PAESAGGIO VERCELLESE CON ZOMBI 03

3.

DA META’ MAGGIO A META’ AGOSTO

1.

LA SESIA MARTEDI’ 18 MAGGIO 1993

VERCELLESE: LA PROVINCIA ALLA RISCOSSA

Nuovi “Meter” installati dall’azienda leader MediaShape.

Sabato 15 Maggio, MediaShape, la prestigiosa azienda milanese, ha inaugurato a Santagata Vercellese un nuovo apparecchio per la rilevazione dell’odience televisivo. L’intero paese è stato accreditato come “panel” di riferimento (cioè come “unità” di soggetti di cui saranno rilevate le dinamiche di consumo) per l’impiego del nuovo Meter. Più preciso e attendibile dei Meter anni’80, la Black-Box (questo il nome del congegno) ha le dimensioni di una scatola di sigari ed è dotata di led luminosi e pulsanti predisposti per segnalare chi sta di fronte al teleschermo: ad ogni tasto si potrà far corrispondere un singolo membro della famiglia, segnalandone l’età e il sesso. La Black-Box potrà così rilevare i gusti e le tendenze complessive e singole di ogni nucleo famigliare, oltre a monitorare il gradimento, le motivazioni e gli atteggiamenti di chi guarda la Tv. Il nuovo Meter sarà accompagnato dai soliti questionari, con schede di valutazione e diari d’ascolto che si usano in questo tipo di indagini. A noi vercellesi fa piacere che una grande realtà imprenditoriale del nostro Paese, quale è la MediaShape, abbia deciso di investire proprio nella nostra provincia. Infatti è stata rivoluzionaria la scelta di coinvolgere un intero agglomerato, al fine di avere una corrispondenza socio-demografica più che dettagliata. Azzeccata inoltre la decisione del sito. Isolata nelle campagne tra Vercelli e Livorno Ferraris, Santagata  è una piccola frazione abitata in gran parte da anziani che, come si sa, sono la categoria sociale maggiormente legata al consumo televisivo. Dall’opposizione comunista in giunta Regionale non è mancato qualche commento salace. C’è stato chi ha voluto vedere dietro questa operazione una strategia politica: da più parti si vocifera infatti che il padrone dell’azienda, l’imprenditore editore _________ sia in procinto di buttarsi in politica con un proprio partito (sponsorizzato da Craxi).

Certo sarebbe una ventata d’aria fresca in questa crisi politica che ha  coinvolto l’intera Repubblica. Si vedrà.

(C.M.Coppa)

2.

LA SESIA VENERDI’ 9 LUGLIO 1993

LUTTI A SANTAGATA.

Cinque Anziani deceduti. Triste coincidenza, ma c’è chi pensa al caldo in arrivo.

Marco Amurri 65 anni, Luisa Corradino 74 anni, Cesare Rosso 55 anni, Guerrino Losa 88 anni e Alfredo Ferraro 69 anni, sono mancati tra la notte del 6 luglio e il pomeriggio di ieri. Erano tutti di Santagata Vercellese ed erano tutti pensionati. Ad accomunarli anche le cause di morte: sembrerebbe un ictus cerebrale fulminante. Nonostante l’età varia dei deceduti, gli esperti temono si tratti di un’anticipazione dell’emergenza caldo. Ogni anno, infatti, tutta l’Italia, nel periodo estivo, si trasforma in un bollettino di guerra. E a rimetterci sono sempre loro: gli anziani. Comunque la protezione civile di Trino e quella di Vercelli si stanno preparando per far fronte a qualsiasi emergenza. I decessi di Santagata potrebbero non essere stati causati dal caldo, ma non nuoce ricordare ugualmente alle autorità di vigilare con maggior attenzione le condizioni di quelle persone più deboli, soprattutto nei paesi isolati, dove le strutture sanitarie mancano maggiormente.

(C.M.Coppa)

3.

LA SESIA VENERDI’ 30 LUGLIO 1993

ALTRI DECESSI A SANTAGATA.

La moglie: “E’ morto davanti alla Tv. Era così felice ”.

Nuovi decessi a Santagata. Dopo le morti dei cinque anziani il 9 luglio scorso, Domenica pomeriggio sono mancate altre quattro persone: Walter Dellarole 44 anni disoccupato, Santina Salussola 71 anni pensionata, Fausto Iperone 37 anni elettricista e Luigi Veco di 60 anni, pensionato. Questa volta l’età dei deceduti è alquanto varia e non è possibile imputare tutte le cause al caldo. Rimane dunque la logica conseguenza di una triste coincidenza. Sia il Dellarole che la Salussola hanno accusato dei malori improvvisi sul divano di casa, mentre stavano guardando la televisione. Dopo aver accertato le fatalità, i Carabinieri di Livorno Ferraris hanno trasportato le salme all’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli. Probabilmente sarà eseguito l’esame autoptico. “ Era così felice ”, ci ha detto Augusta Dellarole, medico pediatra di Desana e moglie del Dellarole. “Se ne stava tutto il tempo davanti alla Tv, ma aspettava di lavorare. A Settembre dovevano chiamarlo alla Polioli. Ora provo solo un gran dolore”.

