MALUM AETERNI

Vogliamo portare alla vostra attenzione l’ultimo lavoro di un regista indipendente veramente interessante: stiamo parlando dell’horror MALUM AETERNI, scritto e diretto da Luigi Scarpa, iscritto meritatamente a ben 56 festival italiani e internazionali.

Si tratta di un’opera cinematografica di finzione che si inserisce in un panorama più ampio di intrattenimento legato a Gioi (il paese da cui proviene il regista) e, più in larga scala, al territorio cilentano. Il film, infatti, trae ispirazione proprio da quelle leggende di paese, che negli anni hanno conferito ai piccoli borghi come Gioi, quel fascino indiscusso e quell’aura di mistero, che solo certe location riescono a trasmettere. Questo il principio di tutto: raccontare una storia, partendo da un luogo, che, già di per sé, trasmette ed evoca, grazie a una scenografia naturale a cielo aperto.

Interpretato magistralmente da due attori professionisti come Riccardo Marotta e Rita Russo e da due giovani comparse come Roberta Romano e Elide Ricchiuti (che si sono rivelate al di sopra di qualunque aspettativa nonostante compaiano in poche scene), il film si avvale anche delle atmosferiche e inquietanti musiche di Lorenzo Pisanello. Il cast tecnico è composto da un buon numero di professionisti del settore audiovisivo, non famosi, ma che hanno saputo dare al film un’impronta da grande cinema.

Luigi Scarpa, in poco più di dieci minuti di filmato, ha saputo creare una storia condotta con una maestria di altissimo livello, giocando dapprima molto su un horror suggestivo e psicologico, con una tensione mantenuta sempre all’altezza minuto dopo minuto, senza cali di attenzione, senza momenti morti, con dialoghi ridotti all’osso ma efficacissimi, fino ad arrivare all’incredibile finale, dove l’horror esplode in tutta la sua prepotenza, tanto da far scorrere più di un brivido lungo la schiena.

Non vogliamo, né possiamo, anticiparvi molto della trama, ma tenete bene a mente questo regista e questo film: se dovesse capitarvi di frequentare qualche festival, cercatelo e soprattutto cercate di guardarlo perché merita davvero… è un primo passo per Luigi Scarpa, ma è il passo giusto per dimostrarci tutta la sua stoffa e per imboccare la giusta via e compiere un salto di qualità verso il cinema professionale.

“Da sempre appassionato dell’horror a 360 gradi., ci racconta Luigi, affascinato dal dark in tutte le sue forme, dai tatuaggi ai quadri per arrivare appunto ai film, sono alla costante ricerca di immagini forti e di impatto. Originario di un piccolo paese in provincia di Salerno, Gioi, nel cuore del parco nazionale del Cilento, dove il corto è ambientato, nel 2004 mi trasferisco a Milano per studiare Beni Culturali Spettacolo (cinema teatro e televisione), con un sogno… diventare regista”.

“Il corto, prosegue Scarpa, ha una storia abbastanza classica, ma ha un elemento per me importante: deriva da una delle tante leggende locali da me ascoltate da piccolo, che ho voluto appunto raccontare aggiungendogli un contesto più ampio. Sono fiero delle mie origini e credo che questo tipo di lavoro, quello del regista appunto, possa fare tanto per raccontare di contesti e luoghi praticamente sconosciuti”.

In merito al futuro, il regista continua dicendoci: “Sto scrivendo il secondo corto, che sarà meno narrativo, dove oserò di più e che avrà come filo conduttore la paura delle persone, per creare un gioco perverso per una totale identificazione dello spettatore. Cercherò proprio di indagare il concetto stesso della paura e sarà molto di atmosfera… e mi tocca studiare tanto per renderlo vero”.

Regista, videomaker e producer, Luigi Scarpa lavora nel settore audiovisivo dal 2007, dopo aver studiato cinema teatro e televisione all’università statale di Milano. Si laurea col massimo dei voti e lode, presentando come elaborato finale uno studio, nell’ambito del cinema d’animazione, legato alla Zagreb Film e successivamente pubblicato su “Hrvatski filmski ljetopis”. Lavora alla web tv MyVideos, dove perfeziona il linguaggio dei nuovi media, per poi passare ai video corporate, documentari e filmati di guerrilla marketing. Con un giovane team produce contenuti per Sky, Ducati e importanti emittenti televisive. Nel 2010 entra nell’organico della Scordo&Partners, lavorando per importanti aziende e diversi programmi televisivi di moda e lifestyle. Di frequente insegna gli aspetti legati alla produzione video in corsi di formazione, collaborando anche con istituzioni come il laboratorio di antropologia visuale dell’università di Milano. Nel 2015 arricchisce la sua formazione con il Vjing e da lì a qualche tempo entra anche nel settore musicale come Dj, diventando Phoneu-Trax.  L’anno della svolta è il 2019, quando giunto alla maturità professionale, alcuni anni dopo aver diretto un documentario di carattere storico e archeologico per la Comunità Europea, scrive e dirige il suo primo cortometraggio horror: MALUM AETERNI, appunto.

Stay tuned!

A cura della redazione