FRANCO FORTE… E “CESARE L’IMMORTALE”

Un romanzo storico d’avventura che reinventa la vita di uno dei condottieri e uomini di Stato più celebrati nella storia dell’umanità: Gaio Giulio Cesare. Il titolo è “Cesare l’immortale – Oltre i confini del mondo” (Mondadori 2016, 365 pagine  – 19,00 euro), l’autore è Franco Forte, giornalista, scrittore e appassionato divulgatore di storia antica che da oltre venti anni indaga sulla vita, sulle conquiste e sulla morte di Giulio Cesare. E proprio dal momento dell’assassinio del dittatore, che intendeva romanizzare il mondo, parte Franco Forte per immaginare una storia alternativa, narrata con levità ed estro, tra pericoli e cruenti scontri. Senza tralasciare il ritmo, l’autore costruisce un Cesare efficace protagonista, circondato da una serie di interessanti personaggi, sempre in bilico tra il fato e le sfide. Nel racconto di Forte, Cesare invece di essere assassinato durante la riunione del Senato romano il 15 marzo del 44 a.C. (come realmente avvenne), simula la sua morte in una falsa cospirazione. E ciò lo fa per liberarsi di quello che per lui è divenuto un insopportabile fardello, ossia governare Roma e i suoi domini per dedicarsi a qualcosa di ancora più glorioso: cercare con i prodi legionari la sacra residenza degli Dei, dove è  celato il segreto della vita eterna.

Ma qual è stato l’impulso che ha spinto Franco Forte, dopo anni di studio, a realizzare un romanzo fantastico proprio su Giulio Cesare? “E’ stata l’idea che covavo dentro da tempo – ci risponde – ossia che la congiura delle Idi di Marzo fosse stata assolutamente folle e poco coerente con la figura di Cesare”.

COSA TI INDUCE A PENSARE QUESTO?

Ci sono troppe contraddizioni. Troppe cose poco chiare, troppi dubbi che hanno assillato sia gli storici antichi sia quelli moderni. Perché Cesare ha rinunciato alla sua scorta di potenti soldati germanici proprio pochi giorni prima della congiura? Perché non ha ascoltato nessuno di coloro che lo avvertivano, in modo chiaro e persino documentato, che volevano ucciderlo? Perché… insomma, le domande senza risposta sono tante, tutte riassunte nel mio libro, e nessuno storico è mai riuscito davvero a rispondere, non in modo convincente, almeno per quello che mi riguarda.

E QUAL E’ LA TUA RISPOSTA?

Forse Giulio Cesare non era preoccupato della congiura, perché… era stato lui stesso a organizzarla, per scopi ben più plausibili e coerenti con il suo carattere rispetto all’assurdo comportamento tenuto secondo la teoria storica ufficiale del complotto che l’avrebbe ucciso. Motivi che, naturalmente, spiego nel dettaglio nel romanzo…

AVRAI SICURAMENTE SVOLTO RICERCHE APPROFONDITE PER RICOSTRUIRE L’AMBIENTAZIONE, I PERSONAGGI, LE VICENDE…

Naturalmente. Nulla è inventato o lasciato al caso. Ho studiato la vita di Cesare per vent’anni, ne ho scritto anche uno sceneggiato per Canale 5 (il “Giulio Cesare”), e sempre c’era questo dubbio che mi vorticava nella mente: perché diavolo si è fatto uccidere in quel modo così stupido? Perché non ha reagito come ci si sarebbe aspettato da Giulio Cesare? Ora credo di aver dato la mia risposta, per quanto… narrativa.

HAI SCRITTO ROMANZI CHE HANNO RIGUARDATO PERSONAGGI STORICI IMPORTANTI TRA CUI GENGIS KHAN, CALIGOLA E ADESSO GIULIO CESARE. QUAL E’ QUELLO CHE TI HA MAGGIORMENTE INTERESSATO?

