I MYSTERI DI ENIGMA EDIZIONI

Enigma Edizioni, casa editrice specializzata in cultura dell’insolito, ci propone alcuni volumi veramente interessanti che cercano di risolvere, spiegare, raccontare, sviscerare alcuni mysteri particolari che partono dall’antico Egitto e arrivano fino ai giorni nostri.

Cominciamo con “Imhotep – L’architetto dell’eternità” (242 pagine; 15 euro) di Pasquale Barile, incentrato sulla figura dell’antico sacerdote egizio che da 4500 anni continua a far parlare di sé.

Eppure di lui si sa pochissimo: le statuette lo raffigurano seduto con un foglio di papiro srotolato sulle gambe e la testa calva; gli antichi testi lo definiscono medico, letterato, architetto, astronomo e mago; nel corso dei secoli edifici sacri furono innalzati in suo onore in tutto l’Egitto, da Menfi all’Isola di Philae. Questo libro ne ripercorre la storia, i misteri e la ricerca della verità storica…

Pasquale Barile, egittologo freelance e scrittore, si occupa di lingue antiche e genesi della civiltà. Fondatore e presidente della Ancient World Society e di HistoryLab, svolge un’intensa attività di ricerca, divulgazione e didattica della storia. Ha curato l’allestimento delle cornici elettroniche presso il Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena (BO). Vive a Bologna.

Passiamo ora a “Fatima – Cento anni dopo” (280 pagine; 14 euro) che ci svela i misteri della più celebre apparizione mariana del XX secolo.

A distanza di 100 anni dalle apparizioni, Fatima continua a rimanere un enigma irrisolto. La fede ha saputo circoscrivere questi eventi entro il suo ambito ma molti dei fenomeni avvenuti nella Cova da Iria hanno necessariamente richiamato l’interesse di studiosi che, come Paolo Marino, hanno cercato di vedere “oltre”. Il libro conduce attraverso un percorso scientifico e interattivo, nel quale si è spronati a formulare degli interrogativi logici che scaturiscono dalle domande ancora irrisolte, o per le quali si è tentato di conferire una definizione parziale e approssimativa. Il testo scandaglia con rigore la fenomenologia di Fatima, fino ad arrivare a una ricostruzione alternativa dell’evento. Analizzando la documentazione e gli atti disponibili, l’evidenza è che non tutto sia stato svelato e che emergano delle zone d’ombra che solo oggi potrebbero trovare una possibile e razionale soluzione, alla luce delle esperienze e dei progressi maturati negli ultimi decenni. Gli esiti di questa minuziosa indagine, pongono una nuova e diversa luce sugli eventi relazionandoli alle più recenti conquiste che ci vedono inquilini, sempre più piccoli, di un universo sempre più grande…

Chiudiamo questa carrellata con “La Montagna della Morte – L’incidente del Passo Dyatlov” (disponibile sia in versione cartacea sia in digitale in formato digitale per ePub; 16 euro) di Keith McCloskey: per la prima volta in Italia viene presentato questo mistero che da 56 anni non ha trovato ancora una risposta.

Nel gennaio 1959, dieci giovani sciatori esperti partirono per il Monte Otorten nell’estremo nord della Russia. Mentre uno di loro si ammalò e tornò indietro, i restanti nove componenti giunsero sul versante della montagna conosciuta come Kholat Syakhl, la “Montagna della Morte”. La notte del 1 febbraio 1959 qualcosa, o qualcuno, indusse gli sciatori a uscire precipitosamente e terrorizzati dalla loro tenda con ciò che avevano addosso, a una temperatura esterna di almeno -30°C. Le ricerche iniziarono poco tempo dopo e i loro corpi, in alcuni casi, furono ritrovati con massicce lesioni interne ma senza segni esterni. L’autopsia dichiarò che le lesioni violente erano state causate da “una forza sconosciuta incontenibile”. La zona fu isolata per anni dalle autorità e gli eventi di quella notte rimangono ancora oggi inspiegabili e senza risposta. In questo libro Keith McCloskey, attraverso una ricerca condotta direttamente in Russia e avvalendosi dei documenti e delle foto originali, ripercorre la vicenda in modo accurato e dettagliato proponendo al lettore le ipotesi ad oggi emerse per tentare di spiegare cosa sia successo ai nove giovani che persero quasi sessanta anni fa la vita nel misterioso “incidente del passo Dyatlov”.

Buona lettura.

A cura della redazione