STAR TREK II – L’IRA DI KHAN

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Star Trek II: The Wrath of Khan
Anno: 1982
Regia: Nicholas Meyer
Soggetto: ispirato ai personaggi di Gene Roddenberry
Sceneggiatura: Harve Bennett, Jack Soward e Gene Roddenberry
Direttore della fotografia: Gayne Rescher
Montaggio: Will Dornischt
Musica: James Horner
Effetti speciali: Richard Edlund, Matt Yuricich e Peter Ellenshaw
Produzione: Harve Bennett
Origine: USA
Durata: 1h e 50’
 
CAST
William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, James Doohan, Walter Koenig, George Takei, Nichelle Nichols, Ricardo Montalban, Kristie Alley, Bibi Besch, Paul Winfield, Merrick Butler, George P. Wilbur
 
TRAMA
Khan Noonian Singh, superuomo del XX Secolo sopravvissuto nel tempo con alcuni accoliti ed esiliato su Ceti Alpha III dal Capitano Kirk durante la missione quinquennale dell’astronave federale Enterprise, s’impadronisce dell’astronave Reliant e attacca un laboratorio orbitale in cui si sta studiando il Progetto Genesis. Kirk interviene con l’Enterprise, scoprendo che l’avversario è l’antico nemico in cerca di vendetta. Questi attira l’Ammiraglio e il suo equipaggio in una trappola, utilizzando come ostaggio il figlio di Kirk e l’Ufficiale Chekov, appartenente un tempo all’Enterprise. L’astronave viene pesantemente danneggiata da Khan ma Kirk, attirando la Reliant all’interno della Mutara Nebula riesce a destreggiarsi e a colpire a sua volta il nemico. Credendo di poter distruggere anche l’Enterprise, Khan provoca l’attivazione del Congegno Genesis: la Reliant esplode ma grazie al sacrificio del vulcaniano Spock l’Enterprise riesce a sfuggire all’onda d’urto. Un nuovo mondo nasce quasi istantaneamente sulla superficie di un brullo asteroide (“la Vita dove non c’è Vita”, è questo il segreto del Progetto Genesis), dove viene lanciato il corpo di Spock.
 
NOTE

Questo secondo capitolo della saga di “Star Trek” si rivela più agile e scattante del primo, un gradito ritorno all’avventura puramente spaziale. Si sprecano (in battute e situazioni) i rimandi al romanzo di Melville Moby Dick ma sia i personaggi che la struttura del racconto ne traggono giovamento. La pellicola è praticamente il sequel dell’episodio televisivo “Space Seed”, cosa che porta ad un divertente errore di continuity: nel film Kahn riconosce il signor Chekov, dicendo che egli non dimentica mai un viso, ma nell’episodio TV in questione il personaggio di Chekov ancora non era stato introdotto nel cast. Tutta la splendida sequenza relativa agli effetti del Congegno Genesis è stata ottenuta utilizzando una speciale tecnica computerizzata (animazione a frattali) e verrà più volte riproposta nelle pellicole seguenti. La morte del vulcaniano Spock, beniamino dei fans di “Star Trek”, provocò la loro reazione contrariata, inducendo la Paramount a varare subito un nuovo film che recuperasse il personaggio venuto a noia all’attore Leonard Nimoy.

05/12/2007, Michele Tetro