Tutti, altrimenti non avrei trascorso mesi e mesi a studiarli e approfondirli, e poi a scriverne. E questo anche (o forse proprio per questo) se sono molto diversi tra loro. Eppure, il fascino dei grandi uomini che hanno fatto la Storia, nel bene e nel male, ci accomuna tutti, non per niente ancora oggi si continua a scrivere, leggere e parlare di questi uomini che sono morti da centinaia d’anni. Descrivere le differenze fra questi tre personaggi che hai citato sarebbe impossibile, forse meglio leggere i libri che ho scritto. Lì c’è tutto! ;-)

COME NARRATORE TI ERI POSTO UNA PRECISA SFIDA CON “CESARE L’IMMORTALE”?

Quella di dare una teoria su ciò che poteva essere accaduto alle Idi di Marzo che fosse coerente con i lasciti storici, perfettamente plausibile e difficilmente criticabile e smontabile. Cosa che credo di essere riuscito a fare.

COSA TI AFFASCINA DELLA STORIA COME DISCIPLINA?

Be’, la Storia è affascinante perché, banalmente, ci spiega come siamo oggi. La società moderna è il prodotto di tutte quelle precedenti, e spesso non ce ne rendiamo conto. Eppure, dallo studio del passato potremmo trarre grandi lezioni per il presente, che ci potrebbero aiutare a vivere meglio, o comunque a capire che gli esseri umani tendono a ripetersi, nel bene e nel male, e che dare una bella occhiata a ciò che è accaduto potrebbe aiutarci a migliorare il futuro.

CI PUOI FARE UN ESEMPIO?

Un esempio? Ecco una frase che sembra scritta oggi, magari a commento dei tanti scandali politici, di corruzione e di mala gestione del potere che ci affliggono ogni giorno: “I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, i ladri di beni pubblici passano la vita nell’agio e negli onori”. Ebbene, contrariamente a quanto si possa pensare, questa frase risale a più di duemila anni fa, e fu scritta da Catone, che conosceva bene il malaffare della società romana. Magari lo avessimo ascoltato e capito di più, oggi non avremmo scandali come Mafia capitale e via dicendo. Dunque questo è ciò che penso della Storia.

E PER QUANTO RIGUARDA I TUOI LIBRI, COSA INTENDI RACCONTARE?

Come narratore, cerco semplicemente di riempire i buchi della storia con quello che i testi di ricerca non riescono a darci: le emozioni vissute dai protagonisti della Storia, per portare i lettori in situazioni sociali, politiche e ambientali completamente diverse da quelle attuali, e fargli respirare un po’ dell’antico sapore del passato.

IN DEFINITIVA, QUAL E’ LA TUA IDEA DI LETTERATURA?

Un’idea molto popolare: si legge per divertirsi, non per accumulare i libri sugli scaffali e mostrarli agli ospiti senza mai nemmeno averli aperti. E dunque chi scrive dovrebbe pensare prima di tutto a divertire il suo pubblico, più che a ossequiare i critici barbosi che fondano il loro potere proprio sull’incapacità di intrattenere i lettori (altrimenti, anziché i critici, avrebbero fatto gli scrittori, come disse qualcun altro prima di me).

“CESARE L’IMMORTALE”  AVRA’ UN SEGUITO?

Lo sto già scrivendo: il titolo sarà “Cesare il conquistatore”, in cui la ricerca del segreto dell’immortalità continua, spingendo Cesare e la sua legione segreta alla ricerca delle foci dello… Stige!

UN TITOLO EVOCATIVO, DUNQUE, PER UNA NUOVO ROMANZO  GENERATO DALLA FECONDA INVENTIVA DI FRANCO FORTE. INTANTO VI SEGNALIAMO CHE “CESARE L’IMMORTALE” SARA’ PRESENTATO SABATO 15 OTTOBRE, ALLE ORE 13,  DURANTE LA CONVENTION “STRANIMONDI 2016” DI MILANO. UN APPUNTAMENTO DA NON LASCIARSI SFUGGIRE!

Filippo Radogna