FANTASCIENZA STORY 90

L’ANNO DI “2001” (1968) – PARTE 03

L’UOMO VENUTO DAL KREMLINO (The Shoes of the Fisherman)

Il cardinale russo Kiryl Lakota (Anthony Quinn, 1915 – 2001), dopo un lungo periodo di prigionia politica partecipa al Conclave che si tiene per l’elezione del nuovo pontefice e, inaspettatamente, viene eletto Papa. Il suo comportamento innovatore offre il volto ad aspre critiche da parte dei conservatori e, d’altro canto, il mondo si trova sull’orlo di una grave crisi politica causato da un conflitto sempre più aspro tra la Cina e la Russia. Per prevenire la guerra e soccorrere il popolo cinese affamato e tutti coloro che soffrono il nuovo Papa, invece di arrabattarsi in inutili frasi prive di significato pratico, frasi che sono abituali in questi contesti, lancia un discorso in una gremitissima piazza San Pietro e davanti alle telecamere di tutto il mondo.

E’ un discorso, purtroppo, ben più fantascientifico di qualunque viaggio oltre le più lontane stelle. Egli fa una proposta incredibile, inammissibile, purtroppo assurda per il mondo reale e che condanna il film all’oblìo da parte di coloro che tale la considerano o vogliono considerarla e che quindi non verrà mai fatta e non occorrerebbe una Cina per farla…solo la volontà, l’umiltà, la carità di chi predica solo parole e non attua i buoni propositi.

“Se io parlassi con la lingua degli uomini e degli angeli, ma non avessi carità, io diverrei simile ad un qualsiasi strumento che emetta vuoti suoni. Se io avessi tanta fede da poter smuovere le montagne, ma non avessi carità, non sarei niente.

Noi viviamo in tempo di crisi. Io non sono in grado di cambiare il mondo, non posso alterare ciò che la storia ha già scritto, io posso solo cambiare me stesso e cominciare, con mano malsicura, a scrivere un nuovo capitolo.

Io sono il custode delle ricchezze della Chiesa e impegnerò tutto. Tutto il patrimonio, tutti i tesori, terre, palazzi e grandi opere d’arte per il sollievo dei nostri fratelli affamati…e se per onorare questo impegno la Chiesa sarà costretta a ridursi in povertà, ebbene sia.

Non intendo ritirare questo impegno e non intendo ridurlo… E adesso prego i grandi della Terra e i piccoli della Terra di dividere la nostra abbondanza con coloro che non hanno niente…”

Il soggetto, sotto molti versi anticipatore, è ispirato al romanzo Nei panni di Pietro di Morris L. West (1916 – 1999) ed è stato portato sullo schermo da Michael Anderson  e realizzato con ampiezza di mezzi. Data la scomodità del soggetto non ha avuto molto successo, ma ci permettiamo di consigliarlo al Santo Padre come visione serale prima di addormentarsi.

(3 – continua)

Giovanni Mongini