ATLAS & SPOT: IL MONDO DEI ROBOT E’ GIA’ QUI

Secondo una previsione di qualche decennio fa, entro il 2030 i robot domestici sarebbero entrati a far parte della nostra vita quotidiana, grosso modo come un qualunque elettrodomestico dei giorni nostri.

Ebbene, già oggi molti robot, o forse sarebbe meglio dire sistemi robotizzati, stanno aiutando l’uomo, specie in campi come l’industria, l’aeronautica, l’edilizia, l’astronautica, la medicina e molti altri ancora.

I robot che però abbiamo in mente noi comuni mortali sono simili all’uomo, hanno braccia, gambe, parlano, interagiscono con noi e si comportano più o meno come un umano, pur con le dovute differenze.

E sono proprio questi i tipi di robot ai quali si sta lavorando in questi anni, soprattutto alla Boston Dynamics, azienda leader nel mondo nel campo della robotica.

Qualche settimana sono stati diffusi alcuni video che ci mostravano un robot bipede chiamato Atlas e uno quadrupede di nome Spot (disponibile in due versioni, una normale e una Mini) fare cose decisamente al di fuori del normale, segno che gli studi e i progetti stanno andando nella giusta direzione per far avverare quella previsione di cui parlavamo… forse anche prima del 2030.

Il video sul robot Atlas pubblicato da Boston Dynamics mostra l’ammasso di ferraglia fare addirittura parkour, superando prima un tronco e poi saltando da una gamba all’altra su gradoni sempre più alti. Il tutto con un bilanciamento che farebbe invidia a un essere umano.

Atlas è un robot bipede alto 150 centimetri e pesante 75 chilogrammi, alimentato a batteria e quindi capace di muoversi in autonomia. Dotato di 28 giunture, si affida a visione stereo e Lidar per percepire l’ambiente circostante.

“Il software di controllo usa tutto il corpo”, spiega Boston Dynamics, “comprese le gambe, le braccia e il busto, per avere l’energia e la forza per saltare oltre il tronco e saltare i gradoni, dell’altezza di 40 centimetri, senza rompere il ritmo. Atlas usa la computer vision per localizzarsi rispetto agli ostacoli visibili al fine di colpire il terreno con precisione”.

Un precedente video mostrava Atlas eseguire un salto mortale all’indietro, a riprova di come siano avanti gli studi e le ricerche sull’argomento: un robot del genere potrà sicuramente essere utile nel prossimo futuro ad esempio in situazioni di pericolo, magari per soccorrere persone in zone impervie.

Ma Atlas non è l’unico progetto di robot su cui lavorano alla Boston Dynamics.

Nelle scorse settimane sono stati pubblicati altri video di Spot, un robot quadrupede disponibile anche nella versione Mini, ripreso mentre si muove all’interno di un palazzo in costruzione, tra scale e oggetti sparsi per i vari piani.

“Abbiamo iniziato a testare sul campo il robot Spot per uso commerciale in tutto il mondo. Dopo una prima mappatura, Spot ha autonomamente navigato due siti di costruzione a Tokyo e ha usato un sistema specializzato per rilevare i progressi del lavoro. Un’ulteriore telecamera nella sua mano gli consente di fare un’ispezione del lavoro ancora più dettagliata sul posto. Il robot Spot sarà disponibile nella seconda metà del 2019 per una varietà di applicazioni”, spiega Boston Dynamics.

E per rincarare la dose di soddisfazioni e di avanguardia nel settore, esiste anche come dicevamo una versione SpotMini, un altro robot dell’azienda, che è stato mostrato come balla Uptown Funk di Bruno Mars, completando con la migliore interpretazione robotica della danza “Running Man” mai vista prima d’ora.

SpotMini si sta preparando ai riflettori perchè l’anno prossimo sarà il primo robot dell’azienda ad essere messo in vendita, in entrambe le versione, quella Mini e quella normale. Non avrà un particolare scopo, ma potrebbe essere utilizzato per compiti di ispezione per le industrie dall’ambito sicurezza fino all’ambito ricerca, come già visto durante il video messo in circolazione ottenendo grandi risultati.

Durante una recente conferenza di Wired, il fondatore dell’azienda Marc Raibert ha sottolineato che questi robot sono ancora un po’ troppo limitati; infatti Atlas ha impiegato 20 tentativi per riprendersi e completare perfettamente il percorso. Il CEO di Boston Dynamics ha dichiarato: “Nei video generalmente mostriamo il comportamento migliore, non è il comportamento medio o il comportamento tipico. E lo pensiamo come un obiettivo ambizioso per ciò che fanno i robot”; commenti ben accetti dopo le recenti lamentele da parte della comunità robotica sull’atteggiamento fuorviante di Boston Dynamics.  L’azienda non spiega spesso la sua tecnologia e gli spettatori tendono a pensare che i suoi robot agiscano autonomamente utilizzando l’intelligenza artificiale avanzata. Tuttavia, come ha confermato Raibert, di solito vengono pilotati da remoto o sottoposti a una serie di passaggi attentamente pianificati.

Durante la conferenza il fondatore di Boston Dynamics ha aggiunto: “In questo momento la tecnologia dei robot è avanzata molto, ma non è ancora nella stessa direzione in cui vorremmo che fosse. E quindi penso che il nostro compito sia mantenere i limiti, ma anche trovare i migliori usi possibili per la tecnologia”.

Ci sarà ancora bisogno di tempo per trovare un utilizzo ben definito per questi robot che sicuramente sono un bello scalino verso il futuro, nel frattempo possiamo comunque accontentarci.

A cura della redazione