hanno ingerito una sostanza batterica che alla fine li ha trasformati in una macchia di vita vegetale sul fondo del contenitore, ma questo orribile fenomeno sta per colpire anche la donna che rischia di diventare a sua volta una pianta, difatti lei corre continuamente verso il Sole per sostenere la sua prossima fotosintesi.

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

HOUR OF NIGHTMARE

(Lett.: Ora d’incubo) USA 25/6/1955

Cast: William Bishop, Lynn Bari, Charles Evans, Tony Barrett, Christopher Dark.

Regia: Henry S. Kelker.

Due fotografi che lavorano per una rivista sono in Messico per investigare su avvistamenti di dischi volanti. Inoltre, si dice che alcuni nativi potrebbero essere scomparsi. Quando arrivano, il poliziotto locale fornisce loro una guida, ma sembra sapere qualcosa che non sta dicendo loro. I due, assistono a incredibili fasci di luci nel cielo, uno è quel classico vecchio disco volante che è stato visto tante volte. Mentre stanno osservando la scena, vengono sorpresi da qualcosa nei cespugli e gli sparano. Quando guardano, qualunque cosa fosse è scomparsa. È ovviamente un alieno e ne scopriranno in seguito il corpo dietro una roccia, morto. Nel portare il corpo in città succede qualcosa: le luci tornano…

L’AMICO DELLE API

(Orig: The Strange Dr. Lorenz) USA 9/7/1955; Italia 4/12/1958

Cast: Edmund Gwenn, Donald Curtis, Kristine Miller, Charles Wagenheim, Hank Patterson, Madge Cleveland.

Regia: Leigh Jason.

L’infermiera Helen è preoccupata per la salute del dottor Garner, che lavora troppo duramente, non ha vita propria e non ha tempo per i sentimenti. Mentre Garner scruta nel suo microscopio, Helen va dietro un paravento e si cambia i vestiti. Quando lei esce, lo sorprende a toccarsi un dito divenuto insensibile. Garner teme che perderà l’uso del dito, poi il dito stesso, poi il prossimo, poi tutte le dita di una mano e, infine la sensibilità su entrambe le mani e quindi lui non può sposarla nelle sue condizioni. Lei insiste che lo ama e che forse ci sarà una cura. Poi Garner riceve una telefonata da una donna il cui figlio è rimasto ustionato e chiede una visita del medico al suo domicilio. Quando lui e Helen arrivano, vedono che le ferite del ragazzo sono già state curate da un amico del tuttofare, un certo dottor Lorenz, che vive nella palude e nonostante la vittima abbia sofferto gravi ustioni quel pomeriggio, ora è completamente guarito. Il tuttofare dà loro le indicazioni per la casa del dottor Lorenz nella palude. Trovatolo, questi spiega loro che è un dottore, ma in chimica. Prende un cucchiaio della mistura di miele alla quale stava lavorando e lo offre anche a Helen a Garner. Il medico chiede a Lorenz spiegazioni sulle “ustioni di terzo grado del ragazzo che coprivano un’area di un terzo del corpo e guarite quasi completamente in tre ore” ma Lorenz esce bruscamente dalla stanza e sale al piano di sopra per dormire. Il suo servo dice loro che ci sono stanze preparate per loro… La mattina dopo, Helen va nella stanza di Garner e lo sveglia. Apparentemente ha dormito in giacca e cravatta e in cima al copriletto. Si lava e scopre che il torpore delle sue mani è sparito. Solo quel cucchiaio di miele preso il giorno prima lo ha curato. Lorenz dice loro che ha imparato la cura dagli indigeni americani. Garner risponde che il mondo intero gli sarà grato quando le notizie della sua scoperta saranno rese pubbliche. Con le strutture di una grande azienda farmaceutica, la produzione potrebbe essere aumentata. Ogni uomo, donna e bambino avrà accesso alla cura. Purtroppo, Lorenz risponde che non è possibile e, ancora una volta li lascia bruscamente. Quella notte, il tuttofare irrompe per mettere le mani su quel miele. Lorenz lo sorprende, ma si rifiuta di dargli la pozione perché il suo disturbo, un ginocchio rigido, non è abbastanza serio. Quando il tuttofare lo spinge da parte, Lorenz scatena alcune api su di lui. Garner gli chiede perché non ha lasciato che l’uomo ne avesse un sorso. Il dottore risponde che c’è un effetto collaterale: se si è curati con questo elisir, una semplice puntura d’ape sarà mortale. Ecco perché lo somministra solo a “quelli che sarebbero sicuramente morti senza di essa”. L’anziano Lorenz scarica questo obbligo su Garner. Questi gli risponde che non può aspettarsi che una come Helen si trasferisca nella palude, lei lo ascolta e promette di trasferirsi con lui e sostenere i suoi esperimenti.

