DRAGONERO

Immaginate un mondo a parte, diverso dal nostro, dove draghi, orchi, maghi, elfi e guerrieri camminano fianco a fianco: esatto, è proprio il classico mondo della letteratura fantasy… ed è lo stesso che troviamo nel volume unico “Dragonero”, pubblicato da Sergio Bonelli Editore nella collana “Romanzi a fumetti Bonelli” e scritto da Stefano Vietti e Luca Enoch e disegnato da Giuseppe Matteoni.
La storia racconta di un Antico Divieto, una sorta di sigillo che trattiene nelle loro terre le creature più malvagie e mostruose di quelle terre. La barriera a difesa del mondo sta per cedere e le orde del Male stanno per scatenarsi. Per risolvere il problema e salvare tutti sono chiamati alla loro più grande avventura: un guerriero, Ian Aranill, ultimo discendente di un’antica famiglia di Uccisori di Draghi; Gmor, un orco, amico da sempre del protagonista; il mago Alben e la sua guardia del corpo, la monaca guerriera Ecuba; Myrva, sorella di Ian e appartenente alla potente casta dei Tecnocrati; infine Sera, elfa di Frondascura. Il gruppo dovrà agire, ora unito, ora separato, alla disperata ricerca di una soluzione, più in fretta possibile perché il Male è in agguato e i Draghi e i mostri stanno per tornare.
Abbiamo chiesto a Stefano Vietti, uno degli autori, come è nata questa serie.
VENIAMO ALLA TUA ULTIMA OPERA, “DRAGONERO”. VUOI PARLARCENE?
“Dragonero” è nato come idea diversi anni fa, durante un pranzo insieme a Luca Enoch, in occasione della fiera del fumetto di Lucca. Entrambi sognavamo un progetto Fantasy ed avevamo già alcune idee su cosa avremmo voluto fare. Decidemmo di unire le idee per un lavoro a quattro mani. Però ci stavamo già impegnando, lui con “Gea” ed io con “Nathan Never”, quindi “Dragonero” procedette a rilento. Nel corso degli anni, Luca ed io ci siamo incontrati diverse volte per dare corpo a quel progetto e dopo aver ideato il format dei “Romanzi a Fumetti Bonelli” abbiamo deciso di presentare come primo romanzo proprio “Dragonero”, ormai giunto al suo completamento. Dal giorno della sua accettazione da parte di Sergio Bonelli, ci sono voluti tre anni per completare la sceneggiatura, i disegni, e la progettazione grafica e quindi per pubblicarlo. Abbiamo studiato insieme il soggetto dividendolo in capitoli e ciascuno di noi ha poi scelto i capitoli che preferiva, scrivendone la sceneggiatura. Per coordinarci, al termine di ogni capitolo, abbiamo applicato una supervisione incrociata. Luca ha studiato le mappe e la lingua antica, mentre io ho dato una revisione finale ai dialoghi affinché avessero il massimo dell’equilibrio. Devo dire che Giuseppe Matteoni, il disegnatore dell’albo, ci ha aiutati con continue osservazioni, critiche e messe a punto di stacchi, scene, sequenze.
DRAGONERO AVRÀ UN SEGUITO?
La storia sembra effettivamente parte di un narrato più ampio. In effetti lo è. Infatti abbiamo creato, per dare alla trama solidità e personalità, sia un prima che un dopo… ovvero un vasto contorno ambientale e narrativo. Gli stessi personaggi partono tutti con un grande vissuto e ciò ci ha consentito di poterli scrivere dotati di un carattere forte! Sul fatto che l’editore possa decidere di affidarci un seguito, è da vedere… le vendite sono state molto buone, quindi vedremo.

E ALLORA… ASPETTIAMO!

04/11/2007, Davide Longoni