ALIENI COPROFAGI DALLO SPAZIO PROFONDO

E’ uscito da poco “Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo” (97 pagine; 2,99 euro; formato e-book) dell’esordiente Marco Crescizz, un romanzo di fantascienza tragicomica pubblicato nella collana “Vaporteppa” di Antonio Tombolini Editore che ci sentiamo di segnalarvi e che non può mancare nella vostra biblioteca digitale del fantastico.

La collana “Vaporteppa”, diretta da Marco Carrara, pubblica fantasy e fantascienza, con particolare predilezione per lo Steampunk e per la Bizarro Fiction. Antonio Tombolini Editore non è una casa editrice a pagamento e investe molto tempo nel formare e seguire nuovi autori italiani promettenti a titolo esclusivamente gratuito, la qual cosa è per noi garanzia di serietà dell’editore nella scelta delle operen e dei suoi autori… garantito che merita, dunque!

Ma torniamo ora ad “Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo” e vediamo di cosa tratta.

Nunzio è timido, privo di fiducia in sé stesso e pesa due quintali. Più Nunzio diventa grasso e più si chiude in sé stesso. Da anni non vede i genitori, a cui mente fingendosi ormai magro. Al lavoro è lo zimbello dei colleghi e subisce le angherie del direttore. Il suo unico amico non esiste: è un’allucinazione di Schwarzenegger, il suo attore preferito, che appare per incitarlo a mangiare meno e a fare ginnastica. Dopo l’ennesima umiliazione Nunzio decide di perdere peso, ma non ha la forza di volontà per riuscire da solo e cade vittima di un trafficante di obesi. Attirato in trappola con la promessa di un rapido dimagrimento e l’acquisizione di muscoli enormi, si ritrova rapito sul disco volante di alieni che trafficano in escrementi umani, una potente droga sul loro pianeta. Ormai ridotto allo stato bestiale di “mucca mungi merda”, Nunzio dovrà trovare la forza dentro di sé per lottare: il peggior nemico da sconfiggere non è il grasso, ma la paura.

Marco Crescizz, classe 1983, da tempo si dedica alla narrativa fantastica, soprattutto horror e fantascienza. Le sue opere sono connotate da una forte componente provocatoria, un mix di satira, humor demenziale e pulp nell’accezione più ampia. “E’ stato finalista al “Premio Robot 2008”, ci dicono dalla casa editrice, ma visto che non frega a nessuno, facciamo finta non sia mai successo”. Per completare il quadro dell’autore, ci comunicano ancora che Marco “odia la censura, di qualsiasi tipo. Ama la birra”. Non c’è che dire, un tipetto a posto per quanto ci riguarda!

Buona lettura!

A cura della redazione