MIRKO SOLDANO

Intervistiamo l’attore Mirko Soldano in vista della prima di COLONNELLO FUTURISTA per la regia di Vladslava Knezevica.

COLONNELLO FUTURISTA,  OVERTURE A ZAGABRIA  IL 27 OTTOBRE 2019:   UNA “TECNOSINTESI” VELOCE?

La performance: COLONNELLO FUTURISTA nasce all’inizio come progetto per un film-cortometraggio; il concept e regista croato è Vladslav Knezevic appassionato al lavoro di Chessa e più in generale al movimento futurista italiano.

Una volta finito il film la questione è stata come collocarlo dentro un contesto più ampio ed estendere il materiale già presente.

Questa è la domanda che ci siamo posti insieme a Vladislav nella creazione di questo spettacolo che vede una equipe così composta:

Concept and Direction / Vladislav Knežević
Music and Sound Design / Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz

Performer Assistant Director / Mirko Soldano

Sintesi Performers / Tanja Vrvilo, Damir Bartol Indoš
Foh mix and Additional Sound Design / Hrvoje Pelicarić

Videoplayout and Editing / Mario Kalogjera
Final Sequence Voice / Richard Edgeler

Antineutral Suit / Milica Sinkauz.

Si è deciso per un concerto spettacolo in gran parte improvvisato all’interno del quale si succedono video, momenti di danza, recitazione  ispirandosi al “fluxus movement” che usavano questo termine per partecipazioni di poesia, pittura e musica in un flusso continuo.

Nel nostro caso le spettacolo può essere diviso in tre parti.

La prima fatta di video che riprendono una natura senza l’uomo e una musica dal vivo che sottolinea una  trasformazione del suono con la comparsa dell’uomo e delle macchine in una improvvisazione dal vivo di musica, danza (del gruppo Sintesi) e frasi poetiche dei grandi futuristi italiani. In questa fase si prepara il contesto per “la guerra”,  che sarà la premessa artistica su cui innestare il film.

La seconda costituita dal film vero e proprio in versione integrale dal titolo COLONNELLO FUTURISTA che dà il titolo anche allo spettacolo. La storia del Colonnello Rossignoli è un pretesto e si basa su un volo di spionaggio con un pallone aerostatico sulle fortezza di una Pola austroungarica prima del primo conflitto mondiale. In questo volo il Colonnello viene intercettato da uno sparo che non lo uccide ma cambia la sua carriera e la percezione della realtà nella aereonautica militare e rispetto al suo punto di vista sul mondo. Da quel momento, 20 anni dopo, da soldato diventa artista, capo della propaganda militare e prende parte solo alle azioni di aereopittura.

Il film contiene diversi elementi in termini stilistici e tecnici:  sembra un documentario nell’atmosfera e ha una linea narrativa. Mescola alcuni footage originali girati da 60 mm su pellicola e poi rilavorati col digitale. Il punto di vista della mongolfiera dall’alto è ricreato in animazione 3d usando un modellino e mescolandolo con alcune videosequenze girate con l’attore Mirko Soldano secondo una recitazione da cinema muto. Sequenze animate degli oggetti in stile “game industry” e motivi tipici frequenti dell’aereopittura sono completamente girati in virtuale.  Non mancano i riferimenti ad Hans Richter e al cinema astratto di Viking Eggeling. Animazioni delle mappe tecniche vengono trattate come disegno realizzato con il CAD e le fortezze diventano veri e propri disegni di macchine.

La terza parte della performance ritorna alla natura in una prospettiva più ampia,  un futurismo esoterico-occulto rivolto all’universo e ispirato al quadro di Balla:  “Mercurio passa davanti al sole”, che verrà usato per un momento performativo dall’attore Mirko Soldano e seguito da una registrazione audio multilivello di alcuni dati di Mercurio e del Sole dell’eclissi parziale raccordati su un footage video del sole preso dalla NASA per creare un effetto “mantrico” e caotico.

Dal punto di vista tecnico i fratelli Sinkauz per la musica dal vivo usano strumenti analogici e pochissimo il digitale.

Hrvoje e Mario saranno coloro che gestiranno i suono e il video dalla cabina di regia.

Il costume di Mirko Soldano…  sarà ispirato nella seconda parte “all’antineutral suit” da Balla.

E IL VIDEO DI RICCARDO CAMPA, NOTO FUTURISTA ANCHE INTERNAZIONALE?

Rispetto a Riccardo Campa, non ci conosciamo se non attraverso i suoi scritti. Spero di poterlo incontrare presto, ha visto il video su mia sollecitazione, gli è piaciuto e ci ha messo in contatto.

MIRKO SOLDANO, ATTORE, ANCHE MULTIMEDIALE IN CERTO SENSO, IL TUO RUOLO “SOFTWARE”?

Rispetto al mio essere attore multimediale, diciamo così: da qualche anno dopo aver concluso un master di secondo livello al Conservatorio di Trieste in Nuove Tecnologie con una tesi sulle Cosmicomiche di Calvino ispirata al teleracconto di Giacomo Verde e un Erasmus al teatro di Dortmund (è un teatro con una vocazione alla tecnologia nei temi e mezzi espressivi), mi interesso sempre più a progetti indipendenti che indagano i temi del cambiamento che la tecnologia e il digitale portano nella società e a nuovi mezzi espressivi che usano la tecnologia e il digitale nel teatro classico.

Ad esempio le contraddizioni e i paradossi tra reale/virtuale, fisico/digitale che le tecnologie portano sulla costruzione, deformazione della realtà nello spazio scenico mi affascinano.

Credo che questo progetto vada anche in questa direzione…

Per lo spettacolo al momento abbiamo due date: 27 ottobre Zagabria premiere al Plesni Center, 11 novembre Spalato Festival… 105 anni dopo l’osservazione di Balla.

Roberto Guerra