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

UNA VECCHIA LETTERA D’AMORE

(Orig.: One Hundred Years Young) USA 2/7/1955; Italia 11/12/1958

Cast: Ruth Hussey, John Abbott, John Archer, Charles Meredith, Larry Hudson.

Regia: Herbert L. Strock.

Un individuo che viene scoperto a rubare un’erba rara da un laboratorio di ricerca dice di avere più di 200 anni di età. L’erba gli serve per mantenersi in vita grazie a un preparato insegnatogli dai nativi americani. Ha vissuto una vita di solitudine perché tutti quelli che ha amato muoiono mentre lui continua a vivere, sempre che la sua si possa chiamare vita…

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

IL SUONO CRISTALLIZZATO

(Orig.: The Frozen Sound) USA  30/7/1955; Italia 18/12/1958

Cast: Marshall Thompson, Marilyn Erskine, Ray Collins, Elizabeth Patterson, Michael Fox, Frank Marlowe, Morgan Windbeil.

Regia: Leigh Jason.

A tarda notte, l’agente Masters di Washington fa il suo ingresso nella casa nel deserto del dottor Otis, direttore di un progetto scientifico nel New Mexico, e di sua figlia. La settimana precedente il dottor Otis ha tenuto un incontro segretissimo nel suo salotto con il Segretario della Difesa sulla conversione degli aerei in veicoli a energia atomica. Nonostante le precauzioni per la sicurezza, una trascrizione in microfilm di quell’incontro è stata trovata in possesso di una spia russa per cui anche il rispettato dottor Otis è sospettato di essere stato complice. La figlia Linda risponde che tutto questo è ridicolo. Ciononostante, Masters risponde che vivrà in casa con loro fino a quando questa violazione alla sicurezza non sarà risolta. I tre iniziano a rivoltare la casa alla ricerca di qualche congegno che possa averli spiati. I mobili sono radiografati, le pareti sono sondate sonicamente. Cercando qualcosa di anomalo, trovano tre bottiglie di veleno per le formiche. Otis rompe una bottiglia e trova un blob di cera all’interno, sotto la cera c’è un cristallo sintetico. Secondo lo scienziato il cristallo sotto compressione genera energia elettrica in grado di rilevare le frequenze delle onde sonore, come i vecchi ricevitori radio di cristallo. Lo scienziato quindi ipotizza che una sostanza gelatinosa abbia assorbito i suoni dell’incontro fissandoli nel cristallo. Per dimostrarlo, Otis prende un LP, lo distrugge e ne mostra un frammento e dice che i solchi sono ancora lì, il che non è vero, molti di loro sono a terra. Ma l’agente risponde che nulla è cambiato, tranne il metodo di riprodurre quel suono e questa dimostrazione non prova nulla perché il problema è cercare di capire se il cristallo possa registrare, non se è possibile ascoltare l’eventuale registrazione. I tre hanno bisogno di un esperto per dimostrare questa teoria, quindi decidono di rivolgersi al Dr. Gordine della Northwest Engineering per aiutarli. Dopo 48 ore l’esperto arriva. Gordine monta e calibra la sua attrezzatura e decide di testarla su una roccia che Otis usa come fermacarte. Il dispositivo trasmette suoni di panico isterico e caos come se un gruppo di persone in preda al terrore stesse fuggendo terrorizzata. Otis comprende che la roccia, proveniente da Pompei, ha registrato i suoni, i rumori e le urla di quelli delle vittime uccise dal Vesuvio nella storica eruzione del 79 d.C. La lava registrò i suoni e duemila anni dopo li ha restituiti. Poi testano il cristallo trovato nel veleno delle formiche e si accertano che sia presente la registrazione di tutto quanto era detto nella stanza quel giorno, ma capiscono anche che la bottiglia deve essere sostituita ogni giorno, quindi, la notte stessa, catturano il complice che le cambiava.

