NOVITA’ HORROR/METAL DA MASKED DEAD RECORDS

Grandi novità horror/metal per Masked Dead Records in questo periodo… vediamo di cosa si tratta.

Chi l’ha detto che la musica “a cappella” non può essere anche metal nel suo io più profondo? The Voices, il famigerato progetto sperimentale italiano avanguardistico e totalmente “a cappella”, ritorna con un nuovo intero album intitolato “If Nightmare Could Sing” e rompe le catene tra l’estremo e lo sperimentale, usando solo la sua voce (le sue voci) per creare qualcosa di fresco, all’avanguardia e assolutamente geniale.

La formula di questo one-man project è la stessa: fare musica usando solo la voce e senza effetti vocali (diversi da riverbero, missaggio e mastering… ovviamente!), infrangendo tutti i limiti e le regole – e forse anche la decenza – creando questo lavoro sperimentale all’avanguardia e “a cappella”. In questo terzo album, The Voices è riuscito a mantenere alta la stranezza, con un occhio per il ritmo, molti stili vocali – concentrandosi su quelli più estremi questa volta – e tecniche (anche molto esotiche) mescolate con ironia e creatività. Le influenze sono varie: qui possiamo trovare musica etnica, metal estremo, rock, dark e industrial, dance, parlato, ambient, space, jazz, musica classica e altri stili, mescolati in modi imprevedibili.

“If Nightmares Could Sing” è il terzo album realizzato da The Voices. Dopo uno strano e originale debutto e un secondo album particolare ed etnico, The Voices ritorna con un altro lavoro e questa volta è un momento spaventoso, dal momento che questa uscita è incentrata sugli incubi. Questo album è un incubo fatto musica in pieno stile The Voices, ci sono diversi tipi di sentimenti negativi e sofferenze: paura, ansia, delusione, depressione, rabbia e così via … La prima parte è una rapida successione di questi incubi, fino a quando si arriva all’ultima traccia, “To Nowhere and…”.

Pubblicato in tiratura limitata di 25 copie, l’album vede alla composizione delle musiche e dei testi l’alter ego di The Voices, ovvero Paolo Ferrante, che naturalmente si occupa di tutte le voci del disco, con l’aggiunta di alcune voci ospiti come Giulio Franco, Matteo Antonelli e Laura Lasagna. Il disegno originale della cover è di Zdzislaw Beksinski, rielaborato e adattato dallo stesso Paolo Ferrante.

Un’altra interessante uscita è una riedizione davvero particolare. Originari dell’Italia, gli Immolator sono / erano una band black metal di vecchia scuola proveniente dal sud del paese, facente parte dell’ondata ancestrale del black metal italiano. “Ars Moriendi”, questo il titolo del disco riproposto in 40 copie da collezione da Masked Dead Records, è stato registrato nel 1997 e mai pubblicato prima d’ora. Per i fan di Dissection, Venom, Bathory, Impaled Nazarene e Celtic Frost, è sicuramente un must.

Questa la storia del gruppo: “Nel 1994, una creatura che risponde al nome di Immolator è nata dalle pagine più buie del sottosuolo italiano. Nella loro musica, puoi esplorare un intero insieme di misticismo e occultismo che viene messo in evidenza, non tanto dalla tecnica puramente musicale ma dall’oscurità di una band che, per scelta, è sempre stata nell’ombra”.

Buon ascolto!

A cura della redazione