Sembra quasi un contrappasso dantesco. Santagata, paesino solitamente tranquillo, dove la noia è di casa, era recentemente salita agli onori della cronaca grazie ai nuovi Meter che la MediaShape di Milano aveva fatto installare in tutte le case. Le Black-box (questo il nome dei congegni) erano state consegnate intorno alla metà di Maggio e avevano riscosso l’immediato consenso degli abitanti.

Salvo ritardi, i funerali si svolgeranno Martedì  mattina nella chiesa di Santagata. (C.M.Coppa)

4.

LA STAMPA di Vercelli e Provincia VENERDI’ 13 AGOSTO 1993

ORRORE A SANTAGATA.

Trafugati cinque corpi nel cimitero del paese. Forse una setta.

In questa provincia svuotata dal caldo, non mancano le notizie macabre da veglione di Halloween. Questo Mercoledì notte a Santagata Vercellese ignoti hanno profanato cinque tombe, trafugandone i corpi. A scoprire l’accaduto è stato don Thomas Ferrarotti nella mattinata di Giovedì. Sembra una di quelle storie incredibili dell’orrore e invece è la realtà. Purtroppo il vercellese ha già avuto episodi del genere nel suo passato: nel 1992 a Larizzate, dei ragazzini hanno esumato due corpi mummificati per poi appenderli alle sbarre del cancello del cimitero. Inoltre, resti di gatti bruciati e galline sgozzate non si contano nei camposanti di provincia. Ma un simile gesto ha lasciato di stucco i carabinieri accorsi sul posto per verificare l’accaduto. I vandali devono essersi serviti di alcune pale per scavare e di piccozze per aprire le casse. Orrore nell’orrore, i corpi riesumati appartenevano ad alcune delle persone scomparse nei mesi scorsi (infatti da Maggio a Giugno, il tasso di mortalità del paese s’è alzato paurosamente).

Gli inquirenti ritengono non si sia trattato di nessuno del posto. Si pensa piuttosto ad un gruppo venuto da fuori, forse qualche setta del torinese o più semplicemente dei vandali ubriachi in cerca di emozioni forti. Certo è che chiunque abbia compiuto un simile gesto, non ha dimostrato la ben che minima traccia di pietà. Sfortunatamente, in paese, nessuno ha visto niente. Inoltre alla tragedia se ne è subito legata un’altra. Nella giornata di ieri, altre due persone (una donna di 39 anni e un uomo di 47 anni) sono decedute per cause naturali davanti alla Tv. La donna, Augusta Dellarole, medico pediatra di Desana, era la vedova di una delle salme rubate. Forse lo strazio della perdita, unito all’atto sacrilego, le ha spezzato il cuore. Non resta che sperare nel recupero dei corpi entro un lasso di tempo ragionevole.

(Marco Viotto)

( fuoridaltempo )

Da qualche parte tra cielo e terra, il Venerabile telefonò al Gobbo che si mise in collegamento con l’Editore.

Il Venerabile latitava in Sud America. Il Gobbo volava con un DC 9 e giocava a scopone con gli uomini della scorta. L’editore se ne stava in Brianza.

VENERABILE – La situazione vi è sfuggita di mano. Occorre provvedere.

GOBBO – Sono già state date disposizioni precise.

VENERABILE – Chi se ne occupa?

GOBBO – Il Colonnello.

VENERABILE – Ancora operativo?

EDITORE (allegro) – Qualunque cosa sia successa, l’esperimento è riuscito. Dobbiamo solo recuperare la scatola madre per valutare.

VENERABILE (ironico) – Un paese sterminato. Lo chiama un successo?

EDITORE – Incidenti di percorso. Lei dovrebbe saperlo meglio di me.

VENERABILE- …

GOBBO – Signori, vi prego. Recriminare è inutile. Ora bisogna pensare solo ad agire in fretta e con discrezione.

VENERABILE – La stampa dove la mettiamo?

EDITORE (lezioso) – Quella non è un problema.

VENERABILE – E l’opposizione?

GOBBO – A quella ci penso io.

EDITORE – Se recuperiamo la scatola base potremo capire cosa non ha funzionato. Credo che in futuro sarà possibile farne a meno. Voglio dire, trasmettere direttamente a tutte le antenne.

VENERABILE – Non le pare di esagerare?

EDITORE (furbo) – Signore, col dovuto rispetto, io seguo scrupolosamente il suo Piano.

GOBBO (facendo scopa col settebello) – L’Editore avrà cura dell’intera cosa. E’ un suo diritto. Dopotutto i maggiori vantaggi e svantaggi andrebbero a lui.

EDITORE – Anche lo Sciantoso è d’accordo.

VENERABILE – Lo Sciantoso è finito.

GOBBO – Anche noi se esce questa storia.

Dopo mille cerimonie, l’Editore si accomiatò.

VENERABILE – Quello non mi piace. Abbiamo sbagliato nel dargli fiducia.

GOBBO – E’ il nuovo che avanza. Ha i mezzi.

VENERABILE (sorridendo amareggiato) – Per forza. Glieli abbiamo dati noi.

GOBBO – Ci siamo legati mani e piedi. Qui c’è una forte spinta perché si cambi pelle. E guarda che non parlo solo delle procure. Hai capito?

VENERABILE – Ho capito, si.

GOBBO – Noi siamo passati. Quello ha coperture più importanti.

VENERABILE – Almeno mi pagassero il copyright!

(3 – continua)

Davide Rosso