TI LASCIO UNA CANZONE

Esce in questi giorni per Edizioni CentoAutori, nella collana “L’arcobaleno”, il nuovo romanzo di Peppe Lanzetta intitolato “Ti lascio una canzone – Un festival per il commissario Peppenella” (288 pagine; 13 euro)

Si tratta del terzo romanzo della serie di Peppenella che comprende: “Il cavallo di ritorno – La prima indagine del Commissario Peppenella” (2014, Edizioni Cento Autori) e “La luce sia con voi – Non c’è pace per il Commissario Peppenella” (2015, Edizioni Cento Autori).

Da una lacrima sul viso… ho capito i tuoi segreti… La frase di un vecchio successo di Bobby Solo lasciata vicino al corpo della vittima, è solo il primo dei messaggi inviati dal serial killer al tormentato commissario Peppenella. Un commissario sempre più stressato alle prese con gli omicidi più inverosimili. Una città in cui tutto è possibile e nulla  è dato per scontato, nemmeno il Festival di Sanremo… Un assassino che strangola le vittime con un foulard dai colori arcobaleno e firma i suoi crimini con il verso di una vecchia canzone del Festival di Sanremo, ogni volta diversa. Appena catturato Gesù Cristo un nuovo caso complicato mette in crisi Peppenella. Patty Pravo, Massimo Ranieri e Don Backy sono i nuovi incubi del commissario alle prese con un rompicapo che somiglia a un quiz della tv. Peppenella cerca in tutti i modi di risolvere l’enigma parafrasando i versi delle canzoni ma non riesce a venirne a capo, così preso dallo sconforto decide di rifugiarsi sempre di più nei suoi vizi preferiti, kebab e vodka ghiacciata. Nel frattempo ai suoi due storici collaboratori Caputo e Martusciello, si è aggiunto Saltalamacchia – barese e perfino interista! – che non fa altro che lamentarsi e chiedere il trasferimento in Puglia. Intanto nel campionato di calcio il Napoli affronta la Juventus nello scontro per lo scudetto e la passione mai sopita per la vecchia signora, uscita vincitrice dal match, mette a dura prova la nuova fede azzurra del commissario che al gol Zaza si lascia andare ad un urlo liberatorio per festeggiare.

Per quanto riguarda le indagini il primo sospettato degli omicidi risulta essere un impresario teatrale di Bologna, ma la pista si rivela un bluff e il commissario è costretto a risarcire le spese per il soggiorno dell’impresario a Napoli. In questa occasione Peppenella fa la conoscenza dell’avvocato Nunziante, rappresentante dell’impresario Bonucci, e tra i due si instaura un certo feeling, una vera intesa che li porta a discorrere per ore dei temi più disparati, come la questione delle unioni civili e dei mali che affliggono l’uomo e la società odierna, fino a confessarsi i loro drammi personali come l’angoscia e la solitudine. Alle indagini sul serial killer si affiancano le imperdibili gag del commissario con i suoi subalterni Caputo, Martusciello e Saltalamacchia che nel tentativo di interagire con il commissario imbastiscono con lui dei dialoghi comici e surreali. L’umanità del commissario Ugo Peppenella emerge pienamente nella questione familiare che il nostro si trova ad affrontare quando il fratello Arturo cerca di riallacciare i rapporti con lui. Arturo vuole vendere la vecchia proprietà di famiglia, ma dopo un duro scontro i due fratelli riescono a recuperare il rapporto mettendo da parte il rancore che li aveva separati per lungo tempo. Nel frattempo i delitti aumentano con lo stesso modus operandi e Peppenella viene perfino deriso dal killer che comincia a  telefonargli personalmente per commentare le sue gesta. Esasperato dagli eventi il commissario mette da parte l’orgoglio e seguendo il consiglio partito dell’intuizione della moglie di Martusciello arresta il principale sospettato, Beniamino Ruoppolo, un uomo eccentrico, gay dichiarato che indossa vistosi foulard color arcobaleno. Il caso sembra chiuso ma un sms sul telefonino di Peppenella lo avverte che le cose non stanno proprio così…

Peppe Lanzetta (Napoli, 1956) è scrittore, attore e drammaturgo. Debutta sulla scena teatrale nel 1983 con “Napoletano pentito”. Tra gli altri suoi spettacoli ricordiamo: “Bombatomica” e “Roipnol” (entrambi del 1984), “Il vangelo secondo Lanzetta” (1986), “Lenny” (1988), “Il peggio di Lanzetta” (1993), “Tropico di Napoli” (1998), e “L’Opera di periferia” (2006). Ha vinto con “Malaluna” il “Premio Olimpici del Teatro 2004”.

Ha collaborato come autore di testi con vari musicisti tra cui: Edoardo Bennato, Tullio de Piscopo, James Senese, Enzo Avitabile, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Franco Ricciardi, Massimo Severino e Franco Battiato. Attore e autore anche per cinema e televisione, ha lavorato con registi come Sorrentino, Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca e Abel Ferrara. La sua ultima apparizione è nel film “Spectre”, il 24esimo della saga di James Bond.

Ha pubblicato Figli di un Bronx minore (Universale economica Feltrinelli, 1993), Un Messico Napoletano (Universale economica Feltrinelli, 1994), Incendiami la vita (Baldini & Castoldi, 1996, poi Universale economica Feltrinelli, 2007), Un amore a termine (Baldini & Castoldi, 1998), Tropico di Napoli (Feltrinelli, 2000), Ridateci i sogni. Ballate (Universale economica Feltrinelli, 2002), Giugno Picasso (Feltrinelli 2006, Premio Domenico Rea), InferNapoli (Garzanti, 2011, Premio Frignano). Per Edizioni Cento Autori oltre alla serie sul Commissario Peppenella sono usciti: Sognando l’Avana (2013), Figli di un Bronx minore (2014), L’isola delle femmine. 22 racconti sul femminicidio (2015).

Buona lettura.

A cura della redazione