LA RAGAZZA SUL MAGGIOLONE GIALLO 14

Vuoto

- I poliziotti non si son visti – Elisa scuote la testa, gli occhi molli e acquosi.

- Dicono che si era fatta dei nemici… – Mara scorre il giornale – un giro di soldi molto forte, forse coperto dalla ‘ndrangheta… -

- Parlano di una tizia russa… – Anche Cristiano sta leggendo l’articolo – Soldi e invidia… Indagano sulla strada delle lucciole. -

- E’ normale, su cos’altro dovevano indagare? – dice Elisa.

- Ecco Gianni e Nuccio. -

Nuccio arriva all’altezza dei tavoli, lo sguardo paralizzato a terra. Elisa si alza di colpo dalla sedia e lo va ad abbracciare. Il guardiano notturno resta lì in piedi, con Elisa che gli penzola dalle spalle.

- Perché lei? – è la sola cosa che esce dalle labbra di Nuccio.

Nel paese non passa una macchina; solo il rumore del traffico sulla tangenziale per Vercelli affiora di tanto.

- Quando i funerali? -

Nessuno gli risponde e Gianni si chiude dentro le spalle, fissando una casa dall’altro lato della strada.

Mara ha indosso un paio di jeans e una t-shirt grigia. Tiene le mani a coppa in mezzo alle gambe, sente di essere fuori posto. Vorrebbe partecipare al dolore collettivo, ma sa di non essere altro che una conoscente, per quel nucleo di persone.

- Che schifo – Cri chiude il giornale con una smorfia di rabbia e disgusto.

Elisa gli passa una mano sul ginocchio, prova a cercare il suo sguardo, si avvicina un poco a lui.

Il gruppo di amici resta lì, seduto ai tavoli della trattoria, senza più dire parole. Gli sguardi fugano gli sguardi, le domande sarebbero tante, ma non escono dalle bocche.

(14 – continua)

Daniele Vacchino