FROZEN – IL REGNO DI GHIACCIO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Frozen

Anno: 2013

Regia: Chris Buck e Jennifer Lee

Soggetto: personaggi creati da Jennifer Lee, liberamente ispirati a La regina delle nevi di Hans Christian Andersen

Sceneggiatura: Jennifer Lee

Art Direction: Michael Giaimo

Montaggio: Jeff Draheim

Musica: Christopher Beck

Produzione: Walt Disney Pictures

Origine: Stati Uniti

Durata: 1 h e 42’

CAST

Inglese: Idina Menzel (Elsa), Kristen Bel (Anna), Jonathan Groff (Kristoff), Josh Gad (Olaf), Ciaran Hinds (Paddie), Santino Fontana (Hans), Chris Williams (Oaken)

Italiano: Serena Autieri (Elsa), Serena Rossi (Anna), Paolo de Santis (Kristoff), Enrico Brignano (Olaf), Massimo Lopez (Paddie), Giuseppe Russo (Hans), Christan Iansante (duca di Weselton)

TRAMA

Elsa e Anna sono le principesse di Arendelle, regno nordico: la prima possiede il potere di manipolare e creare il ghiaccio e per questo viene isolata. Con la morte dei genitori, Elsa sale al trono, ma di fronte alla sorella Anna che si è infatuata del principe Hans, che si rivelerà infido, Elsa scatena un inverno perenne e poi si ritira su una montagna da sola. Ma saprà andare in soccorso della sorella, in pericolo per colpa di Hans che aveva mire sul trono, ma che troverà un improbabile ma affidabile principe azzurro in Kristoff, venditore di ghiaccio, e troverà alla fine un suo posto al mondo, non più sola ma con chi ama di più.

NOTE

Il primo capitolo di Frozen, liberamente ispirato alla fiaba La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, mantiene ben poco della storia originale, se non l’idea di fondo di una giovane donna che comanda la neve e il ghiaccio, in un contesto e con una trama completamente diversa. Per la storia originale de La regina delle nevi c’è un bellissimo film russo del 1957, che ispirò tra le altre cose Hayao Miyazaki ad intraprendere la carriera di animatore.

Elsa appartiene alle nuove principesse Disney, ribelli e non in cerca di un principe azzurro: il popolarissimo brano Let it go, cantato in tutto il mondo e in particolare durante i karaoke e le fiere del fumetto, è un inno alla ribellione e alla libertà, al girls’ power e al femminismo e questo ha portato la principessa a diventare una delle più popolari in assoluto. Anche Anna è un personaggio interessante, e passa da essere la classica principessa sciocchina delle storie Disney classiche a diventare matura e consapevole di sé: il film ha comunque come punto di forza principale il rapporto tra le due sorelle, più importante di tutto e capace davvero di salvare entrambe.

C’è chi ha criticato Frozen perché punterebbe troppo sull’aspetto grafico e estetico con due protagoniste carine e con abiti pronti a essere copiati dai cosplayer (ci sono anche ragazzi che si vestono come Elsa e Anna!) e poco sulla trama, che risulta come essere interessante e tra le righe tratta di argomenti come la diversità, i rapporti tra le persone, le affinità, la responsabilità, la realizzazione personale e non ultima la violenza contro le donne, sia pure in modo sfumato e adatto al target di riferimento del film.

Frozen risulta essere comunque una storia accattivante e pronta ad esplorare comunque l’immaginario nordico, tra i più prolifici ma spesso in ombra rispetto a quello angloamericano.

Elena Romanello