ALBERTO RONCHI SCRITTORE: QUANDO L’ART POLITIK E’ POP BEAT 2.0

Alberto Ronchi è figura politica nota in Emilia-Romagna: già assessore verde alla cultura a Ferrara, poi  a livello regionale (Assessore alla Cultura e poi anche a Bologna). Ancora recentemente, 2017, ha esordito in letteratura con un intrigante e molto pop beat 2.0 anche a livello nazionale (lusinghiere e prestigiose segnalazioni, citiamo solo La Repubblica, presentazioni al Jazz Club Ferrara e a Radio Città del Capo - Inverno Fest 2017 e molto altro ).

Poesie spesso scritte negli anni della Politica attiva e top secret per nulla corrose dal tempo, anzi di matrice controculturale, ha in certo senso confermato il suo, a suo tempo, percorso politico culturale innovativo, certa pop culture come tra le espressioni più creative del nostro tempo, ben oltre le mere dimensioni puramente artistiche contemporanee: come dimostrò in  Regione (a Ferrara) con il lancio (anche merito ampiamente suo) del noto Festival Ferrara le Stelle, come svecchiare una città troppo e sempre metafisica e conservatrice, oltre naturalmente a diverse altre iniziative da Ronchi promosse in Emilia Romagna e a Bologna.

ALBERTO,  LO SCORSO ANNO CIRCA, A SORPRESA  UN  INTENSO E  BEL VOLUME POETICO  CONTROCULTURALE (PER UNA LIBRERIA  CULT DI BOLOGNA,  MODO INFOSHOP)  ISPIRATO DALLA PUNK GENERATION E DA CERTI PADRI  BEAT LETTERARI  COME IL GRANDE BURROUGHS, LA STESSA PATTY SMITH, POETESSA ROCK: ANZI, I VERI POETI DEL NOSTRO TEMPO SONO STATI (E MAGARI SONO) PROPRIO I VARI JIM MORRISON, OLTRE ALLA SMITH, SYD BARRETT E COSI’ VIA?

Sì, certo la musica e i testi di diversi esponenti del mondo del rock fanno parte del mio bagaglio culturale. Ho letto anche molta poesia, soprattutto anglo americana. La cosa curiosa è che ho fondamentalmente assorbito queste influenze nella traduzione italiana. Non parlo bene l’inglese, devo molto ai traduttori.

PIU’ IN GENERALE, SPESSO GIUSTAMENTE, SI  DENUNCIANO I MEDIA COME PERSUASORI OCCULTI, MA PROPRIO CERTA POP CULTURE NON  SEGNALA  (OLTRE AI POETI ROCK) DA ANDY WARHOL E I BEATLES FINO AI KRAFTWERK FUTURISTICI , LA STESSA STREET ART, MOLTE NUOVE STESSE ESPRESSIONI ARTISTICHE NATE DIRETTAMENTE NEL WEB, ECC., UNA NUOVA CULTURA POPOLARE POST-POST MODERNA, OGGI SDOGANATA, MA ANCORA SOTTOVALUTATA  DAI PURISTI DELL’ARTE E DELLA LETTERATURA?

Domanda impegnativa. Credo che viviamo una stagione culturalmente mediocre. I motivi sono tanti e occorrerebbe altro spazio. Nello stesso tempo ritengo che, come scrive Rosi Braidotti, il desiderio nostalgico per un passato, supposto migliore, è una risposta sbrigativa e assai poco intelligente alle sfide della nostra epoca. Quindi? Sarebbe già un passo in avanti se ricominciassimo a distinguere tra attività culturali e attività ricreative. Ma anche qui il discorso è molto lungo.

IN ALTRO PERCORSO, PATTY SMITH, COME SI SA, L’HAI ANCHE CONOSCIUTA PERSONALMENTE: UN RICORDO PERSONALE?

La biografia artistica di Patti Smith rappresenta un sogno di gioventù per una bella fetta dei componenti della mia generazione. Conoscerla, anche molto superficialmente come nel mio caso, permette di sbirciare nella vita di tutti i giorni che è, ovviamente, meno scintillante, ma umanamente reale.

Per info:

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/12/31/assessore-rock-no-poeta-lultimo-avatar-di-alberto-ronchiBologna17.html.

Roberto Guerra