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

THE STONES BEGAN TO MOVE

(Lett.: Le pietre iniziarono a muoversi) USA 6/8/1955

Cast: Basil Rathbone, Robin Short, Jean Willes, Heinie Conklin, Russ Conway, Richard Flato, Jonathan Hale, Carol Thurston, Helen Van Camp.

Regia: Lew Landers.

Un egittologo ha una strana teoria: secondo lui le piramidi sono state costruite usando la levitazione. L’episodio coinvolge gli occhi di una statua raffigurante una pantera di 3000 anni fa rinvenuta in Egitto con dei geroglifici che indicano come i grandi massi venissero spostati mediante levitazione per mezzo di una sorta di dispositivo anti-gravità, cioè la statua stessa. Ma gli occhi sono stati sostituiti da occhi di vetro e gli originali sono scomparsi. Un uomo viene ucciso, costringendo la sua vedova a nascondersi…

UN SIGNORE OSTINATO

(Orig.: The Lost Heartbeat) USA 13/8/1955; Italia 15/1/1959

Cast: Zachary Scott, Walter Kingsford, Jan Shepard, Tom McKee, John Mitchum, Ted Thorpe, Gordon Wynn, Pierce Lyden.

Regia: Henry S.Kesler.

Zachary Scott impersona un ricercatore che lavora con i cuori di vari animali, tra cui un orangutan. Ha fatto un lavoro ammirevole. Una sera gli fa visita il suo vecchio professore, un uomo irascibile che ringhia e si lamenta ma che, soprattutto, ha bisogno di un cuore funzionante, o morirà prima che possa completare la sua ricerca. Ha con sé una batteria miniaturizzata di nuova concezione e spera di convincere il chirurgo a usarne la fonte di energia per far funzionare un cuore artificiale che vuole far impiantare nel suo petto.

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

LA CITTÀ SOTTOMARINA

(Orig.: The World Below) USA 27/8/1955; Italia 2/1/1959

Cast: Gene Barry, Marguerite Chapman, Tol Avery, George Eldredge, Paul Dubov, Bill Stout, James Waters, John Phillips, George E. Mather.

Regia: Herbert L. Strock.

Un gruppo di scienziati militari scende in profondità con un sottomarino. Uno di loro viene ucciso, gli altri riescono a tornare in superficie e affermano di aver visto una città in fondo all’oceano. I rilievi successivi provano che non c’è nulla di simile… ma una spiegazione c’è.

(Trasmesso sul Programma Nazionale)

BARRIER OF SILENCE

(Lett.: La barriera del silenzio) USA 3/9/1955

Cast: Adolphe Menjou, Warren Stevens, Phyllis Coates, Charles Maxwell, John Doucette.

Regia: Leon Benson.

Il professor Richard Sheldon è stato restituito negli Stati Uniti in uno stato mentale confuso e alterato dopo che degli agenti nemici lo hanno ipnotizzato in un ambiente di assoluto silenzio mentre visitava Milano. Il suo amico, lo psichiatra Dott. Elliott Harcourt, spiega perché sia necessario collocare il professor Sheldon in un ambiente simile in modo da invertire le sue condizioni. Viene quindi posto su una sedia a rotelle nel “Cono del Silenzio”, costituito da una piattaforma circolare sollevata e sospesa da 3 fili legati a un vertice comune. Sebbene la superficie del cono sia aperta, chiunque sieda all’interno sperimenterà il silenzio a causa dei generatori di rumore ultrasonico in fase situati appena sotto il vertice. Chiunque parli all’interno del cono non può essere ascoltato all’esterno. Con la guida del Dr. Harcourt, il trattamento funziona, e Sheldon ritrova la sua memoria.

(3 – continua)

Giovanni Mongini