ZONA INFETTA

Se volete divertirvi e spaventarvi al tempo stesso, non c’è niente di meglio dell’originalissima novella demenziale splatter “Zona infetta” di Giustina Gnasso (82 pagine; 12,00 euro), pubblicata da 0111 Edizioni.

Vediamo la trama. L’uso del conservante K222 su vasta scala nell’industria alimentare da parte della Sfizietti Zuccherosi causa fra la popolazione un’intolleranza alimentare, una gravissima patologia a causa della quale gli infetti si trasformano in orribili mostri affamati di carne umana. I dolcetti a base di K222 vengono eliminati dal mercato ma il conservante, accumulatosi per anni nel corpo delle persone, provoca sempre più vittime. Il governo, dopo aver glissato per anni sui controlli che avrebbero permesso di evitare l’epidemia, ha ben pensato di affidare ai privati  l’incarico di arginare il contagio, per la precisione a un’azienda di derattizzazione, che fiuta l’affare e apre un nuovo reparto per l’eliminazione degli inquinati, ossia gli uomini che hanno sviluppato l’intolleranza infettiva da K222. La logica conseguenza di tale decisione è che i reparti (i cosiddetti “executor”) preposti all’eliminazione degli infetti sono formati da personale sottoretribuito, impreparato e demotivato. I poveretti che militano in questi corpi paramilitari conducono esistenze disagiate, si abbandonano a comportamenti folli e grotteschi, oppure abusano di droghe. E’ in queste circostanze, di per sé già pesantemente compromesse, che si verifica un grave caso di contagio nella metropolitana di Milano. L’esito sarà inevitabilmente tragico.

Giustina Gnasso, l’autrice di questo romanzo horror demenziale, mantiene il suo stile anche nella presentazione di se stessa, raccontando che “nel 1980 fu selezionata un’equipe di scienziati per lavorare alla creazione di un’arma viva e biodegradabile: Giustina Gnasso. Oggi quella cosa, nell’attesa di un attacco alieno, lavora come addetta all’anticontraffazione dei bollini da Iper-Market.

Non ci resta che augurarvi buona lettura!

Davide Longoni